Con riferimento all’articolo riguardante la chiusura dell’istruttoria sulle problematiche amministrative del Comune di Ustica da parte dell’ufficio Ispettivo della Regione Sicilia, richiesta a suo tempo da 9 Consiglieri Comunali su 11 presenti in aula con 2 sole astensioni, ancora una volta sono costretto a smentire con dovizia di particolari ed attenendomi ai documenti ufficiali, la dichiarazione del Sindaco e di tutti coloro che pur non essendo minimamente a conoscenza di quanto effettivamente accaduto, si permettono di esprimere strumentalmente giudizi poco lusinghieri con lo scopo di delegittimare per scopi ben noti, viste le imminenti elezioni, i componenti del Consiglio Comunale che io, in qualita’ di Presidente, ho il dovere di tutelare.
Andiamo ai fatti.
Il Consiglio Comunale, quando ne e’venuto a conoscenza,ha sempre evidenziato le criticità amministrative gestionali che sin qui hanno prodotto Sindaco e Giunta. La prova evidente è confortata da una serie di presunte illegittimità che sono state dibattute nel Consiglio comunale del 5 marzo 2012, di seguito riportate e votate da ben 9 Consiglieri quali:
a) Nomina illegittima dell’ Arch. Pignatone, gia’ assessore, a capo dell’U.T.C. pur avendo in pianta organica il vincitore del concorso.
La nomina dell’Arch. Pignatone e’ stata revocata a partire dal 1 ottobre 2012!
Vicenda chiusa! Evidentemente la richiesta del Consiglio era motivata!
b) Ripetute violazioni del regolamento comunale per l’uso e l’affidamento dei beni immobili di proprietà comunale approvato con delibera del Consiglio comunale n.51 del 23 giugno 2010, contestualmente alla mancata applicazione del tariffario riguardante i canoni di affitto che comporta un mancato incasso delle somme spettanti al Comune;
La questione e’ stata inserita nella richiesta dell’atto ispettivo per porre fine alla discrezionalità con la quale il Sindaco, a suo piacimento, concedeva locali comunali senza rispettare la norma contenuta nel regolamento che prevede un motivato e sostanziale provvedimento di concessione deliberato dalla Giunta comunale per non fare gravare sulle tasche dei cittadini il pagamento delle utenze così come previsto dal Regolamento Comunale. Nessun atto contro qualcuno o qualcosa era intenzione deliberare da parte del Consiglio che tra l’altro ha approvato la richiesta con ben 9 Consiglieri a favore e due astenuti!
c) Ripetute violazioni del regolamento comunale per il commercio su aree pubbliche approvato con delibera del Consiglio Comunale n.39 del 20 giugno 2011;
Dopo l’esposto e dopo la nota del Revisore del Conto, nessuna autorizzazione per la sosta del furgone in piazza e’ stata più concessa! Vicenda chiusa! Evidentemente la richiesta del Consiglio era motivata!
d) Pagamento di bollette di consumo energia elettrica da imputare a soggetti privati che impropriamente occupano locali comunali in contrasto con il regolamento che disciplina tale materia;
Gli addetti ai lavori sanno già che il consumo di energia elettrica pagato dal Comune sarà imputato quanto prima ai responsabili!
e) Mancato rimborso delle spese processuali imputate al consigliere Girolamo Tranchina da parte dello stesso;
L’ ufficio AA.GG. del Comune ha gia’ iniziato la procedura di rimborso trattenendo l’ intero importo dei gettoni di presenza relativi al 2012 dovuti al Consigliere Tranchina ! Evidentemente la richiesta del Consiglio era motivata!
Così facendo, il Consiglio non ha fatto altro che esercitare, come suo dovere, il controllo e la vigilanza sulle attivita’ amministrative del Comune dimostrando di essere più che decoroso al contrario di chi pur non essendo materialmente presente sull’isola esprime giudizi lesivi sia sul decoro del Consiglio che di quello dei singoli Consiglieri, o di chi si inventa false accuse da parte del Consiglio nei confronti di una associazione culturale e di chi la governa, invitando a non presentarsi alle prossime elezioni i Consiglieri ed in particolare chi e’ sempre rimasto al suo posto facendo opposizione rispettando il mandato degli elettori e contribuendo a fare riassumere le guide A.M.P., opponendosi inoltre con la maggioranza del Consiglio al Consorzio con la Provincia per la gestione dell’Area Marina Protetta al contrario di chi ha abbandonato il Consiglio Comunale salvo poi dichiarare che chi si dimette commette sempre un errore non rispettando il mandato ricevuto.
Entrando nel merito, nella lettera della Regione inviata al Comune e pubblicata nella vostra testata, per chi ha dimestichezza di pratiche amministrative e del linguaggio burocratico usato, non si riscontra, quanto dichiarato dal Sindaco sulla legittimità dell’affidamento dei locali al Centro Studi – cosa che nessuno ha mai formalmente contestato – in quanto l’art.4 del Regolamento Comunale consentiva per particolari motivi il comodato gratuito dei locali (attraverso delibera di Giunta!) con a carico del comodatario il pagamento delle utenze(luce ed acqua) e la manutenzione ordinaria.
Il comportamento del Sindaco in questa vicenda, dimostra ancora una volta la sua grande capacita’ di stravolgere la verità mettendo l’uno contro l’altro. I cittadini si dovrebbero chiedere come mai prima invita il Centro Studi a lasciare i locali, causa la delibera del Consiglio Comunale, salvo poi concedere i locali con la stessa motivazione di quando sono stati affidati a suo tempo. Verrebbe da chiedersi: ma, a che gioco sta giocando; o meglio ancora: quando la finirà di prenderci in giro!
Perche’ ha omesso di segnalare al Presidente del Consiglio Comunale la nota del responsabile AA.GG. con la quale comunicava a lui, all’U.T.C. ed alla Segretaria, il ricorso al TAR del Consigliere Tranchina che doveva gia’ a partire dal Novembre 2011 essere dichiarato incompatibil e che la richiesta e’ pervenuta allo scrivente solo in data 30 gennaio 2013? Cosi’ come gia’ dichiarato dal Consigliere Badagliacco nell’ articolo “due pesi e due misure” facendo riferimento al trattamento riservato ad un altro Consigliere nelle stesse condizioni, con il rischio che tutti gli atti prodotti in presenza del Consigliere vengano annullati!
Per finire, credo, come già affermato in precedenza che non si può amministrare travisando o peggio ancora ignorando leggi primarie, leggi regionali e regolamenti comunali proposti al Consiglio comunale per disciplinare l’attività amministrativa nel rispetto delle norme vigenti salvo poi ignorarli o storpiarli con provvedimenti che saranno comunque oggetto di valutazione da parte del Revisore del Conto e del Nucleo di Valutazione Indipendente, recentemente deliberato dal Consiglio Comunale.
Che il Sindaco dica realmente come stanno le cose non travisando le verità … a suo piacimento !!!
Leonardo Cannilla (Presidente del Consiglio comunale di Ustica)
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COMMENTO
Da Palermo Vincenzo Pizzurro
Ustica…ma non solo, ha solo bisogno di amministratori onesti, lavoro, musica, mare, e divertimento per i suoi villeggianti e turisti che d’estate affollano l’isola…., ma anche per chi ci vive, quando finirà questa guerra dei poveri….basta, basta, basta…pensino alla ricchezza che Ustica esprime grazie ai suoi paesaggi, territori, ma soprattutto al mare che fa dell’isola uno dei paradisi subacquei del mediterraneo…meta di VACANZE e “RELAX”…
Non capisco quale sia il motivo di tanto odio e rancore, di interventi che dovrebbero essere solo propositivi e costruttivi, invece saturano l’aria di tensioni e polemiche…che sfociano in un indecoroso cortile……., che non fa bene a nessuno…..
P.S. che siano i cittadini eletti, i consiglieri, la giunta ed il Sindaco a discutere e risolvere i problemi amministrativi dell’Isola nelle giuste sedi.
Poi..! chi sbaglia paga.
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Da Ustica Angela D’Angelo
Penso che il Centro Studi alla fine ne sia uscito più forte di prima perchè sulla cultura abbiamo poco da criticare.
Piuttosto farei la stessa domanda sull’Isola tutta.
Chi risarcisce il danno per tantissime cose che purtroppo non funzionano più?
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Da Ustica Nuccio Salerno
Chi risarcisce il danno d’immagine in campo internazionale del Centro Studi? “Isola di Ustica”. Mi sono posto questa domanda rispondetemi.
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Da Palermo Francesco Menallo
Ecco una cosa di cui l’Italia e l’isola di Ustica non anno più bisogno: la burocrazia.
Ps : non hanno. Il sistema di video scrittura a volte decide lui …..e sbaglia.
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Da Ustica Giorgio Tranchina
Dei 5 punti esposti dal presidente del Consiglio la maggior parte non riguardano la questione Centro Studi, l’unica trattata da me personalmente.
Infatti sulle altre questioni non riguardanti il centro studi (mancato rimborso spese processuali-nomine illegittime etc etc) mi sembra di non aver espresso nessun giudizio. Ho espresso un giudizio generale sull’assemblea consiliare.
Ma come lui stesso sostiene, siamo in campagna elettorale, e farsi pubblicità per ciò che si è fatto non è un male. Ha voluto tirarle in ballo, forse “per scopi ben noti” (cit.).
Per quanto riguarda invece la questione degli immobili concessi, viene da chiedersi a questo punto come mai, in seguito alla modifica del regolamento, lo sfratto sia stato rivolto solo al suddetto centro e non a tutti gli immobili che fanno capo al comune e che sono concessi a terzi. Ho già posto questa domanda attraverso il blog ma non ho ricevuto alcuna risposta dagli amministratori.
Quali sono i criteri per ritenere utili alla comunità determinate attività? Quali sono le spese che un comune deve sostenere in favore della crescita sociale culturale e artistica della cittadinanza? Parliamo di centro anziani, teatro, centro studi etc etc, tutte attività che non fanno che apportare del bene alla nostra comunità.
A questa domanda devono rispondere gli amministratori, sindaco, assessori e consiglieri. Non certo i cittadini, a cui importa poco questo rimpallarsi le responsabilità.
Inoltre forse non ho dimestichezza con la burocrazia, ma so leggere, e l’assessorato “ritiene chiuso il procedimento istruttorio”, e resta in attesa di ulteriori comunicazioni. L’amministrazione ha fornito elementi congrui di riscontro all’assessorato regionale!! Questo ho letto, questo ho riportato.
In un guazzabuglio di auto-elogi si arriva a parlare di Amp, e accusare chi per motivi personali si è dimesso dal consiglio comunale venendo meno al mandato degli elettori.
A differenza del presidente del consiglio non mi permetto di giudicare tale scelta, perché credo che ognuno abbia avuto i propri motivi per dimettersi, come successo a consiglieri di maggioranza di questi 5 anni e al 60% dei consiglieri di minoranza presenti nell’allora lista che faceva capo proprio a lui (Lista-Ustica nel Cuore).
Ma ripeto ognuno ha i suoi motivi, se il Presidente ha intenzione di giudicare faccia pure, non mi compete.
Per concludere sono un libero cittadino, e ho il diritto di parola, e posso sostenere le mie idee su un assemblea consiliare che a mio parere non ha rappresentato al meglio la comunità.
Il Presidente di tale assemblea ha il dovere di tutelarla quanto io, elettore Usticese, ho il diritto di criticarla.
La mia idea è che se il comune è in serie difficoltà allora bisogna chiedere, civilmente, a chi usufruisce dei locali un aiuto per le bollette di acqua e luce, e contribuire alle spese oppure trovare una soluzione alternativa, vista l’importanza delle attività sopra citate.
Io se fossi amministratore, non mi prenderei mai una responsabilità tanto grande da rischiare di far chiudere attività produttive come il Teatro, il Centro Anziani, il Centro Studi…ma io, fino ad oggi, non ho amministrato.
Altresì penso che se il comune davvero è in serie difficoltà lo è in ogni ambito, sotto ogni capitolo di spesa che riguardi TUTTE le uscite.
Giorgio Tranchina
6 risposte
Dei 5 punti esposti dal presidente del Consiglio la maggior parte non riguardano la questione Centro Studi, l’unica trattata da me personalmente.
Infatti sulle altre questioni non riguardanti il centro studi (mancato rimborso spese processuali-nomine illegittime etc etc) mi sembra di non aver espresso nessun giudizio. Ho espresso un giudizio generale sull’assemblea consiliare.
Ma come lui stesso sostiene, siamo in campagna elettorale, e farsi pubblicità per ciò che si è fatto non è un male. Ha voluto tirarle in ballo, forse “per scopi ben noti” (cit.).
Per quanto riguarda invece la questione degli immobili concessi, viene da chiedersi a questo punto come mai, in seguito alla modifica del regolamento, lo sfratto sia stato rivolto solo al suddetto centro e non a tutti gli immobili che fanno capo al comune e che sono concessi a terzi. Ho già posto questa domanda attraverso il blog ma non ho ricevuto alcuna risposta dagli amministratori.
Quali sono i criteri per ritenere utili alla comunità determinate attività? Quali sono le spese che un comune deve sostenere in favore della crescita sociale culturale e artistica della cittadinanza? Parliamo di centro anziani, teatro, centro studi etc etc, tutte attività che non fanno che apportare del bene alla nostra comunità.
A questa domanda devono rispondere gli amministratori, sindaco, assessori e consiglieri. Non certo i cittadini, a cui importa poco questo rimpallarsi le responsabilità.
Inoltre forse non ho dimestichezza con la burocrazia, ma so leggere, e l’assessorato “ritiene chiuso il procedimento istruttorio”, e resta in attesa di ulteriori comunicazioni. L’amministrazione ha fornito elementi congrui di riscontro all’assessorato regionale!! Questo ho letto, questo ho riportato.
In un guazzabuglio di auto-elogi si arriva a parlare di Amp, e accusare chi per motivi personali si è dimesso dal consiglio comunale venendo meno al mandato degli elettori.
A differenza del presidente del consiglio non mi permetto di giudicare tale scelta, perché credo che ognuno abbia avuto i propri motivi per dimettersi, come successo a consiglieri di maggioranza di questi 5 anni e al 60% dei consiglieri di minoranza presenti nell’allora lista che faceva capo proprio a lui (Lista-Ustica nel Cuore).
Ma ripeto ognuno ha i suoi motivi, se il Presidente ha intenzione di giudicare faccia pure, non mi compete.
Per concludere sono un libero cittadino, e ho il diritto di parola, e posso sostenere le mie idee su un assemblea consiliare che a mio parere non ha rappresentato al meglio la comunità.
Il Presidente di tale assemblea ha il dovere di tutelarla quanto io, elettore Usticese, ho il diritto di criticarla.
La mia idea è che se il comune è in serie difficoltà allora bisogna chiedere, civilmente, a chi usufruisce dei locali un aiuto per le bollette di acqua e luce, e contribuire alle spese oppure trovare una soluzione alternativa, vista l’importanza delle attività sopra citate.
Io se fossi amministratore, non mi prenderei mai una responsabilità tanto grande da rischiare di far chiudere attività produttive come il Teatro, il Centro Anziani, il Centro Studi…ma io, fino ad oggi, non ho amministrato.
Altresì penso che se il comune davvero è in serie difficoltà lo è in ogni ambito, sotto ogni capitolo di spesa che riguardi TUTTE le uscite.
Giorgio Tranchina
Ecco una cosa di cui l’Italia e l’isola di Ustica non anno più bisogno: la burocrazia.
Ps : non hanno. Il sistema di video scrittura a volte decide lui …..e sbaglia.
Chi risarcisce il danno d’immagine in campo internazionale del Centro Studi? “Isola di Ustica”. Mi sono posto questa domanda rispondetemi.
Penso che il Centro Studi alla fine ne sia uscito più forte di prima perchè sulla cultura abbiamo poco da criticare.
Piuttosto farei la stessa domanda sull’Isola tutta.
Chi risarcisce il danno per tantissime cose che purtroppo non funzionano più?
Ustica…ma non solo, ha solo bisogno di amministratori onesti, lavoro, musica, mare, e divertimento per i suoi villeggianti e turisti che d’estate affollano l’isola…., ma anche per chi ci vive, quando finirà questa guerra dei poveri….basta, basta, basta…pensino alla ricchezza che Ustica esprime grazie ai suoi paesaggi, territori, ma soprattutto al mare che fa dell’isola uno dei paradisi subacquei del mediterraneo…meta di VACANZE e “RELAX”…
No capisco quale sia il motivo di tanto odio e rancore, di interventi che dovrebbero essere solo propositivi e costruttivi, invece saturano l’aria di tensioni e polemiche…che sfociano in un indecoroso cortile……., che non fa bene a nessuno…..
P.S. che siano i cittadini eletti, i consiglieri, la giunta ed il Sindaco a discutere e risolvere i problemi amministrativi dell’Isola nelle giuste sedi.
Poi..! chi sbaglia paga.