COMUNE di USTICA
Ustica 10.09.11 – Prot 4709
OGGETTO: COMUNICATO STAMPA Presentazione Museo archeologico di Ustica.
Saranno presentati ad Ustica, sabato 17 alle ore 11.00, dal Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, Gesualdo Campo, dal Soprintendente ai Beni Culturalie Ambientali di Palermo, Gaetano Gullo e dal Sindaco di Ustica, Aldo Messina, i nuovi padiglioni del museo Archeologico dell’isola che saranno intitolati a Padre Carmelo Da Gangi.
“I nuovi padiglioni- afferma il sindaco, Aldo Messina, sono stati realizzati su un vecchio edificio, interamente restaurato con fondi europei, adibito in passato, durante il periodo del confino, a carcere e che è stato concesso in uso dal Demanio, grazie ad una convenzione stipulata nel 2004 con il diretto interessamento dell’allora Soprintendente, Adele Mormino e della dottoressa Francesca Spatafora. L’edificio è noto con il soprannome di “ Fosso” ed in realtà durante i lavori di restauro è stata ritrovata una grotta con una botola dalla quale venivano calati i prigionieri più ribelli. Oggi, grazie all’intervento del nuovo Soprintendente, Gaetano Gullo, si completa la prima fase di allestimento e l’occasione dell’incontro sarà opportuna per valutare la possibilità di acquisire alcuni reperti archeologici usticesi attualmente ospitati al museo Salinas di Palermo e per studiare, su fondi P.O.R., nuovi percorsi gestionali con il coinvolgimento anche di cooperative locali. Si presenterà inoltre la nuova bozza di convenzione tra la Soprintendenza di Palermo e il Comune di Ustica per la gestione comunale diretta sia del Museo che del Villaggio Preistorico, datato alla media età del Bronzo”
L’esposizione verrà presentata da Francesca Spatafora, responsabile scientifico delle ricerche archeologiche nell’isola di Ustica.
Parteciperanno all’incontro, oltre alle autorità locali ed ai cittadini, il professor Carmine Ampolo , direttore Laboratorio Storia e Archeologia della Normale di Pisa, la Professoressa Cecilia Parra, docente archeologia dell’Università di Pisa, la Dssa Adele Mormino, direttrice del Centro di restauro e Progettazione e i docenti di clinica otorinolaringoiatrica Antonio Pirodda ( Bologna), Domenico Celestino(Roma), Ettore Cassandro(Catanzaro), Eugenio Mira ( Pavia), Gianpiero Neri (Chieti), Mario Patrizi (Roma), Enrico Martines ( Palermo),Paola Prendini (Milano).Giuseppe Cavallazzi (Milano), Carlo Ballarino ( Mantova), Eliana Cristofari (Ivrea) e Mario Maida (Firenze). Al termine della cerimonia gli illustri ospiti saranno invitati dal sindaco di Ustica ad una colazione in barca al fine di presentare loro le bellezze naturalistiche dell’isola. .
IL SINDACO
dr Aldo Messina
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COMMENTO:
“quindi” …. chiedo al Primo Cittadino di Ustica: ma non sarebbe stato molto più elegante e esauriente rispondere: “il problema, che peraltro ci sta molto a cuore, è al momento per motivi “X” di difficile soluizione tant’è che, identicamente irrisolto lo abbiamo al Comune” ?
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Da Montecosaro (MC) Mariangela Militello
“Quindi?” sta per “E allora ????” Con tutto il rispetto vogliamo mica parlare di “sensibilità sbarrata”……Potrebbe capitare ad ognuno di noi…
Augurandole un buon lavoro.
Mariangela Militello
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Da Bologna Andrea Tranchina (ex Presidente Consiglio Ustica)
E quindi… un buon amministratore sensibile alle esigenzie dei più sfortunati provvede. Buon lavoro.
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Da Palermo il Sindaco Aldo Messina
no e neanche al Comune. quindi?
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Da Bologna Andrea Tranchina
Domanda secca e semplice al Sig. Sindaco le barriere archittetoniche sono state abbattute come previsto dalla vigente normativa per i luoghi pubblici? La risposta è facile, grazie Andrea
9 risposte
Domanda secca e semplice al Sig. Sindaco le barriere archittetoniche sono state abbattute come previsto dalla vigente normativa per i luoghi pubblici? La risposta è facile, grazie Andrea
no e neanche al Comune. quindi?
E quindi… un buon amministratore sensibile alle esigenzie dei più sfortunati provvede. Buon lavoro.
E quindi… un buon amministratore sensibile alle esigenze dei più sfortunati provvede, buon lavoro.
“Quindi?” sta per “E allora ????” Con tutto il rispetto vogliamo mica parlare di “sensibilità sbarrata”……Potrebbe capitare ad ognuno di noi…
Augurandole un buon lavoro.
Mariangela Militello
Scusi Andrea se mi intrometto, ma magari eliminare le barriere architettoniche del museo e del comune non è così facile , magari la struttura lo permette con difficoltà.
Magari ci vogliono molti soldi che sono stati richiesti e non sono stati concessi…..
Magari ci vuole più tempo ma è già stato messo come progetto in cantiere…….
è giusto quello che dice lei , che la sensibilità porta ad occuparsi dei meno fortunati, ma bisogna impersonarsi anche in chi lo vorrebbe fare, ma per qualche motivo non può…..
quindi …. chiedo al Primo Cittadino di Ustica: ma non sarebbe stato molto più elegante e esauriente rispondere: “il problema, che peraltro ci sta molto a cuore, è al momento per motivi “X” di difficile soluizione tant’è che, identicamente irrisolto lo abbiamo al Comune” ?
Scusate se mi intrometto nella discussione, ma mi sembra doveroso ed urgente, soprattutto per tutti coloro che hanno seriamente lavorato e portato avanti con successo questo progetto,
un mio chiarimento.
Occorre innanzitutto ricordare che il Museo Archeologico è oggi ospitato
all’interno di padiglioni realizzati negli anni trenta e destinati a celle di
rigore e alla Direzione del Carcere. E’ composto da quattro padiglioni che
originariamente erano posti su quote diverse e raggiungibili solo da gradini.
Inoltre si accedeva ai padiglioni da una angusta e ripida scala.
Il Museo Archeologico è stato progettato e realizzato facendo la massima
attenzione nell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti gli ambienti
sono oggi complanari o raccordati da comode rampe per cui sono facilmente
raggiungibili da disabili. Ad esempio il pavimento della vecchia palestra è stato ribassato di 30/40 cm per raccordarsi con la quota del pavimento del primo padiglione. Uno dei bagni è riservato e attrezzato per i
diversamente abili. Per raggiungere i padiglioni espositivi serviti dalla
ripida scala, il progetto originario prevedeva l’inserimento di un ascensore
esterno che sarebbe servito anche per l’accesso degli anziani e per trasportare
i reperti più pesanti o delicati. Questa soluzione però è stata bocciata dalla
Soprintendenza, occorre che anche i disabili si adeguino alle imprescindibili esigenze dell’Architettura e dei Funzionari della Soprintendenza.
Abbiamo tuttavia superato questa difficoltà acquistando uno
“scoiattolo” , un attrezzo meccanico che, montato sotto la carrozzella, consente
di salire o scendere la scala. Questa è chiaramente una soluzione di ripiego ma
non si poteva montare il classico montascale, con il binario laterale, perchè il vano scala è molto
stretto e non avrebbe consentito il passaggio di una carrozzella. Spero di essere stato esauriente e vi invito a visitare il Museo, ne
vale veramente la pena!!!!
Giacomo Pignatone