[ id=4267 w=320 h=240 float=left] (Adnkronos) – Emblematica e fortemente caratterizzante sotto il profilo storico e’, inoltre, la sede del nuovo museo, un complesso detto il “Fosso”, situato sul costone che domina la Cala di Santa Maria. Si tratta, infatti, di alcuni dei cosiddetti “cameroni” destinati ai confinati che trasgredivano il regolamento: un luogo di sofferenze e di soprusi utilizzato, fin da epoca borbonica e ancora nei primi decenni del novecento, quando i confinati comuni furono trasferiti in altre isole, per far posto ai politici antifascisti.
Una parentesi che durerà dal ’26 al ’28. Quando, il 7 dicembre 1926, giunse ad Ustica Antonio Gramsci i ‘politici’ presenti sull’isola erano poco piu’ di una decina, ma nel giro di qualche mese diventarono oltre seicento, un gruppo di uomini che diede vita anche ad attività sociali. Il confino finì, così, con il rappresentare anche un’esperienza costruttiva di cui l’isola conserva viva la memoria.
Da Libero-News.it