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COMMENTO
Dalla California Agostino Caserta
Fa un po’ di tenerezza vedere la via Calvario nella sua autenticita’ con gli intonachi nelle facciate delle case ancora originali, con il vecchio acciotolato, finestre con inferriate e con tante persone care del passato, nella processione, che si possono riconoscere. Ma il gruppetto di giovani sul terrazzino ( bagghiu ) mi sembra formato da confinati, si vede dalla posa dal linguaggio del corpo che denota piu’ curiosita’ che partecipazione anche se indiretta. Oggi la via Calvario, come sempre, e’ una porzione di peso ed importante nel contesto dell’abitato di Ustica, e non solo dal punto di vista religioso, una via storica, molto popolata anche oggi, viva, con attivita’ commerciali oggi ( Hotel Giulia, Peter Pan ) come nel passato ( Bar Campolo, Fiaschetteria all’altezza di via Tufo ) ed un forte punto di riferimento tanto che quando si dice ” ‘O Carvariu” ci si riferisce non solo alla via ma a tutta la zona come se fosse un Rione.
Una risposta
Fa un po’ di tenerezza vedere la via Calvario nella sua autenticita’ con gli intonachi nelle facciate delle case ancora originali, con il vecchio acciotolato, finestre con inferriate e con tante persone care del passato, nella processione, che si possono riconoscere. Ma il gruppetto di giovani sul terrazzino ( bagghiu ) mi sembra formato da confinati, si vede dalla posa dal linguaggio del corpo che denota piu’ curiosita’ che partecipazione anche se indiretta. Oggi la via Calvario, come sempre, e’ una porzione di peso ed importante nel contesto dell’abitato di Ustica, e non solo dal punto di vista religioso, una via storica, molto popolata anche oggi, viva, con attivita’ commerciali oggi ( Hotel Giulia, Peter Pan ) come nel passato ( Bar Campolo, Fiaschetteria all’altezza di via Tufo ) ed un forte punto di riferimento tanto che quando si dice ” ‘O Carvariu” ci si riferisce non solo alla via ma a tutta la zona come se fosse un Rione.