Sottoscrivo quanto espresso da Pietro.
Le occasioni a volte vengono dal cuore, ma anche dalla testa. Occorre metterci l’uno e l’altra, abbinandoci il buon senso.
Non nascondo il legame che mi lega ad Ustica, non l’ho mai fatto e mi piacerebbe ritornare, calcare nuovamente la nera terra vulcanica che sorregge tante anime tra il blu del cielo e il cobalto delle sue profondità liquide.
Mi capita spesso di essere lì, ma da lontano, con il pensiero, attraverso voci amiche dall’altro capo del cellulare, o bucando uno schermo, per afferrare qualche frammento di luce e vivere intimamente altrove.
La webcam è uno strumento magnifico per continuare a essere presente, a ricordare e rivivere attimi di vita vissuta, oltre le proprie consuetudini quotidiane.
Sapevo di questo progetto, così semplice e banale, ma così profondamente accattivante per le opportunità che può generare.
Chi conosce l’isola può continuare a spaziare all’interno dei suoi confini, avendo la possibilità di cogliere nuovi attimi e le sfumature del momento; chi la vedesse per la prima volta, potrebbe rimanere colpito e incuriosirsi, e magari progettare un arrivo.
In entrambi i casi, nuove possibilità emergono dai fondali più intimi del nostro essere vivi.
I sogni sono fatti di immagini effimere e volatili. Un’abile regia nascosta li riprende con una macchina da presa sconosciuta e quando pensiamo di afferrarli, tutto si sublima nello smarrimento di una luce che porta via tutto. E ci lascia un vuoto.
Ho aperto gli occhi (digitali) e mi sono accorto che un sogno può svanire anche per pochi spiccioli, o, forse, ed è un peccato, solo per l’inerzia di qualcuno.
Questo sogno non può finire così.
Diamoci altri occhi per vedere e tornare, per osservare e scoprire.
Se i soldi sono già stanziati, chi può e deve, trovi il tempo di fare l’ultimo sforzo.
Se, invece, fosse solo una questione di “picciuli”, si troverà il modo di contribuire, ognuno a suo modo.
Lunga vita ai sogni!
Salvio Foglia