Graditissimo ospite dell’odierno “giro” è Domenico Drago, per gli amici, e ne ha tantissimi, oltre che ammiratori ed estimatori, più semplicemente “Mimmo”.
Biologo marino nonché fotografo subacqueo di grande fama continua a collezionare tantissimi premi in Italia ed all’estero; ma soprattutto è apprezzato poeta anche se, la sua innata modestia gli fa spesso dire che non lo è.
E’ cittadino onorario di Ustica poiché nell’anno 2001, proprio ad Ustica è stato insignito del prestigioso Premio Tridente d’Oro per l’attività di divulgazione legata al mare.
Inizio così con Mimmo una “chiacchierata” che certamente si rivelerà in conclusione, piacevole ed interessante.
Per te c’è stata una “prima volta” ad Ustica che sicuramente ricorderai. Allora eri già un subacqueo o sono stati gli spettacolari fondali dell’isola ad attirare le tue prime osservazioni?
“Ero già un appassionato subacqueo, avevo appena 18 anni, mi ero recato ad Ustica proprio con il preciso scopo di immergermi in quelle acque cristalline, per osservare bene i fondali dell’isola”.
In un’intervista hai dichiarato: “ Ad Ustica nella mia piccola casa azzurra respiro sogni”; in una successiva hai definito l’isola: “Luogo dell’Anima”. Chiara dichiarazione d’Amore. Quando ne sei lontano, ti manca?
“Il Sogno è qualcosa che rincorro sempre perché nei sogni gli uomini sono finalmente liberi. Prima svolgendo lavoro di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, non potevo abitare l’isola per un lungo tempo, ma adesso ci vivo nove mesi all’anno, quindi soffro la temporanea lontananza meno che in passato”.
La bacheca di casa tua è strapiena di premi che ti sono stati meritatamente assegnati nel corso di prestigiose Rassegne nazionali ed Internazionali alle quali hai partecipato con le tue Multivisioni che sono fantastici racconti di mare legati ai sentimenti. Finora tante le rinomate località che ti hanno ospitato in questo genere di manifestazioni; tranne però che la “tua” Ustica. C’è per questo in te rammarico?
“Caro Mario, te lo dico con il sorriso sulle labbra, il rammarico non è il mio. Ho vissuto due momenti legati alla fotografia subacquea: il primo era prettamente fotografico, realizzavo foto che inviavo alle competizioni dove collezionavo premi; poiché l’immagine, da sola non mi bastava più per comunicare, avevo bisogno di elementi aggiuntivi stimolanti che toccassero i sentimenti e li ho trovati nella musica e nella poesia, che ho pertanto scelto di fondere con le immagini, realizzando così la Multivisione”.
Molto gratificante per te è di volta in volta concedere al tuo amato “Scoglio” una ribalta oltre confini con notevole ritorno di immagine.
“Ricordo che nell’anno 2004 in occasione del Centenario della nascita del poeta cileno Pablo Neruda, premio Nobel per la Letteratura, con i Patrocini del Presidente della Repubblica Italiana, del Governo del Cile, dei Ministeri della Cultura, dell’Università e della Ricerca Scientifica e della Regione Sicilia, ecc… , realizzai il gemellaggio fra la residenza di Pablo Neruda che era Isla Negra, borgo di pescatori sull’Oceano Pacifico e l’isola di Ustica. Per l’occasione realizzai, nella spettacolare location di Punta Homo Morto, un Concerto in Multivisione dal titolo: “Ustica e Isla Negra, due mari ed una poesia” alla presenza dell’Ambasciatore del Cile in Italia Jose Goni, con un ritorno di immagine, per l’isola di Ustica, non indifferente”.
In questi numerosi inviti che ricevi per partecipare alla competizioni in Multivisione – AV Presentation, incontri certamente personaggi famosi. Hai qualche aneddoto in particolare da raccontare?
“Una volta al Festival Mondial de l’Image Sous-marine di Antibes, dove presentai una Multivisione con il testo di Pablo Neruda, in cui mi aggiudicai il “”Plongeur d’Or”, il presidente della commissione giudicatrice Francois Roy, mi disse: “Monsieur Domenico, lei è andato oltre, ci ha stupiti ed anche colti impreparati; noi come giurati di competizioni AV con immagini subacquee, non eravamo abituati a leggere la poesia dentro le immagini, ecco perché , lei è andato oltre”.
E qui veniamo al gioiello di Mimmo Drago: La Multivisione. Questa è una forma di comunicazione audiovisiva artistica e raffinata, come è stata definita , che continua a darti in patria ma soprattutto all’estero, grandissime soddisfazioni professionali. E’ frutto di un “mix” da te ben dosato tra due elementi entrambi essenziali: la creatività e la tecnologia. C’è ancora dell’altro?
“Bene la creatività, bene la tecnologia, ma necessita il sentimento, altrimenti il prodotto risulta arido. Racconto, come ben sai, sentimenti, emozioni, vibrazioni, turbamenti interiori che trasferisco nella Multivisione. Quindi questo “pathos”, questa immersione nell’anima in aggiunta alle immagini, alle parole, alle vibrazioni sonore, amplificano la comunicazione realizzando il sogno”.
Hai avuto il merito di ricevere tantissimi riconoscimenti, ne cito proprio una minima parte: Il Festival Mondial de l’Image sous Marine di Antibes e poi di Marsiglia, dove, unico autore al mondo hai vinto per ben undici edizioni consecutivamente; la Fete Européenne de l’image Sous-marine et de l’Environnement de Strasburgo, dove anche qui sei stato vincitore per ben undici edizioni consecutive e poi premiazioni in Polonia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Olanda, Croazia, Nuova Caledonia, Romania,quindi pluripremiato a Parigi, Londra, Edinburgo … mi fermo qui ma potrei continuare. So bene che sei “fotografo del mare” che non dorme sugli allori e che allori! Quale è il prossimo obiettivo … del tuo obiettivo (fotografico) e aggiungo: dove sarà il prossimo incontro in programma?
“I prossimi incontri sono tanti, a marzo sarò a Parigi al Festival di Chelles, poi a Strasburgo e quindi in Inghilterra e Repubblica ceca. Le mie produzioni vengono realizzate in quattro o cinque lingue diverse in modo da coprire tutti i potenziali incontri. Per le traduzioni e le recitazioni fatte da attori di teatro di madrelingua, mi avvalgo della prestigiosa collaborazione di uno studio di registrazione di Londra”
Ed ora come è consuetudine, concludo con la sotto-rubrica “Via col … vanto”. Hai l’opportunità di poter appunto vantare ad altri l’isola di Ustica, quali parole in particolare, spenderesti?
“Userei quelle della mia poesia dal titolo “Sentimento”.
“Le isole sono stanze della poesia, sono teatri dell’immaginazione, sono spazi sacri dove si concretizzano sogni.
Le isole sono scrigni dove le pietre luccicano come cristalli, sono cattedrali dove si impara a pregare, sono altari dove si parla soltanto con Dio!
Le isole sono sentimenti.
Ustica è un sentimento!
Tutte le isole del mare le fece il vento.
A volte succede che tra le silenziose alture il vento vecchio e stanco, chiude le ali e riposa.
La luce marina allora inonda gioiosa e prepotente litorali e scogliere, poi muta sprofonda sotto l’acqua accarezzando alghe tremolanti e pesci d’argento con occhi d’oro, per abbracciare infine tutta quella fragile vita errante impregnata di blu”.
Concludo la “chiacchierata” che di contenuti migliori non avrei potuto desiderare, ringraziando Mimmo Drago per il tempo che mi ha cortesemente dedicato; ma è lui che mi precede dicendomi: “Caro Mario, sono io che ringrazio te per avermi raccontato”.
Recita un antico detto arabo: “Quando vivi in un’isola devi farti amico il mare”, e sì che Mimmo, vivendo buona parte dell’anno ad Ustica, il mare sicuramente se lo è fatto amico raccontandolo con poesia, suoni e immagini.
Mario Oddo –
odmar@libero.it
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COMMENTO
Mimmo Drago RINGRAZIA
Caro Signor Presidente del Centro Studi e Documentazione – Isola di Ustica – Vito Ailara,
grazie per le Tue parole di stima e riconoscimento nei miei riguardi e nei confronti del mio impegno, rivolto alla comunicazione audiovisiva, attraverso la quale narro sentimenti illustrando, al tempo stesso, le bellezze del mare e non solo, dell’Isola di Ustica!
Raccontare sentimenti è l’immersione più complessa e spigolosa che si possa affrontare, perché ci si dimentica del tempo trascorso a pensare ed a riflettere, ma nelle trasparenze dell’acqua e tra le pietre di lava levigate dal mare, ritrovo me stesso e la mia anima serena continua così ad ubriacarsi di sale liquido!
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Il “Figlio adottivo” e “Cittadino onorario” di Ustica
Mimmo Drago
Da USTICA il Centro Studi e Documentazione
«Le isole sono sentimenti», scrive Mimmo in un sua famosa poesia. Ustica, più di ogni altra isola, è fortunata perché come “sentimento” è cantata da un suo poeta. Noi usticesi siamo molto grati a Mimmo Drago perché porta nel mondo le bellezze della nostra isola e del suo mare con le sue multivisioni, che, appunto, sono poesie espresse a livelli altissimi con immagini, parole e note musicali.
Grazie Mimmo, Ustica è fiera di averti come “figlio adottivo”.
Vito Ailara
3 risposte
Salve,
Dovuti i complimenti al Sig. Drago per quanto riuscito a realizzare, ai premi vinti ai riconoscimenti che gli sono stati conferiti.
Particolarmente cio’ che mi piace attenzionare e’ il suo Amore incondizionato per Ustica, gli usticesi che dimostra.
Si potrebbe dire (prendendo a prestito la definizione dalla Sig.ra R.M.) un “Praticamente usticese” 🙂
Personalmente lo vedrei come uno tra i pochi, se non l’unico, che potrebbe proporsi come ambasciatore, farsi portavoce, per attenzionare e fare il possibile, affinche’ ritorni ad Ustica la Rassegna Internazionale delle Attivita’ Subacquee (quest’anno sara’ la 64° edizione), tenutasi ad Ustica ININTERROTTAMENTE dal 1959 al 2008 !
Cordiali saluti e Sprito collaborativo,
Jose’ Zagame usticese non residente
Mimmo ci rapisce sempre con una sensibilita’ che riesce a scalfire le corazze piu’ dure facendoci sognare con le delicate poesie che sgorgano dal mondovdel silenzio!
Cari Jose ‘ e Alessandro, grazie per le vostre parole d’affetto e di stima. Amo i silenzi umidi delle pietre accarezzate dall’acqua del mare e questo vorrei continuare a fare fino a quando avrò fiato in gola e luce negli occhi!