(Terza Domanda)
D.) Una coppia di suoi amici tentenna se trascorrere prossimamente una vacanza ad Ustica; grazie alla sua dialettica di provetto “promotore turistico” riesce a convincerli. Una volta nell’ Isola per suo innato senso di ospitalità e sopratutto a dimostrazione che la sua “promozione” era del tutto giustificata quale sarebbe lo spettacolo paesaggistico e gastronomico che durante il “tour” proporrebbe con priorità assoluta alla loro vista ed al loro palato ?
R.) Ustica ha un paesaggio che non inizia e non finisce. Ha un sopra e un sotto, ma siamo con i piedi per terra e tutto ha un limite.
Maschera e pinne ci servono per osservare il passo delle ricciole allo Scoglio del Medico, rimbalzare sul cappello della Colombara o andare per grotte e innamorarsi di Sicchitello…
Buone scarpe sono indispensabili per effettuare il giro dell’isola e scoprire Tramontana, la sua bellissima campagna pensile che sembra poggiarsi su una portaerei e prima ancora il villaggio preistorico, simbolo evidente dell’interesse che l’uomo, da sempre, ha avuto per questa piccola striscia nera poggiata a cavallo del mare.
E ancora, poter scoprire il tramonto che indugia sul mare prima di veder spuntare tra strutture vulcaniche antichissime il faro di Punta Cavazzi, incatenato al suo destino di spettatore muto di tempeste e lanterna di salvezza.
Non dovrebbe mai mancare una visita al cimitero, è un luogo che, al di là di ogni facile ironia, costringe a stare in silenzio, a riflettere e consente di guardare oltre le sue mura, verso il Tirreno e oltre.
Andremo a magiare l’alalunga affogata in lenticchie di Ustica e uva passa…
La vista della notte dalla torre Santa Maria forse ci stancherà. Una bella dormita ci preparerà ad una nuova giornata.
Buona notte.