Oratori, ville, musei, palazzi nobiliari: domani parte il Festival Le Vie dei Tesori
Ecco i luoghi da visitare, le passeggiate d’autore, il programma per bambini, gli eventi
Nona edizione del Festival: itinerari dall’alto, sotterranei, nel mistero, nel Liberty
PALERMO, 1 ottobre 2015. Palermo dall’alto, con le sue terrazze, le cupole, i camminamenti, le torri; Palermo dal basso, tra catacombe, cripte, qanat, stanze dello scirocco; Palermo del mistero, con le sue storie di tombe segrete e madonne piangenti. E ancora Palermo della natura, tra alberi secolari e specie tropicali; Palermo della Belle époque, l’epoca di fasti e feste; Palermo delle Ville e dei Palazzi, tra dimore nobiliari e parchi; Palermo arabo-normanna, consacrata anche dall’Unesco. Palermo di Serpotta e di Borremans; Palermo sulle tracce degli ebrei cacciati via alla fine del Quattrocento, tra ex sinagoghe e bagni rituali. E ancora Palermo dei musei e degli archivi, un viaggio nell’arte e nella storia; Palermo della scienza attraverso teche e collezioni; Palermo dei teatri, un itinerario inedito tra palcoscenici, loggioni, quinte.
Parte domani (2 ottobre) il Festival “Le Vie dei Tesori”, una macchina che coinvolge tutte le principali istituzioni della città (in prima fila l’Università) e oltre 200 volontari. E che, per i cinque weekend di ottobre, consentirà a cittadini e turisti di esplorare una città sconosciuta con visite guidate nei tesori di arte, scienza, storia, natura, in gran parte di solito chiusi al pubblico, con un contributo che va da 1 a 2 euro (1 euro se si acquisisce il coupon da 10 visite, 2 euro una visita singola). Quest’anno la novità è che i coupon potranno essere soltanto acquistati solo on line sul portale www.leviedeitesori.it. All’ingresso dei luoghi, per chi non ha il coupon elettronico, saranno disponibili solo coupon per visita singola (contributo: 2 euro).
Sono oltre 60 i luoghi coinvolti nei 5 finesettimana della manifestazione. Per questo primo weekend saranno 50, e 7 i luoghi del tutto inediti. Tre i luoghi aperti solo per questo weekend: il Museo storico dei motori e dei meccanismi e la Collezione Basile-Ducrot in viale delle Scienze; il Teatrino dei pupi e il laboratorio dei Cuticchio in via Bara all’Olivella 52 nell’ambito dell’itinerario “Le Vie dei teatri”.
Nell’ambito dello stesso itinerario, ma aperti questo e anche i prossimi weekend ci sono il Politeama Garibaldi (venerdì dalle 12.30 alle 17.30, sabato dalle 10 alle 15.30 e domenica dalle 10 alle 17.30) il Teatro Montevergini dalle 10 alle 17.30. Per quel che riguarda i musei visitabili già da domani il Museo Diocesano /venerdì dalle 9.30 alle 13, sabato dalle 10 alle 17.30 e domenica dalle 9.30 alle 13); il Museo delle marionette dalle 10 alle 17.30. Poi, sabato e domenica, il Museo geologico Gemmellaro e il Museo di zoologia Doderlein, dalle 10 alle 17.
Tre i palazzi nobiliari: Palazzo Alliata di Villafranca, aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18; Palazzo Asmundo aperto dalle 10 alle 17 e Villa Airoldi dalle 10 alle 17.30. Poi i luoghi messi a disposizione dalla Soprintendenza: la Casina cinese, la Villa Romana a piazza della Vittoria, la Collezione di Palazzo Ajutamicristo (solo domani e sabato).
Visitabili dalle 10 alle 17.30 il Palazzo di Città, l’Oratorio di San Mercurio, il Castello di Maredolce, Porta Felice, e per chi vuol conoscere la Palermo sotterranea la Cripta delle Repentite, il Miqveh (il bagno rituale ebraico) e le inedite catacombe di San Michele Arcangelo nel complesso di Casa Professa. Per chi ha voglia di un tuffo nel verde, ecco l’Orto Botanico e la Fossa della Garofala, dalle 10 alle 17. Mentre chi vuol scoprire la città dall’alto potrà salire sulla Torre di San Nicolò di Bari venerdì dalle 14 alle 17.30 e sabato e domenica dalle 10 alle 17.30. Le due sedi dell’Archivio di Stato aprono venerdì dalle 15 alle 18.30, sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30; il complesso di Santa Chiara venerdì dalle 14 alle 17.30, sabato e domenica dalle 10 alle 17.30.
Il sabato e la domenica i luoghi raddoppiano: aprono infatti le porte soprattutto oratori e chiese, parecchi dei quali di solito chiusi al pubblico. Dalle 9 alle 12.30 si potrà visitare l’Oratorio dei Bianchi. Dalle 10 alle 17.30 l’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria, l’Oratorio della Carità di san Pietro ai Crociferi; l’Oratorio e la cripta del Carminello, l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino; lo sconosciuto Oratorio di Santi Pietro e Paolo. E ancora, si potrà scendere nella Catacomba di Porta D’Ossuna, nella cripta Lanza a san Mamiliano e in quella dei Cocchieri alla Kalsa. Andar per chiese: sempre dalle 10 alle 17.30 sabato e domenica, sono aperte la Magione con il suo chiostro; l’inedita Santa Maria del Piliere, la chiesa dell’Origlione. Ma si potrà anche salire alla cupola del Santissimo Salvatore, senza dimenticare la chiesa (visite separate, la domenica dalle 14 alle 17.30); e sul campanile di San Giuseppe Cafasso. O anche scoprire nel cuore di Ballarò l’ex Ospedale Fatebenefratelli affrescato dal Novelli dalle 9 alle 12.30; e le Stanze del Genio con la straordinaria collezione di antiche ceramiche (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17) Fuori dal centro storico, ecco la Camera dello Scirocco di Villa Naselli in via Ambleri (dalle 10 alle 17.30)
Domenica aprirà i suoi saloni Villa Whitaker Malfitano e potrà essere scoperta l’affascinante Camera delle meraviglie, apparsa in una casa privata in via Porta di Castro (10-17.30).
Ma Le Vie dei Tesori offre anche un ricco programma di passeggiate d’autore – condotte da urbanisti, storici, botanici, naturalisti – di eventi, di laboratori per bambini dedicati all’arte e alla cultura. Molte delle passeggiate di questo weekend sono dedicate ai fiumi della città, quelli ancora esistenti e quelli scomparsi: l’Oreto, il Kemonia, il Papireto. Altre passeggiate conducono alla scoperta della città antica, quella che è sempre vissuta dentro le mura: dal Politeama a piazza Croci, alla ricerca del Liberty; sulla linea della via Maqueda che nel 1600 tagliò il centro storico; sulle tracce dei re normanni e dei loro sollazzi; alla ricerca dei cinematografi di una volta popolavano la città. Si alzerà il velo sulle mura meridionali della città, in gran misura perdute, oggi quasi tutte inglobate in proprietà private; e su ’Hârat’al Yahȗd l’antica Giudecca dove gli ebrei abitarono fino al 1492.
L’amore per l’arte, per la scienza, per la storia, si coltiva da piccoli. Ecco allora il programma di attività per bambini: in questo weekend i piccoli potranno scoprire gli stucchi serpottiani all’Oratorio di San Mercurio o disegnare un abito per una delle candide Virtù, all’Oratorio di San Lorenzo; capire simboli, stemmi, fregi e soprattutto, comprendere l’araldica; esplorare la scienza ottica o lasciarsi intrigare da personaggi fantastici; potranno persino imparare a rilegare un libro, ascoltare una fiaba o vivere una storia; ballare o suonare le percussioni. E capire, giocando, cosa c’è sotto le bende di una mummia.
Infine, gli eventi. Domani si inaugurano due mostre: la prima, promossa dall’Archivio di Stato, è divisa nelle sue due sedi: dalle 17, alla sede Catena (corso Vittorio Emanuele 31) “I luoghi del cibo, Palermo XIX-XX secolo”, un percorso nella città vecchia alla ricerca di chioschi, antiche gelaterie, mercati, dei sapori antichi di una cucina genuina, splendidamente plebea, nobile d’animo, popolare nella sostanza. Progetti tecnici e documenti dell’Archivio di Stato, dell’Archivio storico comunale e di archivi privati. Allo stesso orario nella sede della Gancia, si apre la mostra “Vermicelli e maccaruni”. Nella Sala del refettorio dei Terziari sono esposti documenti sulle tradizioni e gli usi gastronomici in Sicilia dal Medioevo a oggi. Una sorta di “memoria” del cibo tra ricettari, atti notarili, note per gli acquisti (aperte tutti i weekend di ottobre. Venerdì dalle 15 alle 19; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero). Nella Sala Magna dello Steri, domani alle 18, l’inaugurazione della mostra con le sei tavolette “fuori posto”, appena restaurate, del meraviglioso soffitto ligneo della stessa sala.
Ufficio stampa: Simonetta Trovato, 333.5289457 simonettatrovato@gmail.com