Le squadre di Palermo aderiscono allo sciopero nazionale indetto da Conapo per domani mentre in città e in provincia, denuncia il sindacato «su dieci sedi solo tre sono di proprietà del ministero dell’Interno: Cefalù, Termini Imerese e Corleone»
«La vita che rischiamo ogni giorno non vale meno di quella degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato», un’affermazione forte ma che rende chiaro il motivo dell’adesione dei vigili del fuoco di Palermo alla manifestazione nazionale organizzata dal sindacato autonomo Conapo che si terrà domani a Roma. Il sindacato dice basta alla «condizione delle retribuzioni e delle pensioni dei vigili del fuoco i quali, come certificato dall’Istat, percepiscono mediamente settemila euro in meno l’anno rispetto alle forze di polizia, cui si aggiunge la mancanza dei peculiari istituti previdenziali che negli altri corpi compensano operatività e specificità. Una retribuzione pro capite inferiore di circa il 20 per cento rispetto ai pari grado della polizia».
Ma al di là delle problematiche che uniscono lo Stivale, a Palermo la situazione in cui lavorano i vigili del fuoco non è rosea, come afferma Benedetto Chiavello segretario provinciale del Conapo. «A Palermo la realtà è diversa. A Roma andiamo a chiedere parità di trattamento ma qui persistono grossi problemi nelle sedi di servizio e per la carenza di personale operativo». E poi scende nel dettaglio: «Dal punto di vista logistico le sedi sono vetuste e non rispondono più ai requisti di servizio. Inoltre il 50-60 per cento di queste sono strutture adattate alle esigenze dei vigili del fuoco, non essendo di proprietà del ministero dell’Interno. A Palermo e in provincia, sottolinea ancora Chiavello, su dieci sedi «le uniche di proprietà del ministero sono quelle di Cefalù, Termini Imerese e Corleone. Il resto delle sedi sono in comodato d’uso o in affitto. Anche la sede centrale vicino al Teatro Massimo è in affitto». Per il Conapo Palermo quindi sono necessarie nuove sedi di servizio, altro personale e altri mezzi. «Sono le stesse cose che chiediamo da anni – precisa Chiavello- ci dicono che provvederanno ma poi non lo fanno».
Un altro problema per i vigili del fuoco quest’anno è stato intervenire a Ustica. «Lì non abbiamo una sede logistica e quest’anno abbiamo avuto un potenziamento delle squadre dei vigili del fuoco su Ustica in regime di straordinario, a causa del verificarsi di diversi incendi con danni alla natura e rischio per le case e per le persone sul posto». Non avendo una sede, quest’estate è stato il comune di Ustica a provvedere e a mettere a disposizione una struttura, mentre i mezzi sono stati inviati dal comando provinciale. Sull’isola però c’è stato un forte impegno, anche sul fronte politico, per realizzare una sede per i vigili del fuoco. Inoltre recentemente il comando provinciale ha siglato una convenzione con la polizia: «Il comando – spiega Chiavello – ci ha informato che il comandante Agatino Carrolo ha siglato un accordo che prevede che la polizia metterà a disposizione un elicottero in caso si verifichi un’emergenza a Ustica. Un incendio di un’abitazione o di negozio o un incidente particolarmente grave. Verremmo quindi elitrasportati sul posto».
Fonte: MeridioNews – Palermo 18 NOVEMBRE 2019