Ustica sape

L’ISOLA CHE NON C’E (E. Bennato)


Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta all’isola, l’isola che non c’è (Cit. E. Bennato). Grazie alla citazione del grande cantautore partenopeo, ci chiediamo se l’isola della canzone è proprio quella nostra. E per farlo e per capire se quanto raccontiamo sia vero, dobbiamo fare un paragone con una isola che decisamente c’è, Ischia! Per raggiungere Ischia con il traghetto partendo da Napoli ci vuole 1 ora e 30 minuti, se invece ci si imbarca a Sorrento, la traversata dura 55 minuti. Per raggiungere Ustica, invece, l’unico porto collegato è quello di Palermo, e per effettuare la traversata il traghetto impiega 3 ore. Come noto l’alluvione di Ischia, oltre ad aver causato lutti, ha generato molti danni in tutta la zona interessata dallo smottamento. Il tutto da iscrivere al dissesto idrogeologico scaturito in seguito alle forti piogge. Come si evince “dall’aggiornamento del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico” della Regione Siciliana, sul territorio usticese sono presenti numerose aree ad alto rischio. Rispetto alla tragedia accaduta a Ischia, è necessario sottolineare, che altri lutti e danni ancora più ingenti sono stati evitati grazie al repentino intervento delle strutture di soccorso e alla presenza di personale dei vigili del fuoco in loco. A Ustica, invece, NON C’È NESSUNO, il personale in caso di soccorso deve arrivare da Palermo. Sempre che le condizioni meteo e, in particolare quelle marine lo permettono. Non è raro che tra l’autunno e la primavera, i mezzi di collegamento con Palermo rimangano ormeggiati in porto anche per intere settimane, a causa delle condizioni meteo marine avverse. Allora ci chiediamo, MA SIAMO DAVVERO L’ISOLA CHE NON C’E’? Anche a dispetto di regole e leggi che dovrebbero garantire sicurezza e protezione all’intera isola? Cerchiamo di fare chiarezza sull’importanza per le isole minori della Sicilia, ad avere in loco, personale addestrato al soccorso, con la Senatrice Dolores Bevilacqua (M5s), che nel mese di febbraio ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno ed è ancora in attesa di una risposta.
– Senatrice, intanto La ringraziamo per il Suo intervento. In base a che cosa ritiene giusto e doveroso, dare un giusto riscontro ai territori delle isole minori della Sicilia?

“Per poter raggiungere le isole Egadi e Ustica bisogna effettuare una navigazione che può anche essere anche complicata dalle condizioni del mare. Possiamo ben immaginare le conseguenti difficoltà di intervento da parte dei vigili del fuoco. Ad oggi, però, nessun concorso è stato indetto dall’approvazione del decreto-legge n. 24 del 2004, come invece si è già provveduto a fare per altre isole minori della Sicilia. Per questo ho presentato un’interrogazione in cui chiedo al Ministro dell’Interno quali iniziative intenda prendere al fine di dare piena attuazione alla norma del 2004, finora rimasta lettera morta per alcune delle isole minori della Sicilia.”

Ringraziando l’intervento della Senatrice Dolores Bevilacqua nella speranza di una presa di coscienza da parte della politica.

“Forse questo ti sembrerà strano, ma la ragione ti ha un po’ preso la mano, ed ora sei quasi convinto che, non può esistere un’isola che non c’è (E. BENNATO)

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