Porterò sempre nel grembo del mio tempo le tue belle emozioni, se pur da te volutamente nascoste con pudore persino a quei tuoi sentimenti onesti.
Forse non ti avrò mai vicino, comunque sappi ugualmente che userò tutte le arti di una femmina seduttrice, pur di averti qui dinanzi al mio cospetto ansioso e fremente. Sognando e non fingendo mi hai sempre desiderata, esplorata e amata con passione, riconoscendo fra questi scogli quel piacere unico della mia selvaggia libertà che qui alberga da sempre.
Solo in questo luogo potrai riavere quella tua personale ed immensa felicità, che da giovane avevi trovato e che da anziano lontano da me hai perso.
Anche tu sei figlio felice della libertà, quella stessa libertà che tu oggi possiedi grazie a quel grande sacrificio umano dei tuoi antenati, ed è per merito Loro che qui regna sovrano il pensiero privo di bavagli mentali e di pregiudizi imposti.
Sono certa che il tuo cuore non è mai stato recintato con del filo spinato, e per tanto senza paura la tua anima è rimasta pura e fulgida come la più limpida delle mie albe.
Come l’umano canto librato in volo da una sinfonia appena accennata, che prima aleggia nello spazio della tua mente e dopo piano piano si incunea giù nel tuo cuore dando vita al diletto.
Allo stesso modo si comporta quel mio magnifico cielo azzurro, che libero e deciso attraversa felice coi suoi raggi di luce la limpida superficie del mio mare, che a volte con furia cambia repentinamente di colore e veemenza.
Quindi silenzioso penetra deciso senza indugi, e lo fa sicuro e convinto di dissipare i miei abissi, cercando di portare chiarore e vita in ogni mio anfratto.
In questo modo, risoluto va a illuminare quel mondo creato dentro un altro mondo, dove sono poche le persone che ne conoscono il codice d’accesso e che possono esplorare, decodificare e svelare i miei misteri.
Mentre altri uomini con le proprie opere riescono a donare felici il piacere ai sensibili, grazie al valore della saggezza e a quel generoso altruismo che ha la passione.
Pietro Fiorito