1935 – Un periodo di siccità sconvolge la Sicilia.
Ne soffrono soprattutto i cittadini dell’Isola di Linosa, una delle Pelagie. E’ la carestia…
Ad evitarne la morte, gli animali vengono venduti ed allontanati dall’isola. Analoga fine è destinata agli ortaggi ed ai loro semi. La siccità non risparmia neanche le piante relativamente resistenti come le lenticchie.
Molti cittadini linosani emigreranno in Tunisia e Libia, questi ultimi rientreranno quando Gheddafi deciderà la loro espulsione. Ma questa è storia dell’Italia repubblicana.
Quello che è poco noto è che il Governo Italiano decide di far rinascere l’agricoltura linosana utilizzando semi, in particolare lenticchie, di Ustica. Entrambe le isole infatti hanno una natura ed un terreno di tipo vulcanico. Tutta l’attuale produzione di Linosa è pertanto ” figlia” di Ustica, Perla Nera del Tirreno.
Credo sia una pagina di storia da ricordare e che sarebbe interessante studiare chimicamente, coinvolgendo ovviamente l’Università di Palermo, le due produzioni per valutarne oggi le differenze.
Il fatto più importante è dato però dal fatto che questa storia dimostra il ruolo da protagonista che Ustica ha sempre svolto nella Storia del Mediterraneo.
L’Astronauta Samantha Cristoforetti ha recentemente portato nello spazio la lenticchia Usticese e con essa il messaggio di fratellanza e sussidiarietà che questa isola ha in ogni occasione affidato alle pagine del mare.
Fonte: Siciliainformazione.com
Da SALVATORE PARLAGRECO