STUDIO LEGALE BELLAVISTA
Via Catania n. 15 – 90141 PALERMO
tel 091-308721 / Fax 091-305476
-Via Goito n. 29 – 00145 ROMA
mariobellavista@virgilio.it
mariobellavista@pecavvpa.it
cell 3381387188
Avv. Mario Bellavista
Patrocinante in Cassazione
Ill Sig. Sindaco di Ustica
Dott Attilio Licciardi
Egregio Signor Sindaco,
Le scrivo, nella Sua qualità di Organo di Garanzia, per manifertarle il mio disappunto per quanto avvenuto lo scorso 8 Aprile avanti al Consiglio Comunale di Ustica, alla Sua autorevole presenza.
Tuttavia, prima di entrare nel merito dei due spiacevoli argomenti all’ordine del giorno, desidero farLe una premessa.
Ho trascorso buona parte delle vacanze estive della mia infanzia a Ustica.
Era per me un luogo di libertà e felicità. L’unico luogo dove i miei genitori mi lasciavano libero di girare senza timore, contrariamente a quanto avveniva in città.
Avevo tanti amici, molti dei quali continuano a frequentare Ustica in quanto proprietari di abitazioni.
Era un’isola molto animata e ricca di attrazioni per un ragazzino come me.
Poi, come sempre succede, si cresce e le cose cambiano. Cambiano gli interessi e cambiano i luoghi.
Non è mai cambiato il mio affetto per quei luoghi anche se riconosco che se per alcune cose l’Isola è certamente migliorata, per altre ha perso gran parte del fascino che aveva e potrebbe ancora avere.
Fortunatamente, nonostante le difficoltà, molti palermitani e altri “stranieri” continuano a frequentare l’Isola e a contribuire al suo sviluppo economico.
Da qui prendo spunto per parlarle delle mie doglianze.
E’ davvero singolare che Lei, nella qualità di Sindaco super partes, non abbia preso le distanze dalla grave affermazione fatta dal componente della Sua Giunta che ha definito in maniera non certamente positiva quale “straniero” un Consigliere Comunale della minoranza.
Innanzi tutto, come Sindaco, Lei avrebbe il dovere di valorizzare e difendere anche tutti quegli “stranieri” che portano ricchezza o che si dedicano con un compenso di poche decine di euro alla amministrazione dell’Isola.
E non solo.
Come rappresentante di vertice del PD, dovrebbe certamente seguire la linea politica del Suo partito che ha strenuamente e giustamente voluto e difeso un ministro “straniero” contro la volontà di politici ignoranti e stupidi che la rifiutavano proprio in quanto “straniera”.
L’altra Sua mancanza che mi ha meravigliato è quella relativa ad un Suo mancato intervento allorchè nella stessa seduta di consiglio, il Suo Vice Sindaco mi ha pesantemente quanto ingiustificatamente insultato pubblicamente.
Io ho, ovviamente denunciato alla Procura delle Repubblica tale comportamento illegale, ma Le confesso, per la stima che nutro nei Suoi confronti e prescindere dalla appartenenza politica, che avrei gradito un suo intervento super partes.
I principi di correttezza e civiltà non possono essere infatti ostaggio di appartenenze politiche.
Tanto più che la questione della quale si discuteva, posta dalla Sua maggioranza relativamente alla presunta decadenza ipso jure di due consiglieri dell’opposizione, era infondata.
Infatti, i Consiglieri che avevano “diritto” di non conoscere la norma che impone la presentazione della documentazione reddituale allorchè si è eletti ( non trattandosi di norma penale per la quale invece non è scusata l’ignoranza), hanno provveduto nei termini previsti dalla norma nel momento in cui sono stati formalmente diffidati.
E’ il tipico caso di obbligo meramente formale che si matura soltanto allo spirare di un termine formale.
Né può esserne valorizzato l’aspetto sostanziale.
Innanzi tutto perché dopo uno o dopo otto mesi, la situazione reddituale precedente non può essere modificata.
Poi, perchè proprio nel caso della Sua Amministrazione, la ratio su cui si fonda tale obbligo non sembra essere stata rispettata.
Ho cercato, invano, nel sito internet ufficiale del Comune di Ustica, soprattutto nella sezione “Amministrazione trasparente” , i dati reddituali dei Consiglieri.
Sicuramente per mia poca dimestichezza con l’uso dello strumento elettronico, non sono riuscito a trovare alcun dato.
Ma la cosa che mi ha molto meravigliato è che sempre nella sezione “Amministrazione trasparente”, ho potuto riscontrare parecchie pagine vuote, senza alcun contenuto.
Ho allora cercato, sempre in onore al tanto sbandierato dovere di trasparenza, di leggere la documentazione relativa ai provvedimenti della Sua amministrazione.
Con meraviglia, ho potuto notare che l’archivio, probabilmente in ossequio ad un obbligo di legge ma non certamente ad un dovere di trasparenza, comprendeva soltanto gli atti a partire dal 17 febbraio 2014, non essendo in alcun modo consultabile online alcun atto precedente.
Certamente, alcuni di quei pochi atti “visibili” hanno stimolato la mia curiosità.
Sono davvero dispiaciuto, pur non mettendone in dubbio la grande professionalità, che abbiate nominato quale direttore della Riserva uno “straniero” e non uno dei tanti vostri concittadini che certamente hanno tutte le caratteristiche e tutte le conoscenze per ricoprire quell’incarico.
Sono altresì meravigliato del fatto che a fronte di un compenso da Lei percepito di 1680,64 euro lordi mensili, per un impegno certamente non inferiore al quello del Direttore della Riserva, quest’ultimo percepisca più di 5000 euro al mese(oltre alle spese di viaggio e soggiorno visto che è uno “straniero”) ( spero non a carico del Comune di Ustica).
Ma non è l’unico incarico che mi ha sorpreso.
Mi meraviglia che venga incaricato uno “straniero” romano per la promozione pubblicitaria dell’AMP.
Non perché il Sig. Senni non sia un valido professionista della comunicazione, ma perché nello specifico, l’incarico a lui affidato poteva agevolmente essere svolto, anche gratuitamente, risparmiando 4000 euro, da un Suo concittadino.
Da quanto leggo nella determina n. 88 del 21.2.2014, infatti, il consulente dovrebbe per tale cifra riuscire ad “ottenere un minimo di 8 servizi giornalistici ” ( anche su siti online ).
Cioè, non dovrebbe scriverli e pubblicarli lui ( non so se è iscritto all’albo dei giornalisti) ma dovrebbe “riuscire” a farlo fare a qualcun altro.
In tutta sincerità, credo che ad un personaggio noto e ricco di rapporti personali come Lei, non sarebbe stato difficile contattare testate a tiratura nazionale e non certo semplici testate online a costo zero.
O si sarebbe potuto dare l’incarico gratuito ad uno dei tanti giovani dell’isola che quotidianamente e gratuitamente diffondono notizie dell’isola.
Signor Sindaco, comprendo la difficoltà di amministrare un piccolo Comune dove i Consiglieri Comunali hanno l’obbligo sancito da statuto di astenersi nel caso le delibere riguardino parenti fino al quarto grado, ma proprio per questo credo che il Suo ruolo di Sindaco di Tutti i suoi concittadini debba essere dedicato alla armonizzazione delle ovvie differenti opinioni.
Con l’augurio di un proficuo lavoro per l’Isola, Le porgo
Cordiali saluti
Palermo 24.4.2014
Avv. Mario Bellavista
Riceviamo dall’Avv. Mario Bellavista e pubblichiamo
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Dott Attilio Licciardi
Egregio Signor Sindaco,
Le scrivo, nella Sua qualità di Organo di Garanzia, per manifertarle il mio disappunto per quanto avvenuto lo scorso 8 Aprile avanti al Consiglio Comunale di Ustica, alla Sua autorevole presenza.
Tuttavia, prima di entrare nel merito dei due spiacevoli argomenti all’ordine del giorno, desidero farLe una premessa.
Ho trascorso buona parte delle vacanze estive della mia infanzia a Ustica.
Era per me un luogo di libertà e felicità. L’unico luogo dove i miei genitori mi lasciavano libero di girare senza timore, contrariamente a quanto avveniva in città.
Avevo tanti amici, molti dei quali continuano a frequentare Ustica in quanto proprietari di abitazioni.
Era un’isola molto animata e ricca di attrazioni per un ragazzino come me.
Poi, come sempre succede, si cresce e le cose cambiano. Cambiano gli interessi e cambiano i luoghi.
Non è mai cambiato il mio affetto per quei luoghi anche se riconosco che se per alcune cose l’Isola è certamente migliorata, per altre ha perso gran parte del fascino che aveva e potrebbe ancora avere.
Fortunatamente, nonostante le difficoltà, molti palermitani e altri “stranieri” continuano a frequentare l’Isola e a contribuire al suo sviluppo economico.
Da qui prendo spunto per parlarle delle mie doglianze.
E’ davvero singolare che Lei, nella qualità di Sindaco super partes, non abbia preso le distanze dalla grave affermazione fatta dal componente della Sua Giunta che ha definito in maniera non certamente positiva quale “straniero” un Consigliere Comunale della minoranza.
Innanzi tutto, come Sindaco, Lei avrebbe il dovere di valorizzare e difendere anche tutti quegli “stranieri” che portano ricchezza o che si dedicano con un compenso di poche decine di euro alla amministrazione dell’Isola.
E non solo.
Come rappresentante di vertice del PD, dovrebbe certamente seguire la linea politica del Suo partito che ha strenuamente e giustamente voluto e difeso un ministro “straniero” contro la volontà di politici ignoranti e stupidi che la rifiutavano proprio in quanto “straniera”.
L’altra Sua mancanza che mi ha meravigliato è quella relativa ad un Suo mancato intervento allorchè nella stessa seduta di consiglio, il Suo Vice Sindaco mi ha pesantemente quanto ingiustificatamente insultato pubblicamente.
Io ho, ovviamente denunciato alla Procura delle Repubblica tale comportamento illegale, ma Le confesso, per la stima che nutro nei Suoi confronti e prescindere dalla appartenenza politica, che avrei gradito un suo intervento super partes.
I principi di correttezza e civiltà non possono essere infatti ostaggio di appartenenze politiche.
Tanto più che la questione della quale si discuteva, posta dalla Sua maggioranza relativamente alla presunta decadenza ipso jure di due consiglieri dell’opposizione, era infondata.
Infatti, i Consiglieri che avevano “diritto” di non conoscere la norma che impone la presentazione della documentazione reddituale allorchè si è eletti ( non trattandosi di norma penale per la quale invece non è scusata l’ignoranza), hanno provveduto nei termini previsti dalla norma nel momento in cui sono stati formalmente diffidati.
E’ il tipico caso di obbligo meramente formale che si matura soltanto allo spirare di un termine formale.
Né può esserne valorizzato l’aspetto sostanziale.
Innanzi tutto perché dopo uno o dopo otto mesi, la situazione reddituale precedente non può essere modificata.
Poi, perchè proprio nel caso della Sua Amministrazione, la ratio su cui si fonda tale obbligo non sembra essere stata rispettata.
Ho cercato, invano, nel sito internet ufficiale del Comune di Ustica, soprattutto nella sezione “Amministrazione trasparente” , i dati reddituali dei Consiglieri.
Sicuramente per mia poca dimestichezza con l’uso dello strumento elettronico, non sono riuscito a trovare alcun dato.
Ma la cosa che mi ha molto meravigliato è che sempre nella sezione “Amministrazione trasparente”, ho potuto riscontrare parecchie pagine vuote, senza alcun contenuto.
Ho allora cercato, sempre in onore al tanto sbandierato dovere di trasparenza, di leggere la documentazione relativa ai provvedimenti della Sua amministrazione.
Con meraviglia, ho potuto notare che l’archivio, probabilmente in ossequio ad un obbligo di legge ma non certamente ad un dovere di trasparenza, comprendeva soltanto gli atti a partire dal 17 febbraio 2014, non essendo in alcun modo consultabile online alcun atto precedente.
Certamente, alcuni di quei pochi atti “visibili” hanno stimolato la mia curiosità.
Sono davvero dispiaciuto, pur non mettendone in dubbio la grande professionalità, che abbiate nominato quale direttore della Riserva uno “straniero” e non uno dei tanti vostri concittadini che certamente hanno tutte le caratteristiche e tutte le conoscenze per ricoprire quell’incarico.
Sono altresì meravigliato del fatto che a fronte di un compenso da Lei percepito di 1680,64 euro lordi mensili, per un impegno certamente non inferiore al quello del Direttore della Riserva, quest’ultimo percepisca più di 5000 euro al mese(oltre alle spese di viaggio e soggiorno visto che è uno “straniero”) ( spero non a carico del Comune di Ustica).
Ma non è l’unico incarico che mi ha sorpreso.
Mi meraviglia che venga incaricato uno “straniero” romano per la promozione pubblicitaria dell’AMP.
Non perché il Sig. Senni non sia un valido professionista della comunicazione, ma perché nello specifico, l’incarico a lui affidato poteva agevolmente essere svolto, anche gratuitamente, risparmiando 4000 euro, da un Suo concittadino.
Da quanto leggo nella determina n. 88 del 21.2.2014, infatti, il consulente dovrebbe per tale cifra riuscire ad “ottenere un minimo di 8 servizi giornalistici ” ( anche su siti online ).
Cioè, non dovrebbe scriverli e pubblicarli lui ( non so se è iscritto all’albo dei giornalisti) ma dovrebbe “riuscire” a farlo fare a qualcun altro.
In tutta sincerità, credo che ad un personaggio noto e ricco di rapporti personali come Lei, non sarebbe stato difficile contattare testate a tiratura nazionale e non certo semplici testate online a costo zero.
O si sarebbe potuto dare l’incarico gratuito ad uno dei tanti giovani dell’isola che quotidianamente e gratuitamente diffondono notizie dell’isola.
Signor Sindaco, comprendo la difficoltà di amministrare un piccolo Comune dove i Consiglieri Comunali hanno l’obbligo sancito da statuto di astenersi nel caso le delibere riguardino parenti fino al quarto grado, ma proprio per questo credo che il Suo ruolo di Sindaco di Tutti i suoi concittadini debba essere dedicato alla armonizzazione delle ovvie differenti opinioni.
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Palermo 24.4.2014
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