San Lorenzo, io lo so perchè
tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perchè si gran
pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto
l’uccisero: cadde tra spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce,che
tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che
attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo
nido;
l’uccisero, disse:Perdono;
e restò negli aperti occhi un
grido:
portava due bambole in dono…
ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al ciel lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo
inondi
quest’atomo opaco del Male!
Loredana Salamone