[ id=19170 w=320 h=240 float=center] Bella foto d’altri tempi, con Pina Nava, che abitava accanto il Tabacchino, giovane e alla quale auguriamo un ottimo compleanno.
Quella zona del Tabacchino, e piu’ su all’angolo dove c’era la Macelleria, ( attuale Grotta dell’oro ) era il territorio-regno del cane Gigi, detto ” U cani ru zu Mirku ” ( non nella foto ). Gigi era un cane bassotto, era in controllo del suo territorio e lo difendeva a tutti i costi usando anche strategie, infatti essendo piccolo per evitare la concorrenza di altri cani piu’ grossi appena li vedeva vicino il Tabacchino o la Macelleria cominciava ad abbaiare, ” armava a sciarria fra i cani ” e scappava… li faceva litigare fra di loro e lui ne approfittava per andare alla ” chianca” e sbranarsi il suo osso preferito….
Si notano due alberelli come timido primo tentativo di aumentare il verde in Piazza che pero’ non ebbero mai tanta fortuna anche perche’ il manto stradale della Piazza cambiava spesso e periodicamente. Piu’ giu’ c’era lo spiazzo in terra battuta Largo Padiglione ( oggi piazza Carpe Diem ) che era il nostro campo di calcio privato che se pero’ era occupato dai piu’ grandi, si prelevavano ” baracca e burattini ” e si andava a giocare al largo Armeria di fronte l’attuale Ufficio Postale…
Si vedono alcuni militari perche’ era ancora il periodo dei confinati che, specie i borsaioli e i mariuoli, ne sapenavano una piu’ del diavolo. C’era un confinato che aveva fatto il borsaiolo e prestigiatore. Andava a comprare le sigarette e al momento opportuno faceva sparire arrotolandoli fra le dita velocemente come un chiccho di ceci le vecchie carte da 500 lire o da 1.000 lire. Le vinceva tutte sia al tabacchino che altrove, fino a quando fu scoperto e dovette smettere e fu portato al “Fosso” ( attuale Museo ) in cella di rigore dove si dormiva sul tavolaccio, per 2 settimane. La notizia specie fra noi ragazzini, a cui, in un modo proprio naif, il confinato svelava i suoi trucchi, fece davvero eco.
Agostino Caserta
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Bella foto d’altri tempi, con Pina Nava, che abitava accanto il Tabacchino, giovane e alla quale auguriamo un ottimo compleanno.
Quella zona del Tabacchino, e piu’ su all’angolo dove c’era la Macelleria, ( attuale Grotta dell’oro ) era il territorio-regno del cane Gigi, detto ” U cani ru zu Mirku ” ( non nella foto ). Gigi era un cane bassotto, era in controllo del suo territorio e lo difendeva a tutti i costi usando anche strategie, infatti essendo piccolo per evitare la concorrenza di altri cani piu’ grossi appena li vedeva vicino il Tabacchino o la Macelleria cominciava ad abbaiare, ” armava a sciarria fra i cani ” e scappava… li faceva litigare fra di loro e lui ne approfittava per andare alla ” chianca” e sbranarsi il suo osso preferito….
Si notano due alberelli come timido primo tentativo di aumentare il verde in Piazza che pero’ non ebbero mai tanta fortuna anche perche’ il manto stradale della Piazza cambiava spesso e periodicamente. Piu’ giu’ c’era lo spiazzo in terra battuta Largo Padiglione ( oggi piazza Carpe Diem ) che era il nostro campo di calcio privato che se pero’ era occupato dai piu’ grandi, si prelevavano ” baracca e burattini ” e si andava a giocare al largo Armeria di fronte l’attuale Ufficio Postale…
Si vedono alcuni militari perche’ era ancora il periodo dei confinati che, specie i borsaioli e i mariuoli, ne sapenavano una piu’ del diavolo. C’era un confinato che aveva fatto il borsaiolo e prestigiatore. Andava a comprare le sigarette e al momento opportuno faceva sparire arrotolandoli fra le dita velocemente come un chiccho di ceci le vecchie carte da 500 lire o da 1.000 lire. Le vinceva tutte sia al tabacchino che altrove, fino a quando fu scoperto e dovette smettere e fu portato al “Fosso” ( attuale Museo ) in cella di rigore dove si dormiva sul tavolaccio, per 2 settimane. La notizia specie fra noi ragazzini, a cui, in un modo proprio naif, il confinato svelava i suoi trucchi, fece davvero eco.