Da PALERMOTODAY
di Francesco Sicilia
Il provvedimento della Città metropolitana segue numerose segnalazioni. Nei giorni scorsi anche i consiglieri Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara avevano mostrato perplessità in merito all’utilizzo di mezzi pesanti lungo il Sentiero del Mezzogiorno
La Città metropolitana ha sospeso temporaneamente, in via cautelativa, i lavori in corso nelle aree naturalistiche di Ustica. Il provvedimento dell’ufficio Gestione riserve naturali orientate, come riporta il sito Buongiorno Ustica, è arrivato ieri, a seguito, di numerose segnalazioni arrivate all’amministrazione di Palazzo Comitini.
Nei giorni scorsi, anche i consiglieri Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara del gruppo di minoranza “Tutti insieme per Ustica” avevano mostrato perplessità in merito all’utilizzo di ruspe e mezzi pesanti lungo il Sentiero del Mezzogiorno quando, a detta loro, “la relazione tecnica descrittiva prevedeva il ripristino di sentiero in natura in terra battuta della larghezza media pari a metri 1,50 eseguita a mano”.
Le opere, affidate all’associazione temporanea di imprese Imprescar srl-Elcar srl (Rti costituendo), fanno parte del progetto per favorire e migliorare la fruizione in ambito terrestre e marino delle aree naturalistiche dell’isola di Ustica, l’importo è di circa 3 milioni di euro. I lavori ricadono all’interno di un’ampia zona tutelata d’importanza comunitaria (Sic), zona di protezione Speciale (Zps) e zona di fragilità riportata nel Piano per l’assetto idrogeologico (Pai).
Tutto fermo adesso fino a quando il Comune di Ustica non invierà una serie di documenti richiesti espressamente e con “cortese sollecitudine” dalla Città metropolitana: gli elaborati progettuali completi di tutti i visti, pareri e nulla osta eventualmente acquisiti e la copia del decreto di finanziamento relativo agli interventi approvati. Nel provvedimento dell’amministrazione guidata dal sindaco metropolitano Robero Lagalla si legge ancora che “tre degli interventi previsti (realizzazione di percorso pedonale Punta di Megna; realizzazione di tratto pista ciclabile di accesso alla Torre Spalmatore; intervento di riqualificazione della Torre Spalmatore e restauro del paramento murario esterno) sembrerebbero ricadere in aree classificate come riserva naturale”. Scattano dunque le verifiche sulla “fattibilità degli interventi programmati e la conformità delle opere già realizzate rispetto al progetto autorizzato”.
Fonte: PALERMOTODAY