Nessuna onda mi fa paura, nessuna tempesta mi rende impura, mai un sisma mi ha scosso creandomi una frattura.
Invece la spaccatura più dolorosa che posseggo è quella della discordia che vi è nel mondo a dismisura.
È come il burrascoso vento che, ululando minaccioso sui vostri tetti, mi farà apparire di proposito più insicura.
Mentre è il mio pericoloso mare che Vi trasformerà in onesti confinati, dandomi poi il gravoso compito di non renderVi adirati.
O come quando l’estivo sole che da Est mi bacia con valore, e dopo l’alba tutto il dì si diffonde su di me col suo rovente calore.
Per fortuna non ho solo un amante che si rivolge a me come un cantore, pertanto, da Musa, mi lusinga molto questo vostro schietto ardore.
Quindi salvata mi prostrerò incantata, poiché saranno i profondi sguardi a sedurmi pacata, mentre felicemente rimarrò nei vostri cuori in eterno imprigionata.
Pietro Fiorito