DA PALERMO A… MESSINA

(Seconda Domanda)

D. – “Santo“ in terra, “Eroe”, “Missionario”,“Creditore”, “Debitore”. Nel tuo quasi ormai decennale ruolo di Sindaco di Ustica quali di queste “etichette”, nessuna o altre non citate ti senti più cucite addosso ? 

R. -Santo etimologicamente mi si addice. Santo, sta per “sancito” che è il participio passivo del verbo sancire. Vuol dire “prescritto per legge”. E non é detto si riferisca ad una legge religiosa. Anzi nel mio caso sarebbe laica. Dal punto di vista squisitamente religioso Sant’ Aldo era un eremita e l’essere eremita francamente mi starebbe bene.

Missionario? E’ colui che sente di compiere una missione. Tutti gli uomini compiono una missione. E’ il mito del Vaso di Pandora. Dio donò agli uomini un vaso all’interno del quale cercò di porre tutta la sua bontà, potenza e saggezza. Ma ovviamente, essendo qualità incommensurabili, il vaso esplose. Ogni uomo ha la missione, anche nel proprio piccolo, di raccogliere un coccio del vaso (più o meno grande in base alle proprie capacità) per cercare di ricomporre il vaso. Tutti abbiamo una piccola o grande missione da compiere.

Creditore? Debitore? Esistono diversi tipi di creditore ed ad ogni tipo ne corrisponde uno di debitore. Esistono debitori astuti nel non pagare e creditori astuti nel farsi pagare, creditori prudenti e debitori onesti. Ma la vera differenza è che il creditore ha buona memoria il debitore in genere no. Pertanto mi ritengo sia creditore che debitore. In alcune cose ho dato più di quanto non abbia ricevuto e mi sento debitore. In altre circostanze, pur sempre nella medesima esperienza, ho dato più di quanto non abbia ricevuto e mi sento creditore.

Quindi le etichette me le prendo tutte, però forse in un’accezione diversa da quella che mi si voleva attribuire.

Ci sono comunque altri aspetti della personalità che la domanda non prevede. Chissà perché sono stati omessi. Siamo sempre li:ognuno pensa come opera.

Ad esempio in un amministratore vengono spesso esaminati il Coraggio e la Pazienza.

Spesso vengono confusi tra loro coraggio e pazienza e quest’ultima con il disinteresse.

Il disinteresse, come l’apatia, è di chi non ha energia interiore da spendere. Viceversa il paziente ha una grande energia ma è uno che sa aspettare il momento giusto per spenderla, per raggiungere un obiettivo. Facile battere i pugni, urlare, inveire per non concludere nulla. Più difficile avere la pazienza di sopportare anche le sconfitte per volere ricominciare, ritessere le file di un rapporto, creando nuove soluzioni che tengano conto dei precedenti errori. Pensateci un attimo: quelli che gridano e sbraitano nella loro vita sono sempre allo stesso punto. Quello erano e quello sono e saranno, non hanno concluso nulla e ..gli anni passano.

La storia è piena di persone che hanno battuto i pugni, imposto il loro pensiero. Dove sono? Chi si ricorda di loro?

Premesso che il più grande rivoluzionario della storia è, a mio avviso, Gesù Cristo, è facile ricordare che quanti hanno influito nel pensiero umano hanno usato la parola, le marce silenziose, le candele e non le armi o i pugni.

Inoltre la pazienza è la virtù del ricominciamento. Il coraggio è invece la virtù del cominciamento.

Il coraggio si dimostra nell’assumere un incarico qualunque esso sia: politico, familiare, lavorativo o quello che vi pare. La Pazienza si evidenzia nel ricominciare, rinnovare l’impegno per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati o che il mandato popolare ci ha dato.

Il manager non può permettersi capricci e deve essere pronto all’ascolto, deve cercare di capire il punto di vista dei suoi collaboratori. Deve avere il coraggio di cominciare un percorso nuovo e la pazienza di mettercela tutta, ogni giorno, spiegare a tutti …tanta pazienza. Tornando alla seconda domanda…santa pazienza. Per rinnovare il proprio impegno.

Ciò detto chi di voi si ritiene coraggioso?

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COMMENTO:

Da Palermo Eliana Dominici

mario come te io ho moltissima pazienza, tanto coraggio….Non ho la presunzione di sentirmi nè santa , nè eroina , ma compio le mie missioni ogni giorno……sei grande mariuccio….

Sindaco, se si agisce come si opera, dato che Mario ha solo domandato senza offendere ed attaccare, perchè lei sente il bisogno così forte di difendersi?…..se lo è mai chiesto?

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Da Palermo Mario Oddo

Caro Aldo, hai mai sentito di un essere umano che abbia conquistato la “qualifica” di Santo, Eroe, Missionario ecc., ecc, senza che gli sia stato preventivamente riconosciuto anche Coraggio e Pazienza ? Sono valori chiaramente insiti nel ruolo. Da parte mia nessuna omissione.