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USTICA 25 aprile 2024 – Discorso del Sindaco


Buona Festa Nazionale della liberazione a tutti !!!

Concittadine e Concittadini,

Grazie a tutti voi di essere qui per celebrare insieme questa Festa Nazionale del 25 Aprile, ringraziamento che rivolgo particolarmente alle Autorità civili, militari e religiose presenti.

Il 25 aprile rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale.

Non posso non dare inizio a questa solenne manifestazione senza rivolgere un pensiero colmo di gratitudine a quelle forze militari e paramilitari, a semplici donne e uomini giovani e meno giovani, che in quel travagliato periodo lottarono strenuamente contro la dittatura fascista.

Quel futuro, grazie a quanti si sacrificarono e non furono pochi, oggi è il nostro presente; è fatto di democrazia e di libertà, conquiste che vanno sempre difese e protette da ogni e qualsiasi forma che voglia limitarle o, peggio ancora, impedirle.

Essere qui a commemorare ed onorare questo giorno di Festa Nazionale obbliga in maniera decisiva a non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà.

Commemorare il 25 Aprile impegna a mantenere viva la memoria di uno dei periodi più drammatici della nostra storia e trasmettere i valori della Resistenza, di tutta la Resistenza, che consentirono la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista.

Commemorare il 25 Aprile impegna a mantenere viva la memoria di quanti hanno perso la vita per ridare al nostro Paese libertà,  indipendenza e dignità, ponendo le basi  per costruire, sulle macerie di una decadenza morale ed umana, una società in cui sia affermato il principio della sovranità e della dignità di ogni essere umano sulla pretesa di  imporre scelte non per promuovere la causa della libertà ma per togliere la libertà ad altri.

Sappiamo che la libertà non si acquisisce una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve.

Sono tanti e diversi i modi attraverso i quali si tenta quotidianamente di imporre le proprie idee, i propri convincimenti con atteggiamenti aggressivi, violenti e prevaricatori utilizzando argomenti che mistificano la realtà nel tentativo di creare le condizioni per giustificare veri e propri atti di prepotenza.

Penso alle pretestuose accuse di regime nazista da parte della Russia alla Ucraina per giustificare una invasione del loro territorio, seminando morte e disperazione.

Penso a quello che sta avvenendo in medio oriente dove non si ha voglia di lavorare per una convivenza libera e civile tra stati liberi ma si preferisce consegnare alle armi il destino dei popoli che vivono in quella regione.

Penso ad un diffuso e pericoloso antisemitismo che sta permeando le nostre giovani generazioni il cui effetto non può essere, e mi auguro non sarà, l’oblio della peggiore vergogna del secolo scorso quale è stato l’olocausto.

Penso a quanto sta avvenendo vicino a noi, dove sempre più frequentemente assistiamo a manifestazioni di dissenso che sfociano in violenza, impedendo la libera espressione di pensiero.

Chi come me non ha vissuto gli anni del regime fascista non ha provato sulla propria pelle la privazione della libertà di espressione.

Oggi però comprendo, e ne sento tutto il peso, di quanto sia umiliante dovere subire l’imposizione del pensiero altrui.

Per tutto questo il 25 Aprile, oltre alla ricorrenza che ha riunificato sotto i valori della democrazia un popolo, ha creato le condizioni affinché prevalga la giustizia sociale sulle ingiustizie ideologiche.

Il 25 Aprile, sui valori della resistenza, ha dato vita alla nostra Costituzione e deve richiamare in tutti noi un momento di riflessione tale da essere il “NOSTRO” 25 Aprile; il 25 Aprile di ognuno di noi dal quale viene un appello alla pace ed alla determinazione a non arrendersi di fronte alla prepotenza da qualunque parte questa arrivi.

Avvenimenti e protagonisti di quel periodo storico non sono patrimonio di una parte, ma della Nazione intera.

A 79 anni dalla Liberazione, mentre gli ultimi testimoni dell’epoca stanno ormai via via lasciando questa terra, è giusto conservarne la memoria e raccontare ai giovani cos’è stata davvero la Resistenza e di quale forza morale sono stati capaci gli indimenticati protagonisti.

W la libertà, la pace e la solidarietà.

Buon 25 Aprile a tutti!

 Il Sindaco
Salvatore Militello

2 risposte

  1. In linea di normale principio, alle parole seguono i fatti.
    Per il Sig. Sindaco di Ustica ai fatti (recenti) seguono le parole.

  2. Condivido la sintetica analisi del dott. Fisco. Ritengo che il sindaco dovrebbe fare mente locale sui reiterati e continuati tentativi di impedire alla minoranza di esprimere la sua posizione, giusta o sbagliata che sia, di fornire ai consiglieri gli atti(TUTTI) del comune con accesso immediato e senza formalità, come è loro diritto e come è necessario perchè si possa parlare di democrazia e non di fascismo. In questo momento, al di là delle parole verosimilmente inspirati dalle numerose “grezze” della maggioranza, i comportamenti dell’amministrazione comunale di Ustica sono da FASCISTI.
    Et de hoc satis

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