Non conficcare quella tua penna in quel ultimo foglio da te appena creato, è come un pugnale che trafigge vigliaccamente quel tuo nobile petto in maniera disonorevole e dozzinale. Non puoi, non devi e soprattutto non ti è concesso farlo, poiché da te abbiamo imparato ad amare tutti i colori che Dio ci ha donato.
Tutti gli umani sognano, ma soli a pochi è permesso di tradurre e descrivere la realtà in modo poetico e personale, cercando di marchiare poi a fuoco il cuore dei sensibili in modo unico e soave.
Quindi a te è proibito tacere, pertanto hai il compito di assolvere quel doveroso incarico che il destino ti ha gravato e il fato ti ha ordinato di eseguire.
E con il pervenire di quella giusta fase della tua vita, hai perfettamente elaborato quel triste e personale momento sul tuo caro e affezionato, “Real
Da un quasi tuo coetaneo che non conosci,
Pietro Fiorito.
Il Grande Camillo
Ho conosciuto tante persone nella mia vita stagionale estiva ad Ustica, ed è con tanto piacere che mi ricordo di un uomo dal portamento sicuro
Una risposta
Gentilissimo Signor Pietro Fiorito,
la Sua gentilissima lettera è una pagina di Poesia che Lei ha voluto dedicare al mio “Real” ed a me.
Le Sue parole sono note musicali che scaturiscono dalla Sua nobile anima, sono una lirica dolce e commovente per i miei sentimenti! Noi non ci conosciamo, è vero! Ma è come se fossimo Amici da tanto tempo. Il vento e l’onda del mare l’hanno condotta al mio dolore, alla mia tristezza, alla mia infinita malinconia per avere per sempre perduto un compagno a quattro zampe sincero, affettuoso amabile, leale, come era “Real”. Non so dove Lei viva, ma se dovesse trovarsi a Palermo o ad Ustica, sarei felice di poterLa incontrare ed abbracciarLa. La vita è piena di dolore, spesso trabocca di falsità e fare la conoscenza di uno spirito sensibile e generoso come Lei è,, sarebbe per me un motivo di dolce serenità! Ancora La ringrazio per il Suo pensiero con stima e riconoscenza! Mimmo Drago.