Cantai tutte le donne dell’isola che mi regalarono un sorriso ed anche quelle che timide si nascosero nell’ombra.
Celebrai corpi di alabastro scolpiti dall’onda e sirene che nuotavano silenziose tra i pesci, mi inginocchiai davanti ai loro capelli di luna che brillavano nella penombra della chiesa, mi inebriai quando le loro mani di seta mi donarono le note di un violino davanti la spuma del mare, le raccolsi tra i prati che sembravano fiori in festa e poi piansi con loro, sulla riva del mare, ascoltando il dolore nascosto, ma sempre fui gioioso del loro sorriso stanco quando, tra i rami di corallo o dietro una finestra, guardavano il Mare!
Da sole o in compagnia narrano in ogni istante, la poesia della loro straordinaria e solitaria esistenza!
E nel silenzio dei sogni, io Le ascolto.
(Mimmo Drago)
3 risposte
Mimmo, a Te che sai ascoltare le note più delicate e profonde , a Te che del Creato ne esalti la Bellezza più nascosta timida e misteriosa, io dico Grazie, Grande Maestro.
Sempre affascintanti sono il tuo scritto e il tua sguardo
Grazie cara Gabriella e cara Roverta per i vostri pensieri. Abbracci.