Come un vecchio malato terminale, abbandonato in un corridoio d’ospedale;
mi ritrovo anche oggi attraccato di dritta, lungo questo insicuro porto canale.
Solo e agonizzante nonché per metà immerso, con corde che mi reggono col dubbio;
due gracili braccia attaccate alle bitte, per non andare giù col prossimo marrobbio.
Rimembro tutte le mie avventure, dalla più virtuosa alla più impetuosa;
e passando dalla virtuosa “Ustum”, fui sedotto dal canto della berta amorosa.
Al termine delle mie uscite pescose, pacifico rendevo i miei uomini alle loro spose;
con nenie gioiose partorivo tutto il divin pescato, dalle mie stive copiose.
Ormai nessun capitano, nessun cantiere o nessun Santo mi potrà più salvare;
conosco bene il mio destino, che è quello di un anziano al “Bardo” attraversare.
Pietro Fiorito
Una risposta
Per conto di MImmo Drago
“Al poeta Pietro Fiorito un grazie per questa poesia carica di sentimenti e di malinconia. Tutti i suoi versi ci invitano ad un pensiero, a fermarci un momento per una intensa e sana riflessione. Grazie.”