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USTICA: Il Consiglio comunale non ha approvato il conto consuntivo 2011


[ id=13438 w=320 h=240 float=left]Lo scorso 23 Luglio si è svolto il Consiglio Comunale, con otto punti all’O.d.G.

Erano presenti i consiglieri Leo Cannilla (Presidente), Giovanni Palmisano, Felice Badagliacco, Angelita Ciaccio, Bartola Martello; Girolamo Tranchina, Gaetano Caserta e Pasqualino Palermo. Non è passata inosservata l’assenza, in questo delicato momento del Sindaco e della Giunta (era presente solamente l’Assessore Pignatone nelle vesti di Capo Ufficio Tecnico per relazionare sulle aree comunali di Sdemanializzazione previste al punto 3 dell’O.d.G.)

Prima di passare al primo punto all’O.d.G. il consigliere Palmisano chiede la parola per sapere dal Presidente del Consiglio o dalla Segretaria se “i funzionari comunali erano stati avvisati e se è stata richiesta la loro presenza in aula”. Il Presidente risponde che sono stati invitati e, aggiunge, che la loro partecipazione è un obbligo in considerazione degli argomenti inseriti all’O.d.G.…

Dopo la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente è stata inserita dal Consigliere Palmisano una “corposa” integrazione al verbale relativamente alla “modifica regolamento Comunale Tarsu”. (Approvata a maggioranza con 5 voti favorevoli – Cannilla, Badagliacco, Palmisano, Ciaccio e Palermo e tre astenuti perché allora assenti Tranchina, Martello e Caserta)

Si passa quindi al secondo punto all’O.d.G. che prevede l’approvazione del Conto Consuntivo 2011

Il Presidente del Consiglio, dopo aver letto gli atti intercorsi tra l’amministrazione, il revisore dei conti ed il commissario regionale, passa la parola al Revisore dei Conti che ha fatto rilevare che il suo parere contrario al rendiconto della gestione finanziaria 2011 è fondato sulla visione degli atti dove sono evidenti che “i dati presenti nella determinazione di riaccertamento dei residui e i dati approvati dalla Giunta … appaiono discordanti tra loro” in quanto:

– I debiti fuori bilancio evidenziati nel parere fanno riferimento ad esercizi precedenti o concomitanti al 2011 e quindi il fatto di rinviarli nel riconoscimento non attesta la loro insussistenza bensì una violazione di legge al fine di fare confluire la spesa in un esercizio finanziario piuttosto che in un altro. Tale siffatto modo di operare contrasta con la giurisprudenza di merito e delle circolari del Ministero dell’Interno e quindi l’operato dei responsabili dei servizi è censurabile sotto l’aspetto giuridico in quanto pongono in essere spese in assenza di impegno contabile;[ id=13437 w=320 h=240 float=right]

– “I risultati negativi della gestione evidenziati nella relazione si riferivano correttamente alla gestione corrente ed il risultato positivo di amministrazione nasce solo per effetto della revisione dei residui attivi e passivi. Tali fattori straordinari ripetuti nel tempo sono sintomatici di uno squilibrio nella gestione corrente.

– Analoga valutazione è stata espressa sulla applicazione in violazione di legge alle spese correnti delle risorse derivanti dal permesso a costruire e dalla violazione del codice della strada

In Particolare ha chiarito alcuni punti su richiesta di alcuni consiglieri e del Ragioniere comunale presente in aula:

– “ l’ufficio affari legali aveva evidenziato per le gestioni precedenti, a seguito di un contenzioso in essere da parte dell’amministrazione, una serie di spese che pur avendo la natura di debiti fuori bilancio, non erano stati dichiarati né se ne era data menzione nel rendiconto 2011”.

– “In molti casi le carte che erano contenute nella delibera evidenziavano una situazione giuridica diversa rispetto a quella che loro andavano ad attestare e questo è il dato di fatto – La mia meraviglia è: se non lo hanno detto prima perché lo hanno detto dopo”

– “Il decreto anticrisi 68 del 2009 ha istituito una responsabilità diretta dei funzionari all’or quando si evidenzia una danno erariale creato da debiti fuori bilancio laddove ci sono oggettive condizioni in cui è imputabile la responsabilità del funzionario . ho fatto riferimento a questa norma perché ho chiesto con due note, ancor prima di esprimere un parere sul rendiconto, di attestare la insussistenza, ma al di fuori della Polizia Municipale e degli asili nido nessuno mi ha dato una risposta”.

– “Le somme accertate ammontano a – € 201.000 che fanno riferimento al 2011 più altri € 55.000 un totale di circa € 256.000,00 (debiti che non possono essere ricoperti dall’avanzo di amministrazione perché già impegnato)”

Il Revisore conclude il suo intervento affermando che:

“Per quanto mi riguarda ed assumendomi la responsabilità di quello che ho scritto e detto esprimo parere contrario al Conto Consuntivo 2011”

Conseguentemente il consiglio comunale, su parere contrario del revisore dei conti, essendo questi a garanzia del consiglio, ha bocciato il conto consuntivo 2011 proposto dalla giunta e così si ha votato:

votato contrario: Cannilla, Palmisano, Badagliacco, Caserta, Ciaccio – si sono Astenuti Palermo ,

Martello e Tranchina il quale ha precisato: “la mia astensione rappresenta più un voto contrario che un voto favorevole”.

Oltre ad eventuali e sperabili conseguenze di natura politica la mancata approvazione del Bilancio Consuntivo avrà certamente delle ripercussioni di natura tecnica in quanto comporta la sospensione dell’ultima rata del contributo ordinario dell’anno nel quale avviene l’inadempienza (art. 161 tuel); è inoltre previsto l’assoggettamento alla condizione di ente strutturalmente deficitario che permane fino all’approvazione; non si potrà applicare, quindi, l’eventuale avanzo di amministrazione e non si potrà ricorrere all’indebitamento.

Da ricordare, inoltre, che ogni volta che un commissario viene nominato devono essere pagati degli emolumenti che gravano sulle tasche dei cittadini.

A questo punto, per ritornare agli auspicabili conseguenze di natura politica, invitiamo il sindaco, alle prese, tra l’altro, “con mal di testa da problemi usticesi” di meditare l’unica soluzione accettabile per liberare Ustica dall’inerzia e dall’inefficienza da tempo maturata. Non sussistono le condizioni per insistere nel governare senza una maggioranza in consiglio comunale e con assessori delegati, calati dall’alto, sistematicamente, o quasi, assenti alle riunioni di giunta e che nemmeno presenziano all’approvazione del conto consuntivo.

In aula, a prendere “schiaffi politici” è stato lasciato solo l’assessore Pignatone presente nelle vesti di funzionario rappresentante dell’Ufficio Tecnico.

Nel Terzo punto all’O.d.G. è stato affrontata l’annosa problematica dello “Sdemanializzazione aree comunali” che erano state occupate abusivamente.

Sono state votate all’unanimità tutte le pratiche richieste in sanatoria, con conseguente accertamenti e vendita dell’area. Sono stati esaminati altri casi e la votazione ha avuto differenti valutazioni approvando o respingendo caso per caso.

Il consiglio è stato aggiornato, per i punti successivi, mercoledì 1° Agosto.

Pietro Bertucci

 

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