L’ultima volta che sono stato ad Ustica, mi ritrovai in una delle sue tante sere agostane immerso in un concerto di grilli e silenzi profondi, tanto che rimasi ad ammirare le stelle più con la mia anima che con i miei occhi.
E fu così che rilassato sulla sdraio il mio sguardo attonito paralizzò il mio corpo, mentre la mia anima trasmetteva alla mia memoria suggerimenti di frasi, pensieri e concetti di un certo tipo.
Esterrefatto feci tesoro di quella notte e, come fiori di campo, raccolsi con molta accortezza quelle delicate ispirazioni diverse.
Oggi in modo prettamente personale descrivo quello che la mia anima mi ha dettato quella notte, che per me fu indimenticabile.
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ANIMA & CORPO
Senza rumori, né profumi, né vesti ma con tanti dubbi mi rivolgo sempre alla tua singolare attenzione, nonché alle tue oneste coscienze, e lo faccio per renderti giusto col prossimo.
Insieme procuriamo alla nostra esistenza esultanze diverse, alla stessa stregua però si presenta su di noi quel distinto clima umano, che per intenzione è mutevole come sono le stagioni.
IO e il tuo CORPO non siamo altro che parte integrante dello spazio e di quell’enorme ingranaggio scenico, dove tutto si collega grazie ad un divino e perfetto meccanismo sempre diverso, che in eterno si ripete nell’universo.
Dove il magnifico propellente è l’amore, dove nulla si crea se non v’è stata quella unione preesistente.
Quanti ricordi efficaci e forti hai conservato nella tua mente e su di essa ti sei adagiato con tutti i tuoi sensi; tristemente invece dentro di me si rincorrono senza pace, sia per tempo, per loco o per diletto.
In un semplice e singolare attimo riesco a legarmi a chi mi ama, ed è grazie ad un magico filo invisibile, robusto ed intenso, che a volte adoro avvolgermi attorno al tuo cuore pulsante.
Senza fatica alcuna sono capace di amare persone, animali e piante, come pure sogni, virtute e conoscenze.
D’altronde sono i tuoi naturali riflessi che mi difendono con attenzione, mentre sono le reazioni scaturite da esperienze soggettive a rendermi unica nell’universo.
Mentre sono IO che, come una scogliera rocciosa e tagliente, a volte ti proteggo dalla furia tempestosa degli umani burrascosi.
Mai arrendersi nemmeno quando pensi di non farcela, rimembra che la vita può sorprenderti sempre, e sarà pronta a regalarti altri seducenti istanti da vivere.
Il vero protagonista non sei tu, ma il tempo che spendi per vivere senza rimorsi, e a volte per essere felice non fai altro che sfruttare le tue piccole opportunità.
Il continuo incontro fra il tuo destino e il fato divino, non è altro che l’inevitabile scontro che si manifesta fra me, che sono la tua anima terrena, e la tua testa che è il timone della tua vita, il tutto per giungere alla fine a quella meritata “Celestiale Gioia Infinita”.
Cosi senza traumi affronti quella luce del dì che ti serve per esplorare il mondo al di fuori della tua persona, mentre per me è la notte il rifugio perfetto per fare riposare la mia emotiva sensibilità.
Di contro saranno i sogni che farai da sveglio, e che ti serviranno in realtà come sorgente di vita, ove soltanto il tuo futuro potrà attingere e scrivere per il nostro quieto vivere.
Tutto questo avverrà fino a quando entrambi non muteremo per sempre, tu caro amico mio da Corpo in cenere e mai in polvere, mentre IO da Anima Vagante e Terrena ad Anima Libera ed Eterea.
Pietro Forito.