A.N.A.P.I Pesca – CONFATI
Prot. N° 56/11 del 22/09/2011
Capo D’Orlando/Porticello 22 settembre 2011
Alla Presidenza naz.le Anapi Pesca C.A. Pres.te Ivan Corea
Alle Imprese Pesca associate
Alle sedi Regionali Anapi Pesca
Ai centri CAPP Territoriali
LL.SS.
E p.c. All’Ass.to Reg.le Risorse Agroalimentari Dipartimento per gli interventi per la Pesca Servizio III° Dr S. Roccapalumba e S. Manzella
Al Comex del CCR Med Tramite la Segreteria
Alla 3^ Comm.ne all’ARS Sicilia C.A. Pres.te On.le S. Caputo
OGGETTO: Regione Siciliana, Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari – Dipartimento per gli Interventi per la Pesca. Prot. n° 1805 del 16/09/11:- Fermo stagionale 2011 della pesca al pesce spada.
Egregi in indirizzo,
Vi trasmettiamo quanto in oggetto e relativo ad una richiesta di chiarimento sulla “legittimità” della raccomandazione ICCAT 2009/04 ,che si condivide in pieno, adottata dalla CGPM con racc.ne CGPM/34/2010/4.
Considerazioni;
l’Anapi Pesca, membro del CCR Med, durante la seduta del gruppo di lavoro sul Pesce Spada – Malta 21/09/11-. Ha sollevato la questione legata alla “legittimità giuridica” sull’applicazione della racc. ICCAT 09/04.
La risposta del Dr Donatella –in rappresentanza della Comm.ne UE- è stata chiara e netta:-
“la raccomandazione Iccat 09/04 è pienamente in applicazione e a prescindere dalla mancanza di un regolamento comunitario che ne riprenda i contenuti”, (vedi reg.to CE n° 43/09 art. 89).
L’Italia, in quanto stato membro UE è tenuta al rispetto di quanto deciso in sede Iccat. In ogni caso, trascorsi i sei mesi dalla raccomandazione Iccat e in assenza di una norma comunitaria. Lo stato membro, adotta con con un proprio provvedimento (che sia decreto e/o circolare o quant’altro), non ci è dato saperlo. E’ ovvio che tutto questo, diventa un problema dello stato membro, non dell’UE. Ad ogni modo, ricordo ancora oggi che sono stato io (Dr Donatella) a firmare il fax della DG Mare ove si comunicava alla vostra DG Pesca, di dare attuazione alla Racc. Iccat 09/04 per il 2010 egli anni a seguire. “
Altra questione che abbiamo posto all’attenzione di tutti, riguardava la “ratio” della raccomandazione Iccat stessa:- si ricorda che la finalità della 09/04 è, senza ombra di dubbio, -la salvaguardia dei giovanili di pesce spada-. Allora, abbiamo detto, se la ratio è questa: perché l’Iccat prima e successivamente l’UE, non hanno valutato l’applicazione di detta norma, intervenendo sull’attrezzo da pesca – causa di forte impatto ambientale sullo stok di spada, piuttosto che “proibire la cattura ed in toto, del pesce spada nel mediterraneo a prescindere dall’attrezzo da pesca usato?” su questa nostra domanda non abbiamo avuto nessuna risposta. C’è stato un silenzio molto preoccupante.
Certi di averVi dato interessanti spunti di riflessione, Vi salutiamo cordialmente
Il Presidente Il Direttore Tecnico
Piero Forte Francesco Zizzo
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REGIONE SICILIANA
Assessorato Risorse Agricole e Alimentari DIPARTIMENTO DEGLI INTERVENTI PER LA PESCA Servizio 3 – Interventi nell’ambito della biologia marina e riduzione dello sforzo di pesca
Prot. n. 1805 Palermo, 16 settembre 2011
Oggetto: Fermo stagionale 2011 della pesca al pesce spada.
Al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali Ex Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura Segreteria Tecnica SEDE
Nella scorsa annata Codesto Ministero ha confermato con nota 21766 del 23/09/2010, inviata al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, il fermo della pesca al pesce spada nel Mar Mediterraneo, nel periodo dal 01 ottobre al 30 novembre per catture bersaglio e/o accidentali, sulla base del punto 1 della Racc.
ICCAT n. 2009 [04] adottata dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo con Racc. CGPM/34/2010/4.
Tale interruzione ha certo rappresentato un limite notevole all’esercizio dell’attività di pesca di molti natanti iscritti nei compartimenti marittimi siciliani, autorizzati in licenza all’attrezzo palangaro, ancor più vincolante se il divieto in discussione fosse automaticamente procrastinato di anno in anno con nette e gravi ricadute da un punto di vista sociale ed occupazionale, alla luce del complessivo stato di crisi in cui versa il comparto in Sicilia, dichiarato con delibera di Giunta Regionale n. 181 del 26/07/2011.
Si vogliono evidenziare in questa sede le perplessità sollevate da più parti, condivise dalla scrivente Amministrazione, sul merito della completezza della procedura di recepimento dell’atto ICCAT nel diritto comunitario, ivi comprendendo anche alcuni motivati ricorsi amministrativi per l’annullamento delle ordinanze ingiunzione di pagamento e confisca emesse sulla base dei verbali di contestazione redatti dalle competenti Capitanerie di Porto.
Per altro, si rappresenta come il blocco della pesca al pesce spada, se non reso effettivamente omogeneo in tutto il bacino mediterraneo per le marinerie di altri Paesi membri e di altri Paesi Terzi rivieraschi, a mezzo formali e validi atti ricettivi, costituisce premessa per una concorrenza sleale nei confronti degli operatori siciliani, rendendo critici gli equilibri di mercato senza un consistente beneficio per la tutela della risorsa ittica.
In merito al fermo stagionale in discussione e visto l’approssimarsi del periodo autunnale, quando la pressoché contemporanea interruzione temporanea obbligatoria dell’attività per le imbarcazioni autorizzate a strascico e/o volante renderà di fatto impossibile la pesca, si chiede quindi a Codesto Ministero di fugare ogni dubbio circa la presunta illegittimità del provvedimento di diniego di pesca al pesce spada, sollevato in sede giurisdizionale – come già detto – da alcuni operatori del settore.
Si rappresenta l’importanza e l’urgenza della questione e si resta in attesa di opportuno riscontro.
L’ASSESSORE
(Dott. Elio D’Antrassi)
(firmato)
