di Eugenia Nicolosi e Paola Pottino
La Repubblica Palermo
La Sicilia della sera di San Lorenzo diventa un grande osservatorio astronomico
Rieccole che solcano il cielo d’agosto le Perseidi, lo sciame meteorico meglio noto come il fenomeno delle stelle cadenti che caratterizza “la notte di San Lorenzo”. Dopo quella di Capodanno è la notte più lunga dell’anno durante la quale e, come da tradizione, ognuno sta con il naso all’insù va a caccia di stelle cadenti in luoghi speciali per esprimere un desiderio. La sera del 10 agosto, dedicata alla celebrazione di San Lorenzo, il martire cristiano barbaramente ucciso nel 258 dopo Cristo, diventa così una notte speciale che, anno dopo anno, regala l’opportunità di godere del fenomeno da punti di osservazione privilegiati come, ad esempio, la Cattedrale di Palermo o il tempio di Segesta. Una notte da godere in compagnia o in solitaria, in giro per la Sicilia e sulle isole minori come Ustica, dove ” da ogni punto dell’isola il cielo si fa guardare. – dice Diletta Di Carlo, palermitana appassionata di sport subacquei che qui trascorre tutte le estati – Però c’è una vecchia struttura, la Rocca della Falconiera, da cui si vede un tramonto da sogno e poi al calare della notte si assiste allo spettacolo del cielo stellato e nessun cielo stellato è bello come quello delle isole”.
Lo stesso vale per le isole Eolie, alcune delle quali prive addirittura dell’illuminazione pubblica anche nelle strade del centro abitato: cieli mozzafiato, dunque, a Stromboli, Alicudi e Filicudi. A Pantelleria i frammenti di stelle cadono sull’Africa: fermandosi sulla perimetrale tra Scauri e Nikà si può osservare prima il sole che tramonta sulle coste della Tunisia e poi, grazie alla poca illuminazione della zona, lontana da locali e dammusi, uno strepitoso cielo nero. Dalle parti di Siracusa alcuni gruppi di trekker usciranno in notturna per un tour sotto le stelle e lungo il fiume Ciane (a cura di Hermes Sicily Guides & Tours) o alla scoperta della riserva di Pantalica nella Valle dell’Anapo ( a cura di Sicilia Gaia e Pantalica Experience).
Più fascinosa di tutte le altre, la sera di San Lorenzo si vive anche sul versante nord- est dell’Etna, con l’escursione organizzata dalla guida naturalistica Paolo Barbagallo: una passeggiata con partenza al tramonto tra boschi secolari e colate laviche per giungere, dopo circa quattro ore, sulle alture del vulcano a un’altezza di duemila metri. “Luogo ideale – dice la guida – per vedere le stelle in un posto unico, lontano dall’inquinamento luminoso presente in città”.
” Durante la camminata – continua Barbagallo, ideatore dello Star Trekking – effettueremo una sosta per osservare il firmamento; i partecipanti impareraranno a distinguere le varie costellazioni grazie alle spiegazioni della nostra guida che ve le indicherà col puntatore laser. Visto che le temperature sull’Etna durante la notte possono essere piuttosto rigide ( intorno a 7°/ 10°) vi suggeriamo di portare una giacca pesante, di vestirvi in maniera comoda e adeguata e di indossare scarpe da trekking/ginnastica”.
Per chi alla montagna preferisce il mare, guardare il manto stellato dalla spiaggia potrebbe essere una buona alternativa. In sacco a pelo o in tenda nelle spiagge tranquille di Riposto o Fondachello, in provincia di Catania, lontani dalle luci e dal frastuono cittadino è possibile godere di una vista mozzafiato del firmamento notturno. Stessa cosa per la spiaggia di Letojanni, in provincia di Messina, dove negli anni scorsi proprio in coincidenza con il 10 agosto si organizzava lo spettacolo del Festival delle Lanterne. Se di scenari mozzafiato si parla, quello offerto dalle Saline di Marsala, una delle attrazioni turistiche più visitate in provincia di Trapani, lascia di stucco, specie di notte, nel silenzio del paesaggio suggestivo illuminato dal luccichio delle stelle nel cielo.
Per i cuori d’acciaio c’è la possibilità di esprimere i desideri a mezz’aria: infatti la Zip Line di San Mauro Castelverde oggi resta aperta fino a mezzanotte per un volo d’angelo tra le vallate delle Madonie, organizzato da Volando di notte. L’osservazione non sarà delle migliori perché si trova in pieno centro storico, ma la cattedrale di Palermo stasera apre al pubblico per una visita speciale che parte dalle stanze dei vescovi e giunge fino al camminamento sui tetti dai quali si può vedere quasi tutta la città e di certo anche qualche stella cadente. Sempre a Palermo, dalla cima della torre medievale di San Nicolò, a due passi dallo storico mercato di Ballarò, questa sera dalle 18.30 alle 23.30, nel corso delle visite organizzate dalla Cooperativa Terradamare, si potrà ammirare il cielo stellato, e con l’occasione, esprimere un desiderio e scattare le foto più belle per immortalare i monumenti illuminati del centro storico.
Si rinnova lo spettacolo della notte di San Lorenzo anche nella seicentesca struttura di Baglio Sorìa ( contrada Soria), a Paceco, nell’agro trapanese: in occasione del nuovo format della casa vinicola Firriato ” Sorsi di stelle” gli ospiti, accompagnati da un calice di vino e con l’aiuto dei telescopi, torneranno a riveder le stelle nella notte più luminosa dell’anno.
Ma se cerchiamo il cielo stellato più bello del sud Italia, non ci resta che andare a Troina, in provincia di Enna. Parola di Astronomitaly che ha identificato i luoghi più suggestivi dove osservare le stelle. Per l’assenza d’inquinamento luminoso il Monte Muganà, la zona adiacente al rifugio Sambuchello e quella vicina al lago Ancipa, sono i punti più suggestivi per ammirare un cielo stellato da cartolina. “Ieri notte – dice Fabio Venezia, sindaco di Troina – abbiamo fornito i visitatori di attrezzature specialistiche per osservare il cielo, consiglio a tutti di vivere questa esperienza emozionante”.
Infine, a fare da scenografia alla pioggia di frammenti cometari godibili a occhio nudo, sarà questa notte anche un luogo d’eccellenza come il tempio dorico di Segesta: una nottata tra storia antica e magia scenografica ideata dal Planetario di Palermo consentirà di osservare dal telescopio i pianeti Giove e Saturno che proprio in queste ore raggiungono il loro punto di maggiore vicinanza alla Terra.
Fonte: La Repubblica