Ho trovato un articolo di giornale del 1956 che pubblico (trascrivendolo per facilitare la lettura), convinto che non sempre l’emarginazione è un “destino” privilegiato…
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Eolie, Egadi, e le Pelage, ad eccezione di Ustica, hanno stretto un’alleanza per la loro emancipazione e lo sviluppo turistico.
Le piccole isole della Sicilia si sono riunite in “sindacato”. Si sentono sole e abbandonate; si considerano trascurate da un Governo nazionale ed un pochino anche da quello regionale, e pensano che anche per esse dovrebbe giungere l’ora del riscatto.
E, appunto per migliorare le loro condizioni di vita e per additare alle superiori autorità le loro inderogabili esigenze, i sindaci di tutte le Isole siciliane si sono riunite in associazione.
Una sola isola è esclusa ed è Ustica che pare destinata a rimanere isolata.
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Ho chiesto al Centro Studi di Ustica ulteriori informazioni in merito. Di seguito la risposta ricevuta da Vito Ailara.
Il tentativo di associazione tra tutte le isole di cui ho scritto risale al novembre 1952.
Un tentativo serio con protagonista la nostra sindaca, ma non ebbe successo.
Non conoscevo questa iniziativa. Nel 1956 la nostra sindaca era presa da una crisi di maggioranza poi sfociata nella elezione di un altro sindaco. Pesò molto la nuova legge sul confino che confliggeva con l’avvio del turismo.