Oggi su’ “L’Oddo volante” sono in compagnia di Ornella Picetti con la quale, rituale ormai consolidato in questa rubrica, scambio quattro chiacchiere a tema rigorosamente usticese. A Ustica abbondantemente conosciuta, la sua e del marito è una storia di trasferimento al contrario, semplificando, da un lago del nord a un mare del sud. Alessandro Manzoni mi perdonerà l’irriverenza dell’accostamento, ma volendo è una sorta di iniziale “Addio monti sorgenti …” anche questo. Una doverosa precisazione, alla Ornella turista di passaggio avrei dato del “lei”; con la Ornella usticese è d’obbligo il “tu”, reciproco ovviamente. Ne faccio subito confidenziale uso.
=Ornella, con quali pensieri e parole in libertà vuoi iniziare la nostra chiacchierata?
— Voglio iniziare con questa frase di una celebre canzone dei Righeira, tormentone estivo dell’85 : “L’estate sta finendo e una anno se ne va”..…
= Ma, scusa. l’estate da calendario è finita da un bel po’ …
— Si, hai ragione ma è che qui a Ustica il clima è così tiepido e piacevole che anche nei mesi autunnali sembra di stare in una sorta di estate infinita.
= Più che giusta la tua constatazione ma intanto la bella e prolungata stagione è ormai alle spalle, ci stiamo avviando a grandi passi verso la fine dell’anno; per te è già tempo di fare un bilancio?
– Per me l’anno 2024 è stato un anno particolare; infatti, come avevamo tanto auspicato io e mio marito, abbiamo realizzato il nostro desiderio di trasferirci stabilmente sull’isola. Con tanto entusiasmo abbiamo fatto i bagagli e siamo arrivati sull’isola felici di iniziare questo nuovo
periodo della nostra vita. Finalmente l’isola ci accoglieva non più come turisti o vacanzieri ma come suoi abitanti e sull’onda di tale entusiasmo ho anche deciso di aprire una attività commerciale sull’isola. Perché? ti chiederai; la risposta sorge semplice e spontanea, perché Ustica sa farsi amare e quindi merita fiducia.
=Ornella, particolarmente nei piccoli centri il “negozietto” è anche un tradizionale luogo dove ci si incontra tra paesani e con l’occasione si parla del più e del meno. Succede anche nel tuo a Ustica?
– Succede si! questa attività mi dà anche modo di conoscere e scambiare opinioni con le tante persone e turisti che frequentano Ustica e sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare quanto l’isola piaccia e sia ammirata da tutti per le sue bellezze naturalistiche, per il suo mare incontaminato e ricco di pesci, per la sua storia e il suo passato, per le sue tradizioni popolari e religiose, per la disponibilità dei suoi abitanti, per il clima rilassato e tranquillo che si respira sull’isola passeggiando nel centro o percorrendo i suoi meravigliosi sentieri naturalistici, o frequentando le sue bellissime spiagge e il suo trasparente mare.
= Insieme a tuo marito sei ufficialmente una nuova residente nel comune di Ustica; l’isola ormai è casa tua; la trovi in ordine o non manca a tua impressione “qualche cosetta” da sistemare?
– Ustica è molto amata dai turisti; bisogna far si che l’isola diventi sempre piu’ bella, pulita, efficiente ed attrattiva ha tante potenzialità intrinseche che bisogna assolutamente sfruttare prioritarie, secondo me, la creazione di attività ricreative e culturali e di una seria programmazione della stagione turistica con la necessaria implementazione di quei servizi al turista che ancora mancano.
= Idee, progetti la cui realizzazione dipende da altri. Dipendesse da te?
– Dipendesse da me avrei una montagna di idee e progetti che vorrei vedere realizzati sull’isola ma quello cui terrei maggiormente e che penso sia attuabile è la riapertura al pubblico del museo archeologico, del museo della Falconiera e del villaggio preistorico dei Faraglioni. Quest’ultimo uno dei più importanti insediamenti insulari nel bacino del mediterraneo della media età del bronzo. Quante amministrazioni desidererebbero avere sul loro territorio un patrimonio archeologico di tale importanza turismo archeologico, che sta riscuotendo sempre più interesse e può essere una valida spinta per allargare la stagione turistica ad Ustica. Penso che con un po’ di determinazione e buona volontà la nostra amministrazione possa trovare una soluzione affinché questi luoghi vengano restituiti al pubblico come richiesto anche dai tanti turisti che visitano l’isola di Ustica e che mi hanno esplicitato questa speranza.
=Ornella, in chiusura concludi con le parole che ti detta il cuore ormai usticese. .
– Con piacere! Ognuno di noi nel suo piccolo può contribuire a rendere migliore l’isola e quindi le conclusioni che posso trarre da questa mia estate passata nella meravigliosa isola di Ustica non possono che essere improntate a positività e a fiducia; guardo alla prossima bella stagione con tanto entusiasmo spronando tutti ad averne altrettanto. “Datemi una leva e vi solleverò il mondo” … la leva per Ustica è, ripeto, la positività, la fiducia, l’entusiasmo e soprattutto “il fare”, volontà che tutti i suoi cittadini insieme possono sicuramente offrire.
Con questo pensierino finale che non si può non condividere termina il mio piacevole incontro con l’”usticese” Ornella Picetti che ringrazio per la cortese disponibilità riservatami. Chi, isolani o vacanzieri di passaggio, volesse riprendere “de visu” argomentazioni qui da lei evidenziate può incontrarla a Ustica ovunque magari nel suo negozio <Lo Scoglio, sapori di Sicilia> che dalla primavera dell’anno prossimo sarà di nuovo aperto e rifornito di tante specialità ed eccellenze usticesi e siciliane che rendono Ustica e la Sicilia apprezzate in tutto il mondo. A proposito del suo negozio, una involontaria testimone auricolare mi ha raccontato che un giorno dello scorso agosto proprio all’interno Ornella, presa da improvviso flashback, nel mostrare ad una turista tutto l’assortimento dei prodotti esposti, le ha detto: “Garda che meraviglia!” … lapsus lacustre … comprensibile …
Mario Oddo
odmar@libro.it
Una risposta
Complimenti Signora Picetti, lei è la dimostrazione vivente che i sogni, come un fiume. a volte sfociano nella realtà.
Anch’io ho sempre “sognato” di andare a vivere la mia vita ad Ustica, ma ahimè non ci sono riuscito.
Come onesto amante fedele, immagino il suo cuore quante volte ha palpitato ad ogni piccola avversità, che suo malgrado ha dovuto affrontare
Per fortuna lei possiede quel carattere determinato, spirito imprenditoriale e soprattutto quell’intuito femminile che non le manca affatto.
Semmai le mie gambe un giorno mi dovessero portare sull’isola, una delle prime cosa che farei è quella di venirla a trovare, e visitare il suo ridente negozio: “Lo Scoglio”.
Il sapore dei suoi prodotti Siciliani, sicuramente mi ricorderà con tanto piacere la mia giovane vita sull’isola, e pertanto le auguro con tanto affetto “In bocca al Lupo o alla Balena”, lascio a lei la scelta, TANTI AUGURI.
Pietro Forito.