A Gioacchino Caminita, a Santino Cammaro, a Riccardo Caserta, a Mariangela Licciardi a Gibo Bellotti a Antonina Rosciglione i Migliori
Auguri di Buon Compleanno
^^^^^^^^^^^^^
Oggi si festeggia S. Terenzio.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome.
Il Sindaco porta a conoscenza della cittadinanza che ha ricevuto dall’Ufficio dell’Assessorato Infrastrutture e Trasporti una telefonata che è stato ripristinato il servizio integrativo che, come da comunicazione precedente, doveva essere sospeso.
Lo scorso fine settimana, nell’ottica di una formazione personale mirata a saper gestire situazioni di emergenza sanitaria, quali l’arresto cardiaco, abbiamo organizzato ad Ustica un corso BLSD per operatori non sanitari, tenuto da un ente di formazione accreditato presso il 118 Sicilia.
Ringraziamo i tredici partecipanti ed i formatori.
Un grande ringraziamento va al Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, per aver ospitato l’evento di formazione.
I Consiglieri Comunali del Comune di Ustica,
Gruppo Consiliare “Tutti insieme per Ustica”
Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara
Alle ore 14,30 di Sabato 6 Aprile a Triel Sur Seine, nei pressi di Parigi, si è aperto lo storico Theatre Octave Mirbeau per dare inizio alle proiezioni di tutte le opere iscritte alla Competizione Internazionale “La Coupe Lumiere” – Festival de la “Creation Audiovisuelle”, organizzato da CLIC Triel e dal Photo Club di Triel Sur Seine in collaborazione con il Comune di Triel sur Seine.
Alla fine delle proiezioni, alle ore 18,00, la Giuria ha proclamato la classifica e all’Opera in Multivisione di Mimmo Drago, realizzata ad Ustica è stato assegnato il Primo Premio: La Coupe Lumière d’Oro!
Le Creazioni Audiovisive che hanno partecipato alla Competizione Internazionale sono state n.77, di cui n.61 provenienti dalla Francia, n.4 dall’Italia, n. 4 dall’Olanda, n.3 dal Regno Unito, n.2 dalla Slovacchia, n.1 dall’Irlanda, n.1 dal Canada e n.1 dal Belgio.
La durata della Multivisione premiata di Mimmo Drago, realizzata con Francesco Lopergolo dal titolo “La Bateau de l’Abime” (La Barca dell’Abisso) era di 8’53” ed era stata realizzata per essere proiettata su uno schermo panoramico 16:9.
Il testo è di Domenico Drago, le musiche sono di Ezio Bosso, Nick Cave, Sheku Kanneh-Mason, Zbigniew Preisner, Luigi Tenco, Jo Young Wook.
L’editing Audio è stato curato da Francesco Lopergolo, voce narrante e traduzione sono dell’attore di teatro Denis Michallet, i contributi fotografici sono di Christine Bossé, Pietro Cremone, Pierfranco Dilenge, Domenico Drago, Immacolata Moccia, Giovanni Smorti, Frank Turano.
I contributi Video sono di Domenico Drago, Francesco Rastrelli ed Alessandro Tommasi di Accademia Mare Ambiente.
La Produzione è delle Associazioni Culturali Multivisione Mare e Blue International Academy of Multi Image di cui Domenico Drago ne è il Presidente.
La Creazione Audiovisiva si apre con queste drammatiche parole:
“Ora, se volete, piangete per me … io sono stanco di piangere!”
E si conclude con la dedica:
“Ad Attheman e Real, i miei vagabondi a quattro zampe, che davanti al mare, mi donarono la gioia della malinconia e la luce delle mie ombre nascoste. Porto il dolore di averli per sempre perduti e la tristezza lacerante di un ricordo che è diventato un abisso nero in cui vorrei sprofondare per raggiungerli.”
Raggiungiamo al telefono il nostro Cittadino OnorarioMimmo Drago, cantore diUstica, pluripremiato nel mondo nel settore della Comunicazione Audiovisiva realizzata con le Multivisioni, in cui i sentimenti e le emozioni sono sempre i veri protagonisti delle sue opere e gli chiediamo quale è il messaggio dell’opera premiata.
Così ci ha risposto:
“Alle 22,30 di Sabato 6 Aprile mi giunge una mail da Parigi che mi invia Jean-Pierre Roux, l’Anima del Festival La Coupe Lumiere, che scrive: Bonsoir Domenico. Tout s’est bien passé et “Le bateau de l’abîme ” à obtenu le premier prix. Félicitations et à l’année prochainej’espère.
Amicalementt.
Jean-Pierre”
“Esistono ferite emotive che non riescono a rimarginare, sanguinano in eterno e il tempo bussa sempre alla porta dei ricordi.
ScrivevaOscar Wilde: “Io so il mio passato, io so il motivo delle mie scelte, io so quello che ho dentro. Io so quanto ho sofferto, io so quanto posso essere fragile, io e nessun altro”.
La scrittura, ancor di più, se è narrata e arricchita con visioni e note musicali, può lenire la sofferenza, aprire la strada ad un confronto con sé stessi e con il prossimo, aiutare a ripercorrere a ritroso esperienze della propria vita, apprezzando anche i momenti di dolore, di tormento e di sconforto.
Ecco perché le multivisioni, che per me sono racconti dell’Anima, debbono andare oltre l’immagine, debbono correre e perdersi nei meandri oscuri dei sentimenti.
Lo “storytelling”, cioè l’arte di raccontare storie, accompagna l’umanità fin dalla sua comparsa sulla Terra, e negli ultimi anni ha conosciuto un grande successo a causa della pandemia.
Cinema, letteratura, teatro, fotografia in qualunque forma sia essa esplicitata ma ancor di più nella multivisione, rappresentano quelle narrazioni di cui gli esseri umani hanno bisogno, perché li trasportano momentaneamente in mondi paralleli, e permettono loro di vivere emozioni e situazioni lontane dalla realtà, oppure consentono di ritrovarsiin circostanze percepite come sovrapponibili alle proprie, allontanando la sensazione di solitudine e rendendo bella anche la tristezza!
Platone diceva che l’essere umano ragiona con la mente, ma ama e odia con il cuore!
In queste condizioni la mente esercita il suo controllo sulle passioni, ma è anche vero che l’uomo è sedotto dall’infatuazione, dalla frenesia, dalla smania, dall’impeto, dall’impulso che sfuggono al controllo della mente.
Amo essere corteggiato ed ammaliato dalle passioni e spesso, per loro, trascuro anche la ragione, questo perché l’emozione è una reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata, determinata da uno stimolo ambientale come può essere un pericolo, o mentale come può essere un ricordo che accarezza il passato e permette di riviverlo con intensa nostalgia.
Sono un ruminante di turbamenti, mi faccio violenza se non elaboro ciò che mi accade, specialmente in presenza di episodi che travolgono i miei sentimenti; ho bisogno di tanto tempo e di silenzio per pensare, ripensare e a volte non mi basta!
Perché quando il tormento è estremo, come nel caso della morte, allora l’emozione urla, sanguina, corre e non puoi fermarla!
In questi casi chiedo allora aiuto immediato alla scrittura che arricchita diventa poi multivisione, che per me resta un walzer di poesie mute sullo schermo dei sentimenti, un medicamento dell’anima quando inciampa tra le pietre taglienti dell’esistenza e patisce.
Il racconto per immagini con suoni e parole è la testimonianza di un’anima che cerca un dialogo con sé stessa, è lo specchio interiore che non fa sconti neanche al pudore e così ci si ritrova da soli ad ascoltare la voce tremante ed il battito amplificato di un cuore che invoca pietà!
Fa freddo negli interminabili momenti dolorosi della rivisitazione e soltanto quando, con fatica vomiti tutto, mentre le note musicali ti sorreggono, allora inizi a risalire lentamente dall’abisso e senti il tepore dei primi raggi di sole.
Un lungo pianto inizia così a bagnare i fogli che hai tra le mani e comprendi forse qualcosa del mistero della vita e della morte ripensando aituoi amori perduti.
Con questo stato d’animo, inzuppato di turbamenti, rividi le ombre di Attheman e Real, i miei randagi che raccolsi poveri e sudici sulla riva del Mare, trasformandoli in Regina ed in Re e che resteranno per sempre nelle stanze segrete dei miei Sentimenti”!
“I miei cani sono morti!
Si uniranno con me un giorno!
Ormai se ne sono andati, ma quante volte vagai con loro lungo le rive del mare,
nella gran solitudine dell’inverno di Isla Negra, mentre saltavano, irsuti,
colmi di voltaggio marino in movimento.
I miei cani vagabondi che
inalberavano la loro coda dorata
fronte a fronte all’Oceano ed alla spuma.
Non c’è addio ai miei cani che sono morti!”
ancora a proposito di Trasporti isole minori – i dipendenti pubblici continuano a non pagare, il “commento” che ho espresso nei giorni scorsi ha suscitato non pochi “rumors”: da alcuni – i più, ho ricevuto manifestazione di consenso e condivisione, da altri – seppure di meno, ho ricevuto manifestazioni di preoccupazione (o critiche, se si vuole) per una ipotetica non corretta interpretazione del mio pensiero che andrebbe a “danneggiare” le categorie beneficiarie delle agevolazioni in discussione.
È, quindi, il caso, se mi è consentito, che io faccia chiarezza se chiarezza non c’è stata!
Fughiamo innanzitutto il campo da una mia qualsivoglia intenzione di danneggiare qualcuno – non è nella mia natura né cultura! Né ritengo che io, o il mio pensiero, sia in grado di poter incidere concretamente sugli orientamenti e decisioni degli organismi amministrativi preposti.
È reale invece il mio desiderio – con quanto espresso, di richiamare l’attenzione, di chi è nelle condizioni di farlo, sulla evidente sperequazione generata da una “generosità” verso “alcuni” (o categorie) a discapito dei più “svantaggiati” realmente bisognosi di diversa considerazione, all’origine dell’argomento trattato e dai più lamentato.
Dove gli “alcuni” – seppure penalizzati da tariffe oggettive gravose, sono certamente in grado di sopportarne un equo prezzo, nell’esercizio dei loro ruoli, funzioni e compiti, al pari di quanto sosterrebbero in altre realtà e condizioni non interessate dalla “continuità territoriale”.
Come ricordato – sancito dalla Costituzione, la Continuità territoriale, di cui “beneficia” la nostra comunità, dovrebbe garantire alla stessa collettività pari opportunità accendendo ad un sevizio che garantisca condizioni economiche e qualitative uniformi.
Finalità diverse ha l’accenno che ho fatto a proposito della “comunità silente” – non più di tanto, rappresentata da coloro che – alcuni “gioco forza” da eredità o affezione, altri per mera scelta, sono “legati” alla nostra realtà territoriale/ambientale e che rappresentano tutti una non trascurabile “risorsa”: la nostra amata isola è cresciuta e si sostiene grazie alla loro assidua “presenza” e al “flusso economico” apportato alla comunità produttiva.
A costoro andrebbe riconosciuto il loro “valore aggiunto” con una significativa revisione delle tariffe diversamente applicate ad occasionali avventori, tali da non generare, al contrario, malumori e disinnamoramenti generalizzati.
Ciò detto, spero di avere chiarito meglio il senso del mio intervento, “pro bona pacis”, per tutti.
In data odierna è stata presentata, dall’On.le Ismaele La Vardera, – su nostra indicazione -un’interrogazione urgente presso l’Assemblea Regionale Siciliana, con il fine di comprendere per quali motivi non si è provveduto a regolarizzare in tempo utile la situazione amministrativa della Società Navigazione Siciliana al fine di prevenire la grave sospensione dei collegamenti marittimi integrativi con le Isole Minori.
La situazione trasporti è da tempo critica: tra aumenti tariffari, omissioni e cancellazioni, è senza dubbio a rischio la stagione estiva, oltre che, con l’attuale situazione, viene meno il principio di insularità, stabilito dall’Art. 119 della nostra Costituzione.
I Consiglieri Comunali del Comune di Ustica,
Gruppo Consiliare “Tutti insieme per Ustica”
Diego Altezza, Martina Natale, Maria Ailara
La pace vera nasce dalla comprensione reciproca, dal rispetto, dalla fiducia. I problemi della società umana dovrebbero essere risolti in modo umano, e la nonviolenza fornisce un approccio adeguato.
Le porgo il deferente ossequio della comunità dell’isola di Ustica che ho l’onore di rappresentare.
In questo giorno atteso da tempo oggi trova compimento la Sua preziosa presenza nella nostra isola di Ustica che ripone in Lei speranza e fiducia, forte del rinnovato entusiasmo che la Sua Visita Pastorale sarà in grado di generare.
La Sua visita è per noi motivo di un rinnovato vigore nel cammino della fede e della cristianità, che quotidianamente questa comunità vive con le tante iniziative che periodicamente realizza.
Eccellenza Reverendissima, sono certo che Lei è in mezzo a noi quella presenza viva del Padre Buono che ha cura delle anime dei fedeli che gli sono state affidate; ci ha sempre stupito il Suo linguaggio semplice ma allo stesso tempo profondo, in grado di toccare con naturalezza le corde del cuore.
Io ne sono un testimone.
Ho avuto la fortuna di conoscerLa diversi anni fa, quando appena nominato Arcivescovo, in un Suo momento di riposo in abiti civili, io da “barcaiolo” ho avuto il piacere di averLa a bordo in una escursione: quel giorno chiacchierammo molto e da quel giorno, grazie alle Sue semplici parole, ho ripreso il percorso di vita cristiana che per diverse motivazioni avevo interrotto.
Sono seguite altre diverse occasioni di incontro con Lei ed ogni volta mi sembrava di dialogare con “mio fratello”, tanto Lei è riuscito a mettermi a mio agio; ma quello che mi ha emozionato di più, e che ricordo con estremo piacere, è averLa rincontrata, io da Sindaco e Lei con gli abiti da Arcivescovo, in occasione della Festa del nostro Patrono S. Bartolomeo.
In uno dei Suoi diversi incontri Lei ha esortato la nostra comunità e gli ospiti presenti a mantenere e portare avanti il concetto della “casa comune” facendoci riflettere in merito alle responsabilità “ dell’Occidente ” e di conseguenza la responsabilità della nostra generazione, per quelle future; “concetto” quanto mai attuale in questi giorni di guerra.
Nelle Sue gradite visite, Lei ha avuto modo di conoscere le doti della maggior parte della nostra gente operosa, sincera, strenua tutrice del ricco patrimonio di tradizioni, di cultura e della fede ed ha avuto modo di toccare con mano quanto questa comunità sia molto sensibile ai temi da Lei suggeriti.
La nostra piccola comunità è formata da persone con idee e sensibilità diverse che sanno, però, trovare unione di intenti, vero senso di comunità, in momenti di particolare condivisione come quello odierno.
Mi hanno colpito, ma non stupito – conoscendoLa -, le parole ed i concetti consequenziali ad esse, che Lei qualche anno fa in questa Chiesa ha enunciato: “ Sobrietà ed Umiltà “ ; ebbene ne abbiamo fatto tesoro e cerchiamo, anche se con qualche umana difficoltà, ad attuarli nel nostro quotidiano.
Grazie per queste parole ! “Sobrietà ed Umiltà”. Io ci aggiungerei, oggi, la parola PACE.
Concludo con una frase, non mia: “ Cerca sempre quel raggio di sole e di speranza per non arrenderti mai. Anche nelle giornate più tristi.”
Grazie Don Corrado, che con la Sua presenza porta a questa comunità quel raggio di sole e di speranza che talvolta faticosamente cerchiamo.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.