Prot. Comune Ustica
1883 dell’8 Maggio 2014

Al Sig. Sindaco del Comune di Ustica
All’Assessore Pubblica Istruzione Ustica
Al Sig. Presidente del Consiglio Ustica
E, p.c. Al Sig. Segretario Comunale Ustica

OGGETTO: Interrogazione ai sensi dell’art.18 comma 3 dello Statuto del Comune di Ustica riguardante lo stato dell’immobile, dei lavori eseguiti e chiusura della scuola d’infanzia.

PREMESSO

Che al gruppo consiliare interrogante sono pervenute diverse richieste di chiarimenti da parte di privati cittadini.

Che esiste agli atti del Comune una Relazione di Perizia tecnica del 20/12/2012 a firma dell’architetto Roberto Tripodi che così conclude: …” Si può peraltro dichiarare agibile l’immobile, atto alla funzione di scuola dell’infanzia, sicuro staticamente.”

Che in data 12/03/2014 l’istruttore tecnico dell’U.T.C. , a seguito di un sopralluogo, afferma che sono necessarie “ prove e/o indagini tecniche strumentali … che possano attestare in modo inequivocabile se lo strato d’intonaco dell’ambiente sia nell’immediato o meno pericolante o possa compromettere la funzionalità e/o sicurezza dei luoghi scolastici. “

Che il Sig. Sindaco con nota n° 1083 del 13/3/2014 disponeva a titolo precauzionale il trasferimento temporaneo e provvisorio delle due classi della Scuola d’ Infanzia presso i locali della Scuola elementare alfine di consentire l’esecuzione delle prove e delle indagini strumentali;

Che il Dirigente scolastico, Prof. Rosolino Aricò, con nota prot. N° 1134/EB assunta al protocollo del Comune di Ustica al n° 1286 il 28/03/2014, a seguito della relazione redatta dalla PRO.CO.TEL. sas che evidenzia chiaramente che nel plesso della scuola primaria dove è attualmente allocata la scuola dell’infanzia NON sono soddisfatte le condizioni previste dal Decreto Ministeriale, ed in particolare si evidenzia quali sono i problemi principali che sconsigliano l’ulteriore permanenza dei bambini della scuola dell’infanzia nei locali della scuola primaria e cioè:

a) Eccessiva rumorosità delle aule ( specialmente la palestra a piano terra);

b) Pericolo scale per gli allievi del primo piano;

c) Bagni non adatti per dimensione e tipologia.

chiedeva al Sindaco di provvedere urgentemente, entro 5 giorni dal ricevimento della predetta nota, alla risoluzione delle criticità evidenziate, con l’individuazione e l’assegnazione di locali idonei ad un utenza specifica, quale quella costituita dagli alunni della Scuola dell’Infanzia;

Che a seguito di quanto pubblicamente affermato dall’Assessore del ramo – dottoressa Alessandri – , nell’ultimo Consiglio Comunale ( 08/04/2014 ), : … “ per quanto riguarda la scuola materna tutto è nato a mio avviso per un disguido … per un po’ di calcinacci non si fa una bolla di sapone e siccome a qualcuno serve tutto questo o controllare alcuni lavori, ed i lavori da precedente amministrazione non sono state fatte in modo regolare con delle firme di chi ha diretto i lavori, noi non possiamo prenderci tutte le colpe di questo mondo … “ ed ancora su ciò che ha scritto l’Assessore Licciardi in data 25/2/2014 in merito alla stessa scuola : “ … si pone sempre il quesito ma dobbiamo mandarli o no sti bambini in questa scuola visto che nessuno ci da certezze e sicurezze al 100%. Non ci si sente sicuri e quindi non vorremmo essere responsabili di una tragedia. “ …. Dichiarazioni contrastanti tra loro, relativamente sulla vicenda oggetto della presente interrogazione, emergono non poche preoccupazioni sia per quanto riguarda la reale sicurezza dell’immobile, sia a riguardo l’iter amministrativo, sia per i lavori effettuati , sia per la chiusura stessa;

Che ad oggi non ci risulta che siano stati presi provvedimenti o soluzioni alfine di eliminare tutte quelle problematiche – segnalate dal Dirigente scolastico – che potrebbero irreversibilmente compromettere lo stato di salute dei nostri bambini;

SI CHIEDE

ALL’ASSESSORE DEL RAMO – Dottoressa Alessandri –

a) Quali sono i disguidi e quali le bolle di sapone per un po’ di calcinacci ai quali si riferiva in Consiglio Comunale ?;

b) quali sono i lavori effettuati in modo irregolare e di chi le firme che avrebbero avallato, a Suo dire, le irregolarità amministrative e se così fosse perché , sino ad oggi,questo Suo ingiustificato silenzio ?;

c) quali iniziative intende porre in essere al fine di chiarire gli aspetti relativi alla “irregolare” ristrutturazione del bene in oggetto;

d) le modalità attraverso le quali intende tutelare, prima la salute dei bambini e poi la Pubblica Amministrazione.

SI CHIEDE

AL SINDACO

a) Se a distanza di più di un mese, dal provvedimento di chiusura della Scuola d’Infanzia, sono state effettuate le prove ed indagini tecniche strumentali che possano attestare in modo inequivocabile lo stato di tale dell’immobile e, se si, che risultato tale prove ed indagini tecniche hanno prodotto ?;

b) Alla luce della nota del Dirigente scolastico del 28/3 con la quale chiedeva entro 5 giorni di provvedere urgentemente alle criticità evidenziate dalla relazione effettuata dalla sas PRO.CO.TEL a firma dell’Ing. Russo quali sono i provvedimenti intrapresi ?;

c) Come mai a tutt’oggi la Scuola dell’Infanzia è allocata nel plesso della scuola primaria malgrado se ne sconsigli la permanenza per i danni psicofisici che tale permanenza può produrre ?.

Si richiede al Sindaco ed all’Assessore del ramo risposta scritta nella prossima seduta del Consiglio Comunale.

F.to i Consiglieri
Felice Caminita
Francesco D’Arca
Carmela Caserta
Silvia Basile

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COMMENTO

Da Palermo Salvo Scaglione

Se vi rispondono, vuol dire che questo aforisma e sbagliato.

Ci sono due cose che non possono essere attaccate frontalmente: l’ignoranza e la ristrettezza mentale. Le si può soltanto scuotere con il semplice sviluppo delle qualità opposte. Non tollerano la discussione.

Lord Acton