Il distributore doveva rimanere al Comune e non regalato all’attuale gestore che con i prezzi che pratica ottiene margini di guadagno esorbitanti.
Personalmente mi sono opposto alla vendita in quanto la valutazione dell’impianto e stata fatta con una semplice moltiplicazione (litri 800.000 di carburante venduto per un numero pescato dove non si sa). Risultato: regalato.
Inoltre, l’impianto prima della consegna è stato completamente rimodernato con fondi della IP dati al Comune.
Il Comune, inoltre, con i prezzi praticati ora avrebbe avuto risorse da spendere a più non posso. Esempio: con un milione di litri venduti e con un aggio di 0,50 centesimi a litro l’utile lordo sarebbe stato di 500.000 euro l’anno e quindi netto 100, 200 mila euro l’anno. Questo il danno procurato al Comune con l’irresponsabile vendita.
Non mi dilungo oltre e lascio a quanti non si sono opposti alla vendita di esprimere il loro punto di vista.
Gaetano Caserta ex Consigliere Comunale.
Gaetano Caserta
3 risposte
Egregio ragioniere Caserta, come ebbi modo di dirle, il distributore si trova su demanio civico. Questo ne consentirebbe il recupero nonostante la vendita, confezionata come “cessione di ramo d’azienda comunale “. Durante la seduta consiliare del 9 novembre 2018, l’oggi ex presidente del consiglio comunale (con dimissioni protocollate dopo l’ultima seduta in cui ha partecipato da consigliere…) mi chiese che interesse avessi a diffondere la notizia della proprietà di estese aree prospicienti tutte le coste di Ustica in capo al comune . Evidentemente per taluni è incomprensibile che si possa avere interesse al buon andamento della cosa pubblica senza coltivare mire personali. Dubito fortemente,pertanto, che l’amministrazione uscente, che ha difficoltà a comprendere che ha portato il comune al dissesto di cui ha piena e totale responsabilità, sia in grado anche soltanto di concepire come trovare i fondi per riequilibrare il bilancio senza penalizzare oltremodo i servizi essenziali . Rinnovo le mie sentite condoglianze agli usticesi che hanno il morto in casa e non se ne sono accorti. Probabilmente attendono la decomposizione per prenderne coscienza.
Caro Sig. Gaetano,
rivolgendomi a Lei quale ex Consigliere Comunale,
da ignorante ed ingenuo, Le chiedo,
(chiedo anche a chi ha competenze tali da poter dare delle risposte certe) :
Appena possibile, il Comune di Ustica, potrebbe costruire un nuovo distributore di benzina (possibilmente dotato di altri piccoli servizi) avvalendosi dei tanti finanziamenti che la sola Unione Europea mette a disposizione ?
Privati usticesi?
Costi?
Crede possibile l’ex Mattatoio come nuova sede (cavilli burocratici permettendo)?
In caso, dove sarebbe meglio (pensando anche alle imbarcazioni e a non intasare la Piazza, il Centro specie d’Estate)?
Voglio dire, oltre che trovarsi un concorrente, quindi costretto ad abbassare i prezzi, si potrebbe anche arrivare alla chiusura se nessuno va a fare benzina all’IP.
Con Spirito collaborativo, sempre e comunque,
Jose’ Zagame usticese non residente
Trent’anni fa (circa)l’assessorato regionale all’industria aveva autorizzato la delocalizzazione del distributore al passo della Madonna. Ho trovato il decreto nel fascicolo che ho avuto tra le mani per capire quale fosse l’inquadramento catastale dell’area del porto. Ho fatto la copia conforme della “cessione del ramo d’azienda”, per chi non capisce l’italiano, come alcuni politici locali, anche importati, la “vendita della pompa di benzina”.
L’area della pompa è DEMANIO CIVICO.
Ma che ve lo dico a fare ? avete uno squadrone di esperti, sull’isola! (scusate, volevo dire “sperti”).