PUNTI, APPUNTI e SPUNTI: “USTICA, PIAZZA SILENTE IN FOTO MA PER POCO”


Il mio primo automatismo del mattino naturalmente dopo aver preso un buon caffè, consumato l’abituale colazione  e successivamente ascoltato l’immancabile “oggi che si mangia?”, interrogativo con cui la moglie suole puntualmente aprire la giornata, è quello di “andare” su www.usticasape.it ; oggi a maggior ragione rispetto a ieri in quanto per riempire di contenuti d’attualità la mia nuova periodica rubrica che attualmente curo sul blog debbo necessariamente attingere alle giornaliere notizie e cronache locali senza che nulla possibilmente sfugga alla mia finalità di raccogliere punti (di vista), prendere appunti (di interesse) e lanciare spunti (di discussione).Mi imbatto in due foto della piazza di Ustica scattate la scorsa domenica 16, una alle 12,09 e l’altra alle 21,27 entrambe in versione “coprifuoco“, deserte, non una persona, un animale,  insomma proprio nessun segnale di vita diurna o notturna.  

Abituato ad assistere, de visu o a distanza, al dinamismo, al moto perpetuo di quella piazza mai avrei pensato che quelle poco comuni immagini di staticità, “popolate” da assenze, potessero per me costituire occasione di spunto sia pur di libera fantasia.  Eppure …                                                        

Fissate attentamente le due foto ho provato a immaginare cosa potrebbero dire, se potessero parlare, della totale mancanza di animazione, i “soggetti” inanimati stabilmente in piazza, cioè il monumento, le facciate, i balconi, gli alberi, le fioriere, le panchine, i lampioni, la segnaletica stradale.

Presumo: “Bello!, nessun vociare, nessun rumore … nessuno che sostiene animatamente che si, il mare non era del tutto calmo ma è pur vero che non ci sono più i comandanti di una volta …  nessuno che polemizza sul fatto che i biglietti del viaggio sunnu troppu cari aggiungendo che è per questo che i turisti cumincianu a scarsiari … nessun capannello in cui si disserta su richiesti ma mancati chiarimenti sulla applicazione delle tariffe per consumi idrici dai costi talmente alti da farli apparire quasi quasi più vicini allo champagne che all’acqua … bello!, nessuno della minoranza che “comizia” che l’amministrazione comunale lascia molto a desiderare mentre un altro, chiaramente della maggioranza, controbatte animatamente sostenendo che non è affatto vero, che in via Petriera il loro lavoro gli amministratori lo sanno fare … Bello!, nessuno che si lamenta ad alta voce come è mai

possibile che quelle benedette webcam non si riesce a metterle in funzione … Bello!, nessuno che rimpiange i bei tempi in cui non mancavano volontari che nelle celebrazioni di Pasqua portavano a spalla la vara di Gesu’ morto, anzi i giovani facevano a gara … e per finire, ma potrei immaginare ancora tanti altre voci di popolo in piazza, … bello! non un tifoso usticese di dichiarata e incrollabile fede milanista o interista o juventina che sostiene agitatamente (a rischio sbalzo della propria pressione arteriosa) che la squadra del cuore è di gran lunga la migliore …  a proposito, come non ricordare i focosi scontri verbali, i battibecchi tra i compianti Camillo Padovani (pro-Milan) e Mario Caserta (pro-Juve); su tutti l’episodio principe, consegnato alla “storia” delle discussioni calcistiche in piazza: al culmine della ennesima vivace e appassionata difesa ognuno dei propri colori l’esile juventino Mario, ritenendosi a un certo punto gravemente provocato, si fionda verso il gigantesco milanista Camillo e gli urla in faccia … (!) “ti spacco in due“.  Ovviamente Camillo restò sano e Mario salvo.

Termino con un supplemento ancora di fantasia ma anche di realtà. Il monumento dal palchetto prende la parola e parla accoratamente ai suoi amici inanimati della piazza: “Facciate, balconi, alberi, fioriere, panchine, lampioni, segnaletica, bando agli stupori; passata la nottata, finito il silenzio, tornano i rumori“.

Mario Oddo – odmar@libero.it

2 risposte

  1. Non assistevo ad una grande e sottile lezione di vita da molto tempo.
    E cioè al tempo in cui l’anziano era considerato saggio, oggi molti ragazzi invece lo valutano vecchio e soprattutto da non ascoltare.
    Sì è vero l’articolo può essere classificato “Nostalgico” o quantomeno “Rimembrante” del nostro passato, ma in realtà serve ad accendere quella fiammella che ormai si è spenta nel petto di parecchi giovani.
    Di rado leggo su questo blog, qualche fiammata di un puro orgoglio (femminile), che aleggia sul cielo di Ustica e che denuncia lo “Status Quo” dell’isola.
    Nulla è più difficile da digerire per la mia anima, come la visione delle due foto desertiche della piazza, ove l’assenza dell’uomo è il vero “Soggetto Assente” del fine ultimo dell’articolo.
    Pertanto esorto ancora una volta tutti quanti, a vivere, a riflettere e a discutere i reali problemi dell’Isola.
    Scusate codesta mia invasione di campo, e spero al più presto di rivedere la piazza del paese piena di gente operosa e “VIVA”.
    Pietro Fiorito.

  2. Per conto di Mario Oddo
    Ringrazio sentitamente Pietro Fiorito, del quale seguo con piacere ed attenzione i suoi interventi sul blog, per le parole di apprezzamento cortesemente riservate al mio articolo. Le registro, tanto per restare in tema, come un piacevole e gratificante “rumore”.

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