Gli ultimi avvenimenti e le ultime esternazioni del Sindaco, Dr. Aldo Messina, mi portano a riflettere.

Alcune osservazioni, alcuni consigli e suggerimenti per la soluzione di problemi ed altre situazioni, tutte documentabili, sono state fatte passare nel web come “Aria fritta condita col fumo di Londra” quando il “friggitore ed i pesciolini” sembrano essere sempre gli stessi ! Addirittura questa “puzza di frittura di olio vecchio, fritto e rifritto” adesso da Londra si sposta anche a Roma. Sarà una nuova e poco capita ricetta culinaria?

Forse, per quanto si legge, abbiamo sbagliato tutto visto che sono altri che hanno fatto e continuano a fare, per Ustica e dei suoi problemi che si protraggono da anni, davvero tanto e sembrerebbero gli unici ( quasi “Paladini”), non solo in grado di affrontarli ma che hanno a cuore “Ustica”.

Si, forse abbiamo sbagliato tutto:

Abbiamo sbagliato a far evidenziare le nostre carenze portuali;

Abbiamo sbagliato ad “intrometterci”, trovare e suggerire le soluzioni ad alcuni problemi;

Abbiamo sbagliato ad “interferire nella tranquillità” dello svolgimento della vita politica di Ustica;

Abbiamo 600 volte sbagliato quando abbiamo posto delle firme per la portualità;

Abbiamo sbagliato quando delle persone si sono riunite in una Commissione sostituendosi all’inerzia della Giunta;

Abbiamo sbagliato a cercare per mesi un parere “recentemente espresso” salvo scoprire poi che trattasi del 2006;

e si continua a sbagliare quando l’Organo sovrano (Il Consiglio Comunale) – a torto o a ragione – prende importanti iniziative : – perché tutto ciò non “fa parte dell’agenda di questa Amministrazione”.

Sarei curioso, da Cittadino, di leggere questa benedetta agenda dell’Amministrazione e vedere cosa ci è rimasto scritto!

Probabilmente ci sarà scritto:

Non mi interessa se i collegamenti non ci sono perché c’è una lieve risacca nella Cala, quindi l’approdo alternativo non va bene (tanto io sto a Palermo);

Non mi interessa se l’economia dell’Isola va a rotoli ( tanto io ho lo stipendio …);

Non mi interessa se ci sono delle mareggiate dentro la Cala ( tanto io non barche );

Non mi interessa cosa dicono o pensano altre persone ( tanto sono io che decido);

Non mi interessa la risoluzione di un problema ( tanto non l’ho “partorito” io);

e così via dicendo.

Forse questo ci sarà scritto.

Eppure, malgrado vi fossero a disposizione tanti anni per risolvere la problematica delle catenarie ed anche i fondi per la messa in sicurezza della cala, questi problemi sono rimasti lì dov’erano irrisolti e se si cercano di affrontarli oggi, si.. ma a modo mio.

Ma: cosa ce ne facciamo degli impianti sportivi, alcuni non nostri, e che dovrebbero essere pronti “entro la fine del mandato” ( era in programma – promessa non mantenuta – una partita a fine Dicembre u.s.);

cosa ce ne facciamo delle pratiche della gestione comunale del Villaggio preistorico e del Museo archeologico (anche questi non nostri);

cosa farete e direte ai Cittadini che non riescono a sopravvivere anche per colpe delle nostre grosse deficienze strutturali?

Cosa ce ne faremo di una sala congressi con 200 posti a sedere se questi resteranno vuoti?

Cosa ce ne faremo della promozione dell’identità di cittadini ricchi di cultura naturalistica e di amore per il proprio territorio?

se poi alla fine ciò che resta di queste belle parole sono solo i divieti? (Vedi riserva terrestre e Marina) e se nessuno usufruirà di tutto ciò?

Cosa ce ne faremo di mezzi di trasporto ( tagli permettendo) che partiranno da Ustica allo stesso orario?

Cosa ce ne facciamo di dichiarazioni fumose se poi i fatti non si riscontrano?

Aria fritta condita col fumo “Messiniano” !

Mi sembra che più che curare l’immagine e la nostra identità si stia curando solo la propria, come fiore all’occhiello, nei confronti delle altre Istituzioni ed in particolare quelle di propria provenienza e non certamente quella nostra.

Di tutto questo non ne faccio solo una “colpa” a chi ci amministra ( o prova ad amministrarci) ma a noi stessi che non abbiamo il CORAGGIO di lamentarci e subiamo senza dire niente salvo poi, in separate sedi e lontano da occhi indiscreti, a dire ciò che realmente si pensa.

L’opportunismo e la falsità sono i mali che dobbiamo combattere perché è solo con la verità che si può camminare a testa alta: e qui alcuni camminano a testa bassa o se non addirittura non ci camminano proprio.

Credo sia giunta l’ora di fare sentire la nostra voce, di riappropriarci della fruibilità del nostro territorio e scrollarci d’addosso delle spurie.

Ho letto alcuni interventi di altri Usticesi e veri amanti dell’Isola e noto che le coscienze stanno uscendo fuori dal torpore ma ancora solo questo non basta a far risolvere i problemi, ci vogliono fatti e visto che gli altri non li fanno almeno facciamoli noi.

Intanto, e credo di condividere il pensiero di tutta la Commissione Portualità, posso dire che continueremo nel nostro lavoro per la soluzione del problema messa in sicurezza Cala S. Maria senza farci scoraggiare da ostacoli interni e/o esterni con il solo obiettivo di risolverlo, in quanto tale problema è vitale per l’economia dell’Isola. Lo stesso faremo con il problema catenarie, problema aggiunto, scoppiato a causa della superficialità ed inerzia dell’Organo preposto e che rischia di mandare la stagione turistica a “scatafascio”.

Oggi abbiamo a disposizione un mezzo di informazione veloce, comodo e molto utile – il web – per scambiarci opinioni e dimostrare che non si è una sola “Voce libera” ( per dirla alla Gabriella), non è solo Marco (amante dell’Isola), non è solo la coscienza di un Usticese (Davide), a svegliarsi e non sarà certamente l’unico imprenditore usticese a far evidenziare che le cose non vanno tanto bene (Fabio) e che partendo dalle “piccole cose“ si raggiungono grandi obiettivi, ma credo che siamo in tanti a volere con i fatti, il bene di Ustica.

Non è utile a nessuno stare in “piazza” solo a criticare e sparlare, restando solo spettatori ( o meglio restando ad aspettare, ma che cosa?…); certo è indubbio che il periodo storico dell’Italia è triste, che c’è crisi, ma è anche vero che in una piccola Comunità come la nostra molte sono le cose che potrebbero andare meglio.

Ognuno di noi deve fare la propria parte, anche con sacrifici personali, perché da questo dipende il nostro futuro.

Non dobbiamo credere che quello che da più parti viene evidenziato sia “campagna elettorale”, sarebbe sbagliato, a mio avviso oggi, far passare questo messaggio.

Questi sono problemi reali che NOI tocchiamo giorno dopo giorno, che vediamo tutti e che oramai non ce la facciamo più a sopportare, quindi andiamo cercando soluzioni.

Se fosse “campagna elettorale” allora dovremmo farla molto più spesso perché anche se non dovessimo riuscire ad esprimere una valida “classe dirigente politica/amministrativa” quanto meno evidenzieremmo più spesso quali sono le problematiche da affrontare e risolvere.

Invece, credo, che la si voglia volutamente far passare per tale in quanto si può sempre dire che è solo “campagna elettorale” , che non è vero niente di ciò che scriviamo e diciamo, ma non siamo al 90 minuto i problemi ci sono e quindi non c’è tempo da perdere in inutili attese e pensare “chi verrà, farà …”

Come fare?… facendoci sentire, scrivendo e proponendo!

Salvatore Militello

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Da Palermo Mario Oddo

Salvatore, primo, a me hanno insegnato che il fare è sempre e comunque meglio del non fare; ma evidentemente non tutti siamo di questa opinione; secondo: nello sport c’è il rispetto degli avversari, in guerra addirittura c’è l’onore delle armi; rispetto ed onore che da perdente (ma nessuno di noi ti considera tale) ti poteva essere riservato con un più diplomatico “io te l’avevo detto”, ma non tutti sono in possesso di certe sensibilità. Il “pavone” che non tralascia occasione (e gli capita spesso) di mostrare vanitosamente la ruota ha preferito, anzi ha scelto scientificamente di mortificare il tuo impegno, i tuoi sacrifici, le tue disinteressate attenzioni verso i problemi dell’Isola con un commento sprezzante a base di fritture e fumi che si poteva risparmiare. Continua per la tua strada; hai tutta la solidarietà delle persone che ti stimano, ti apprezzano e ti incoraggiano. Come vedi fra queste ci sono io e sicuramente non solo. Scusami poi se approfitto per aggiungere una annotazione fuori tema. Nonostante due solleciti in tal senso il Dott. Mistretta a tutt’oggi ha ritenuto non degna di risposta la mia domanda di fornire informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori del campo di calcio. No comment ! Premesso che mi rendo conto che nulla è dovuto a nessuno fuori dalla locale Sede istituzionale e premesso soprattutto che al momento ci sono sul posto problemi da risolvere ben più seri rispetto alla agibilità del campo di calcio, lancio un appello affinchè qualche residente, avendone come tale titolo, si faccia cortesemente carico di chiedere al Presidente Leo Cannilla di inserire in occasione del prossimo Consiglio comunale un punto all’o.d.g. in cui si chiede al citato Assessore (se non assente) di riferire in merito. Non certo nel mio interesse ma del futuro (oggi più che mai incerto) dell’ASD Ustica.

Mario Oddo

Da Ustica Gabriella Bertacci

Ciao Salvo …allora cosa proponi ? Ci incontriamo in un’assemblea cittadina ? Facciamo l’elenco di tutto ciò che non ci garba più ? Prendiamo i problemi uno alla volta e poi sarà la gente a decidere ? Cominciamo a scendere in piazza ? Servono le petizioni ? Facciamo tutto quello che si può fare ….

Una Voce Libera