Di buon mattino ho ricevuto una telefonata dall’amico comandante Calogero Pitruzzella che mi aggiornava sull’omessa partenza della nave Vesta per Ustica e, dopo aver esternato le sue amare considerazioni, sarcasticamente, ha ripetuto le parole del sindaco – “Chi sta a terra giudica, chi è in mare naviga”.
Questa mattina il comandante della nave Vesta alle 08,30 ha deciso di omettere la partenza per Ustica per “avverse condimeteo”. C’era certamente un po’ di vento a Palermo ma, nella nostra tratta, le previsioni indicavano un mare da poco mosso a mosso.
E’ doveroso, da parte nostra, far rilevare che gli l’aliscafi Calypso e Natalie M questa mattina alle ore 07,00 sono partiti regolarmente, rispettivamente, da Palermo e da Ustica.
Con un po’ di buona volontà proviamo ad azzardare una giustificazione, riferendoci alla visita “medica” effettuata l’altro giorno alla nave Vesta dalla Capitaneria di Porto di Palermo. Sarà stata riscontrata una “polmonite bilaterale cronica” che, considerata la vetustà, la nave deve evitare di esporsi alle correnti e alle intemperie…
I mezzi di trasporto marittimi sono vitali per un’isola. L’inaffidabilità di questi causano assenza di programmazione con innumerevoli disagi.
Non comprendiamo perché gli operatori turistici, gli imprenditori e noi cittadini “sopportiamo” pazientemente, timidamente senza emettere un sussurro, un grido… – contrariamente a quanto succedeva in passato?…
Questo andazzo e queste prospettive che futuro riserveranno ai nostri giovani?… Spopolamento?…
o ricordando un proverbio romano – “A la vigna de li minchioni ogni uccello ce fa er nido”?.
Pietro Bertucci
3 risposte
Giuseppe Pitruzzella (senza patentino) ed il suo eroico equipaggio avrebbe risposto a chi gli avesse chiesto oggi: zu Pippinu com’é il mare oggi? So che in nottata dovete partire per Palermo, non partirà perché oggi la nave vesta non è venuta (partivano sempre attorno alla mezza notte per giungere a Palermo verso le 5 del mattino caricare e ripartire per Ustica. La sua risposta sarebbe stata inevitabilmente: mi sta’ cugghiunannu? Quale mare? Ma se è calmo come una tavola. Ricordo una foto in particolare che Bertucci ha pubblicato l’hanno scorso: si vede il glorioso San Giuseppe beccheggiare all’atto di cavalcare un’onda nella Cala Santa Maria e diretto intrepidamente verso Palermo. Confesso di essere un ingenuo perché ho più volte ritenuto che il genere umano la Società, nel corso della sua evoluzione sarebbe inevitabilmente migliorata: più partecipazione, più socialità, più disponibilità verso il prossimo. Ho cannato miseramente. Il risultato è esattamente il contrario: “iu mi fazzu i’ fatti mia”. L’esatto contrario della solidarietà. Sino agli anni ’70 quando c’era ancora una parvenza di innoccenza, la solidarietà era un fatto naturale acquisito naturalmente; ed a nessuno sarebbe venuto in mente di non partecipare alle iniziative – di massa – per pretendere mezzi più veloci, regolarità nei collegamenti e continuità. Su questo blog sono state pubblicate a più riprese foto che testimoniano l’aria di quei tempi. (duecento/trecento cittadini armati di cartelli ed anche aggressivi, che percorrevano le strade diretti al porto. Ricordo un episodio che si verificò in una delle tante proteste e riguarda Giuseppe Palermo: di fronte alla cittadinanza schierata sulla banchina la nuova, che impediva lo sbarco dei passeggeri provenienti da Palermo che comunque erano stati avvertiti di non imbarcarsi, che dunque non sono scesi, Palermo cosa fa? si lancia in acqua ed aiutato, sale sulla banchina da dove chiede di lanciargli la valigia. Ovviamente non essendo presente non posso confermare se la valigia gli è stata recapitata. Forse qualcuno dei presenti si ricorda e potrebbe intervenire su questo blog per confermare. Bei tempi si dice di norma. Oggi c’è solo quel “venerando” di Bertucci che si batte da solo per contrastare questa piega. Novello Don Chisciotte che da solo
non risolverà alcunché. Chi deve intervenire è solo e soltanto Regione Sicilia perché è l’Ente che paga e dovrà escogitare una qualche forma di pressione (ed annotando bene però che al prossimo bando) dovrà inserire necessariamente una clausola che stabilisce: ” in caso di mancata esecuzione del servizio dovuto non a cause oggettive di evidenti e conclamate condizioni marine avverse, Regione Sicilia tratterrà la somma di 10.000/20000 la valutazione sarà fatta dai tecnici Avvocati ed Ingegneri ad ogni mancato collegamento. La Delegazione di Spiaggia di Ustica e Il Comando della capitaneria di Palermo, sono deputati ad emettere valutazione documentata. La trattenuta sarà operata anche in presenza di valutazioni difformi tra gli Enti medesimi. Ciò vale anche
per l’altra compagnia, anzi. Fintanto che non verrà inserita una clausola di penalità le compagnie faranno ciò che gli pare. E CI LAMENTAVAMO DELLA SIREMAR MA SUVVIA VIVA LA SIREMAR SEMPRE! Non si finisce mai di toccare il fondo. Prima di inviare questa nota ho controllato il mare di tramontana e, pur nella nebbia che avvolge la webcam, non si intravvede alcuna onda che “sotto il maestrale urla e fa biancheggiare il mare”. Forse c’è una leggera brezza di libeccio niente di più.
Giuseppe Giuffria
PS e per oggi basta
Le comunico da fonti sicure, che giovedì , le visite , non sono state effettuate e la nave non è venuta lo stesso !!!!
Se fosse vero che lo scorso giovedì le visite programmate alla nave Vesta non sono state effettuate e la nave non ha effettuato la corsa sarebbe grave e vergognoso per chi, pur a conoscenza, non ha dato comunicazione ufficialmente. Del resto, per avvenimenti negativi che siamo costretti a sopportare giornalmente, sono la prova che Ustica è ” la vigna de li minchioni dove ogni uccello ce fa er nido”.