
Cose di altri tempi!
P.S. ore 06, 37 – Relolare anche la partenza delle ore 07,00 da Palermo
Preferisco molestare con la verità che compiacere con le adulazioni. (Lucio Anneo Seneca)
A Anna Ailara, a Giovanna Longo (fu Vito) a Gennaro Matuozzo i Migliori Auguri di Buon Compleanno ^^^^^^^^^^^^^ Oggi si festeggia S. Eriberto. Auguri a
3 risposte
Felice Leone era un grande amico, ma non ho mai saputo se fosse usticese o no.
Ho avuto l’onore di viaggiare con lui su una delle nuove navi della Siremar e solo dopo molte sue insistenze sono salito una volta, per una mezzoretta in plancia dove mi ha fatto da cicerone. Era comunque un personaggio che, sia che fosse usticese, sia no, ci teneva a espletare il suo incarico con competenza, contemperando gli interessi della Compagnia con quelli degli usticesi. Mi diceva che quando le condizioni del mare erano incerte, aspettava l’arrivo della nave da Napoli per chiedere direttamente al Comandante le condizioni reali del mare. Se la risposta era non del tutto rassicurante, e lui riteneva comunque di partire, faceva informare i passeggeri che per coloro che soffrivano il mal di mare la partenza era sconsigliata.
E partiva soltanto se poteva “fare operazione” nella Cala ovvero dirigersi al cimitero qualora trasportasse merci o altro che dovevano essere scaricate. Questo era un Comandante! E allora mi viene spontanea una domanda che rivolgo ai giovani di Ustica: perché non provate a frequentare l’Istituto Nautico che a Palermo è molto rinomato per conseguire la patente di Comandante? Perché? Se proprio non riuscite a recidere il cordone ombelicale col nostro amato scoglio questo incarico sia con la Liberty (Ustica Line) sia con la Caronte vi consentirebbe di rimanere ad Ustica al massimo a sostare per qualche giorno a Palermo nel periodo invernale. Credo fermamente che tra di voi ci sia qualcuno che potrebbe diventare un Comandante! Fatelo e non ve ne pentirete. Mi aspetto che almeno uno abbia la compiacenza di utilizzare la tastiera per motivare le sue ragioni! Io avevo altre motivazioni tanto tempo fa che ho pienamente soddisfatte. Ma come vedete questo fatto, per certi versi traumatico, non ha scalfito minimamente il mio rapporto con l’isola anzi!
Giuseppe Giuffria
Felice Leone non era soltanto un Amico di tutti noi usticesi e non solo, ma era anche un bravissimo comandante, che conosceva i problemi insiti di un isolano e prima di decidere di omettere una corsa ci pensava due volte…
Un isolano, oltre ad assolvere problemi di routine, ha quelli più impegnativi non procrastinabili legati a motivi di salute con appuntamenti medici ed in particolare ospedalieri prenotati da mesi.
A proposito di sbarchi, con Felice Leone ho assistito a sbarchi a Punta dello Spalmatore davanti la torre e anche nella caletta sotto l’Omo morto, certamente dalla scala esterna con le barche
Siamo stati da allievi sulla Nave Scuola Giorgio Cini II nel 1959. Dormivamo en una cuccetta doppia, io sopra, lui sotto. Compagni al Nautico e ad Ustica. Pasqualino Marchese