Cosa é il mare? Per la maggior parte della umanità é una vasta distesa salata da cui attingere risorse le più diverse, economiche soprattutto o, comunque, riferibili a produzione di reddito. Pesca, vie di comunicazione, turismo, trivellazioni, fuga da guerre e dalla miseria. Se riflettiamo un attimo scopriamo che il mare viene “usato” in funzione di un bisogno.
Questa comune visione materialista del mare ci impedisce spesso, purtroppo, di cogliere ciò che taluni, pochissimi, riescono a intuire nella sua essenza metafisica: quel sentimento filiale e riconoscente che si deve al mare, culla originaria della vita sulla terra, memoria della nostra vita amniotica e del grembo di una madre ancestrale.
Per materializzare ciò che é visibile non con gli occhi ma con il cuore occorre la mediazione di una sensibilità artistica. Di un poeta che sappia trarre dai più intimi recessi della propria anima tali intime sensazioni e sappia tradurle in immagini, parole, melodie in grado di aprire il nostro cuore, scioglierne la scorza indurita dal tempo e farlo vibrare all’unisono con esse.
Tanti nel mondo conoscono Mimmo Drago, quell’uomo che parla del mare e con il mare con la voce di un’anima che al mare ha donato se stessa traendone linfa vitale per i propri sensi. Tanti nel mondo hanno visto le sue opere in multivisione, ascoltato le sue parole rivolte ad ogni forma che il mare sa assumere, visto le immagini di ogni forma che il mare sa inventareper stupire o atterrire, sono stati cullati dalle musiche al fluttuare flessuoso di corpi di donna o di sgargianti gorgonie o di alghe brune accarezzate dalle correnti. Noi siamo tra questi fortunati spettatori. Ma in più siamo amici di Mimmo, ne conosciamo l’animo delicato ed il profondo rispetto per la natura e possiamo, quindi, forse più di altri, attraverso le sue opere di poesia visiva, comprenderne meglio il sentimento informatore, amare il “suo” mare come metafora della vita, farci cullare di più dalle sue parole, dalle sue immagini, dalle sue melodie.
Mimmo Drago é un raffinato esteta, é il delicato cantore delle profondità marine e della loro impressionante magnificenza; è questo ma, a mio modo di vedere, è molto di più perché penso che la sua opera non si esaurisca nei titoli di coda. Essa prosegue insinuante, entra dentro di noi, supera la fisicità delle immagini, ci prende per mano e ci trascina tra le profondità carezzevoli e misteriose di quel mare, tra le creature di un mondo incantato ed ingenuo per indurci a riscoprire nella nostra mente e nel nostro cuore la visione nostalgica di una fanciullezza dello spirito che le turbolenze della vita, come un mare impetuoso che tutto travolge, hanno impietosamente sconvolto.
Questo il mio modesto ma sentito tributo alla sua persona ed alla sua opera.
Un caloroso “grazie”, Mimmo, per la stupenda serata.
Sergio Fisco
Una risposta
Carissimo Sergio grazie, non pensavo di aver provocato tutto questo tumulto emotivo che ha coinvolto te, esternandolo con le belle parole, ed altri amici che lo hanno fatto con una calorosa stretta di mano. Che dire, cosa posso rispondere a tanta beltà di pensieri e di sentimenti! Chiedo allora l’aiuto di Leonardo da Vinci che mi dice: “Tutto principia dai sentimenti” e poi continua: “La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca e l’una e l’altra vanno imitando la natura quanto più è possible alle loro potenze”.Ecco, metto in pratica questi pensieri quando realizzo una multivisione, ma io resto niente malgrado abbia tutti i sogni del mondo. Vorrei continuare ma vedo male quando scrivo col telefonino che, insieme al computer non è uno strumento che mi affascina. Continuo a leggere libri ed amo scrivere con la penna su un foglio di carta bianca. Ti abbraccio forte e con stima caro Amico mio!⚘⚘⚘