Accanto a me nell’ormai tradizionale “giro” del venerdì c’è oggi Antonio Iorio che ospito nell’attuale veste di presidente del “Nuovo Gruppo Bandistico S.Bartolomeo” che, unitamente al Maestro e ai componenti, con passione e dedizione assicura continuità ad una antica tradizione musicale tra le più sentite dalla comunità isolana.
Ne parleremo nel corso della nostra cordiale “chiacchierata” dove verranno fuori “note” (poteva essere diversamente?) riguardanti passato e presente e immediato futuro della Banda musicale di Ustica.
= Anni or sono la Banda musicale di Ustica ha subito una interruzione dell’attività; poi la ricostituzione tanto attesa da tutti gli isolani che in quel momento si sentivano giustamente “orfani” di un qualcosa; ripresa avvenuta grazie al fattivo e determinante impegno dell’allora parroco Padre Lorenzo Tripoli nonché del tuo. Prima tristi quei giorni poi lieti, no?
“Solo a pensare a quel vuoto mi vengono ancora oggi i brividi; insieme ad un tenace ed instancabile Padre Lorenzo Tripoli ho ricostituito la banda musicale grazie anche ad un gruppo di bravissimi musicisti che mi hanno dato la forza di realizzare questo sogno; non avrei mai immaginato che sarei riuscito a far suonare la banda per le vie del paese, a partecipare con grande successo al Festival Bandistico Terre di Sicilia ad Agrigento il 3 marzo del 2019, ad accompagnare la processione di Pasqua, della Madonna dei Pescatori, di San Bartolo, della Madonna della Croce, di San Bartolicchio, del Venerdì santo; per non parlare del concerto di Natale eseguito in chiesa che ha ottenuto un eccezionale gradimento. In questo mio andar indietro non posso non ricordare il forte impegno con cui si è speso Calogero Basile che a suo tempo mi ha preceduto nel ruolo di Presidente dell’Associazione.
= In premessa ho definito “di antica tradizione” la banda musicale isolana; in effetti notizie ne fanno risalire la costituzione ai lontani anni ‘30; più facile avere memoria di quelle formate a partire dalla fine degli anni ‘50 più vicini a noi da tanti grandi appassionati di musica usticesi che purtroppo non sono più con noi. “Pionieri” indimenticabili e indimenticati.
“Oggi devo dire loro un doveroso grazie; li ricordo tutti sempre con grande affetto; tant’è che la prima iniziativa che ho preso da Presidente è stata quella di consegnare pergamene commemorative ai familiari di chi ci ha lasciato questa eredità musicale. In rappresentanza di tutti cito alcuni nomi: Giuseppe Badagliacco, Masino Martucci, Giovanni Favaloro, Roberto Militello, Salvatore Caminita, Pietro Giuffria con la mitica grancassa e Angelo Russo con il paniere della raccolta; musicanti, mi piace ricordarlo, all’epoca diretti dalla coppia di maestri, i fratelli Giovanni e Onofrio Bondì”.
= Portare avanti l’Associazione bandistica isolana fa acquisire onori ma comporta anche inevitabili oneri principalmente economici; è un impegno da te (comodamente o difficoltosamente) affrontato in autogestione o puoi contare su pubblici o privati “aiuti esterni”?
“Andiamo avanti in autogestione; i singoli componenti della Banda pagano ciascuno una quota mensile che ci consente di contare su un fondo-cassa necessario a sostenere le correnti spese di gestione. Comunque, doverosamente aggiungo che la Riserva Marina, l’Amministrazione comunale e privati con le loro generose donazioni forniscono un ben accetto sostegno economico. E la conferma che la locale Banda non è solo musica: rappresenta storia, cultura, intrattenimento, socializzazione, in unica riconosciuta definizione: patrimonio dell’isola di Ustica”.
Ritengo che ognuno di noi per la propria parte a secondo delle competenze e della disponibilità dovrebbe trovare il modo di dare un qualsivoglia contributo finalizzato al progresso dell’isola specialmente in questo periodo così difficile legato al post-pandemia. Dedicarsi al sociale è un impegno tra i più lodevoli che si possa assumere. In questo, per quella che nell’isola è stata la sua attività e fattività, il mai abbastanza compianto Vito Zanca rimane un esempio del passato da seguire”.
= Tra i programmi hai previsto saltuarie esibizioni della Banda musicale anche fuori dall’isola; mi è giunta voce che stai organizzando una vostra trasferta da sogno negli Stati Uniti. Confermi?
“Si, confermo che a metà di ottobre prossimo con il Nuovo Gruppo Bandistico San Bartolomeo, i cui componenti sono il mio orgoglio e non mi stanco mai di dire che senza di loro sono nessuno, ha in programma di andare a suonare negli Stati Uniti, più precisamente a New Orleans; stiamo già preparando tutto il repertorio. Il mio sogno è quello di incrementare l’organico e fare ancora tante trasferte “
Un ringraziamento rivolgo a Pietro Bertucci che per l’organizzazione di questa trasferta oltre oceano mi è di grosso aiuto per lo spazio informativo che tramite <Usticasape> assicura all’evento e per avere avviato i necessari contatti in America con il Presidente della Comunità usticese San Bartolomeo Society Chris Caravella ed il suo collaboratore Tony Pittari
= Ed ora come è consuetudine concludo con la sotto-rubrica “Via col…vanto”. Ti trovi nell’occasione di dover, appunto, vantare ad altri l’isola di Ustica; quali parole in particolare spenderesti e quale auspicio per il prossimo futuro?
L’Isola di Ustica è un piccolo paradiso in terra, sia per il suo incantevole mare, pieno di natura con grotte e calette suggestive, sia per i suoi indimenticabili tramonti mozzafiato, che per il suo stupendo paesaggio che ti rapisce il cuore. Io sono “vittima” di questo rapimento tanto che, ancora giovane, mi sono innamorato di una ragazza del luogo che è diventata mia moglie.
Ustica è anche orgoglio e vanto di appartenenza alle proprie radici, ma ha anche, purtroppo, una non eccessiva attitudine all’aggregazione.
In questo periodo è all’attenzione di tutti come affrontare il prossimo locale appuntamento elettorale. Notiamo forti divisioni tanto da compromettere rapporti di lunga amicizia che, purtroppo, da tempo, impediscono di raggiungere gli obbiettivi necessari per lo sviluppo che l’isola merita.
Il mio auspicio per il prossimo appuntamento elettorale è quelle che si riesca a trovare la forza ed il coraggio per realizzare quello che sembrerebbe impossibile. La forza e il coraggio si ottengono con l’UNIONE. Uniamoci e spingiamo dallo stesso verso.
Si conclude così la “chiacchierata” abbastanza piacevole con il presidente Antonio Iorio che ringrazio per la compagnia che mi ha fatto. Indubbiamente lodevole il suo impegno nel mantenere al prezzo di non pochi sacrifici in piena attività la Banda musicale usticese. Apprezzamento che rivolgo al solo Antonio perché è il “frontman” dell’Associazione ma analogo riconoscimento intendo sottinteso alla direttrice della Banda, maestro Gea Crisafi (anticipo che sarà gradita ospite della prossima puntata) e i/le componenti tutti del gruppo bandistico. Presumo che già staranno contando i giorni che li separano dalla data della trasferta negli Stati Uniti in autunno. Indubbiamente come non emozionarsi al sol pensiero (stupendo) che faranno sentire le note della Banda di Ustica a neintepopodimeno che a New Orleans dove pare, si dice, corre voce che di musica … se ne intendono.
Mario Oddo
odmar@libero.it