Gent me Signore Savitri e Biolcati
sono un Usticese non residente e quasi mi vergogno di un luogo che un mio illustre concittadino si e’ sforzato di farlo diventare vivibile e fruibile sotto l’aspetto scientifico. Ma come avete notato, i risultati sia dell’arredamento sia dei reperti necessari per una esposizione scientifica della realtà dell’isola sono assai scarsi. Franco ha fatto quello che ha potuto ma su ciò su cui si sente di più la mancanza è la corrente elettrica, nulla ha potuto dovendosi scontrare con l’aspetto burocratico ed economico della questione.
È vergognoso che disponendo di uno scienziato come Franco Foresta Martin che si offre volentieri a divulgare la sua scienza impiegando il suo tempo debba operare in quelle condizioni. Anch’io ho assistito alla fine del mese di giugno scorso ad una sua “lectio magistralis” con lo stesso argomento svolto ieri.
Da appassionato di scienza posso tranquillamente affermare che ascoltarlo è stato magnifico e ciò spiega il motivo per cui per lungo tempo ha collaborato con il “Corrierone”. Leggevo avidamente i suoi articoli e solo dopo molto tempo ho saputo che era un mio concittadino che mi ha reso orgoglioso.
Il Comune è a conoscenza delle condizioni precarie in cui si trova il locale, e non fa niente riparare il guasto che risale a due anni fa e non credo che occorra una grossa somma.
Forse, questo sì, servirebbe maggiore sensibilità verso la cultura. Ma questo è un altro discorso e purtroppo devo constatare che è merce rara non solo ad Ustica.
Risiedo a Milano e vi posso assicurare che in questa città le occasioni di cultura sono molteplici e tutte interessanti. Questo mi consente di confrontare la realtà oggettivamente limitata di un piccolo centro come Ustica. Ma la voglia di suggerire o comunque proporre qualcosa di diverso che non sia il solito mare si scontra con l’inerzia e lo scetticismo dei miei concittadini nei confronti di un non residente ancorché’ concittadino. Forse sono restii ad accettare qualche consiglio (non richiesto) volto a stimolare iniziative culturali rivolte a tutti in specie ai giovani. Ad esempio temi scientifici ma appassionanti come la nascita della terra dei continenti, della vita dei grandi scienziati per stimolare soprattutto la fantasia dei ragazzi e qualche conferma per gli adulti. Ed infine partendo dalla storia della nascita di Ustica si potrebbe parlare del sistema solare e di tutte le sue peculiarità. Ma chi verrebbe ad ascoltare questi mattoni ad Ustica e nel periodo estivo e nelle condizioni fisiche in cui si trova il locale predisposto dal Prof. Foresta? Solo qualche appassionato come voi di scienza e, desolatamente nessun altro eccetto il sottoscritto!
Saluti da uno che ama la scienza.
Giuseppe Giuffria