Un atto di coraggio e uno di ipocrisia.


La revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, da parte del Consiglio comunale di Salò è un gesto importante. In un contesto politico dove c’è ancora chi cerca di riabilitare la sua figura e minimizzare le atrocità del fascismo questa decisione assume un valore simbolico ancora più forte.

Ma mentre Salò fa un passo avanti, quello che è successo a Ustica è semplicemente assurdo.

Per evitare di revocare direttamente la cittadinanza a Mussolini e ad altri gerarchi fascisti, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di cambiare il regolamento: ora la cittadinanza onoraria viene automaticamente revocata a chi è defunto.

Un escamotage per non prendere una posizione chiara, che però ha avuto un effetto collaterale ridicolo: anche Padre Carmelo, Lucio Messina, Mike Bongiorno, Walt Disney, Jacques Cousteau ed altre figure di prestigio hanno perso il riconoscimento.

Mussolini non è più cittadino onorario, ma insieme a lui decadono tanti altri illustri cittadini.

Se c’è una lezione da trarre, è che la storia va affrontata con coraggio e onestà, non con trucchetti burocratici per evitare di disturbare certe sensibilità.

Gruppo Consiliare di minoranza “Tutti insieme per Ustica”.
Il Capogruppo Cons. Diego Altezza

Una risposta

  1. La mattina leggo la rassegna stampa del Corriere della Sera così ieri ho appreso questa notizia del Comune di Salò e l’ho ricollegata alla vicenda tragicomica del passato recente verificatasi anche nel Comune di Ustica.
    La maggioranza dell’attuale amministrazione ha votato compatta per la revoca/non revoca del dittatore con una furbata: ha cambiato il regolamento comunale in peggio stabilendo che i cittadini onorari perdono questa onorificenza semplicemente alla loro morte : una vicenda che nemmeno il miglior Alberto Sordi sarebbe riuscito a rappresentare. Cioè hanno buttato il bambino con l’acqua sporca! Con buona pace di astronauti, di Walt Disney, di Maiorca, di Mike Bongiorno, di Lucio Messina eccetera. La vicenda, si ricorderà, ebbe una vasta eco anche in campo internazionale, coinvolgendo quotidiani assai prestigiosi, cito fra tutti il “Guardian” inglese. La cittadinanza onoraria è per sempre come lo è un premio Nobel! Finalmente un Comune italiano famoso suo malgrado, per aver ospitato gli ultimi conati di quel regime che, diciamolo pure, quasi tutti gli italiani avevano salutato con allegria, ha avuto il coraggio di assumere la decisione più naturale, ciò che tanti altri si guardano bene ancora oggi, dal fare. E per mano di un giovane Sindaco di un Comune in cui nei precedenti venti anni aveva governato una lista di destra, di appena 29 anni ed a capo di una lista civica. Ciò che lascia perplessi nella vicenda usticese è che della compagine governativa fanno parte due personaggi che
    per la loro vasta cultura avrebbero dovuto fare da traino per gli altri, cosa che malauguratamente non è avvenuta. Chiariamo però che il comportamento di molti Comuni è, oserei dire, molto “italiano”. Purtroppo devo dare atto a Winston Churchill che parlando dell’Italia in tutti i consessi internazionali la definiva sprezzantemente come una “mera espressione geografica”.! Mi complimento con Altezza per aver rilevato ciò che il più autorevole quotidiano italiano ha stamane pubblicato e che mi ripromettevo di citare come lodevolmente ha fatto lui.
    Giuseppe Giuffria

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