la tua felicità è anche la mia nel vederti in quel posto ambito che adesso occupi.
Ad un giorno dalla tua prestigiosa nomina a Vice Presidente dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, ti dedico allora queste:
POCHE RIGHE
Venne silenzioso dal cielo,
da nuvole bianche, da lune terse,
sorvolò Monti aspri con neve perenne
e giunse tra noi, pilotando il suo aliante,
per fermarsi lì, dove il mare era più vicino.
Voleva respirare soltanto profumo d’alghe
e voleva affogare i suoi occhi ed il suo cuore
nell’ azzurro liquido.
Disegnò, inventò, realizzò,
con ossessiva perizia nanometrica,
meraviglie di tecnica
donandoli al mondo intero
e, con quel suo raffinato accento francese,
parlò agli uomini del Mondo del Silenzio,
che ascoltavano senza bocca.
Ci caddero allora tra le mani
i suoi gioielli di cristallo e di acciaio,
che ci permisero così di scrutare
quei piccoli e grandi segreti,
che fanno bello il Mare.
Tra le onde dell’oceano,
lui stesso,
raccolse, catturò
con la stessa passione,
le infinite testimonianze,
di un mondo
trasparente, fragile, enigmatico.
Nuotò,
con squame d’argento,
senza mai fermarsi,
da un oceano all’altro,
poi …
poi, approdò su un’isola
sperduta, abitata
da asini cocciuti,
neri,
come pietre di lava.
Fu lì, che
il suo sogno divenne realtà:
Innalzò nel blu,
l’architettura d’alluminio,
la piramide d’acciaio,
il castello di pittura,
la barriera di poesia,
e raccontò:
“Il Mare nel Mare”.
I colori e le forme
gocciolarono
sulle sue opere
e impregnarono
la carta pregiata,
mentre occhi infiniti
si abbagliavano di luce divina.
Infine,
con quel prezioso
Tridente,
tutto d’Oro,
lucente come un sole,
lui, fiero e orgoglioso,
paladino senza sonno,
trafisse gli stolti
che volevano colpirlo.
Resta lì,
amico mio,
dentro quel sole,
sotto quelle acque,
la tua guardia è preziosa,
che il grande Oceano
ti protegga,
lungi dalla nostra
sterile stoltezza.
Domenico Drago, 28 Novembre 2012