[ id=14508 w=320 h=240 float=left]Sarà colpa dei miei anni, tanti, ma solo di rado le foto pubblicate da USTICA-SAPE non richiamano in me qualche ricordo. Talvolta belli e malinconici, troppo spesso negativi, di occasioni perdute, di prepotenze subite, di malefatte ambientali! Quelle più negative riguardano la CALA S. MARIA, la ZONA SPALMATORE con LA TORRE, I LOCALI DELLA CALETTA (acquari), il FARO DI PUNTA CAVAZZI, la zona detta CAFAUSU ( COFFEE HAUSE) e zone adiacenti. Quest’oggi voglio parlare solo del FARO, per ricordare che nel 1992, quando lasciai la carica di vice sindaco, era gia stata acquisito un finanziamento di duemila miliardi e mezzo nei fondi della RISERVA MARINA per la sua ristrutturazione al servizio della AMP. Pare che tale finanziamento sia stato utilizzato per la REALIZZAZIONE dell’OPERA MORTA, ovvero il cosiddetto acquario di Cala S. MARIA, per il quale, per altro, era stato già perso un primo finanziamento europeo di un miliardo e mezzo per errori di procedura. Fu proprio un bel Colpo! Acquario NATO MORTO e mai funzionante, FARO non acquisito. Un giorno o l’altro sentiremo di qualche furbetto che l’ha acquisito magari per pochi soldi. I locali demaniali di Cala S. Maria con una modesta spesa di meno di cento milioni sarebbero stati manutentati e destinati a centro accoglienza. Il progetto era stato già predisposto dall’Uff. Tecnico Comunale senza alcuna spesa, come avevamo fatto in precedenza per i locali del Liceo Scientifico. Si preferì nominare 2 architetti, furono “bruciati” tre miliardi di finanziamenti, i RISULTATI sono alla vista di tutti. Di contro sono stati distrutti gli acquari didattici della Caletta. Se volete esempi più “freschi” andate a vedere la “situazione” dei campi di calcio! Altro scandalo infinito! Il fallimento dell’Italia, della Sicilia, della SIREMAR, nascono dagli sprechi ,dalle incapacità amministrative e tecniche di troppi individui che pretendono di AMMINISTRARE la cosa pubblica. E’ troppo facile oggi scandalizzarsi a fronte di un dissesto i cui Responsabili sono anche dietro l’angolo di casa.