Ahi, serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello……….Questa frase del grande poeta calza perfettamente nel descrivere la situazione in cui oggi versa la nostra nazione. Rispetto il periodo storico in cui ha vissuto Dante oggi nel nostro paese non è cambiato nulla, anzi la situazione attuale in cui ci troviamo, secondo il mio modesto parere, è peggiorata poiché il cittadino comune viene bistrattato, maltrattato, umiliato e messo in grande difficoltà, avendone soffocata la libertà di movimento. Questa introduzione per descrivere e portare a conoscenza di tutti ( miei paesani e non ) un episodio, a dir poco increscioso nel quale sono stato coinvolto che ha scosso il mio stato d’animo, facendomi disgustare, arrabbiare, e perché no, incazzare. Andiamo ai fatti. Era il 4 giugno u.s. mi reco al porto di Palermo per imbarcarmi sulla nave per Ustica, sono le ore 7,45, entro in agenzia per richiedere il relativo biglietto e dalla persona addetta a tale servizio mi viene riferito che, per ordine della capitaneria di porto e per motivi di sicurezza, non possono imbarcare più di 25 passeggeri perché a bordo della nave c’è un camion carico di bombole di gas e poiché io risultavo ventiseiesimo non potevo imbarcarmi. Da premettere che mi trovavo con la mia auto carica con al seguito un furgone carico di miei mobili da portare a Ustica che era riuscito ad imbarcarsi. Quindi sono rimasto a Palermo, con conseguenti disagi del corriere all’arrivo a Ustica, data la mia assenza. Andiamo alle naturali considerazioni: Se quello che è capitato a me fosse capitato a una famiglia proveniente da lontano a quanti disagi materiali e pecuniari sarebbe andata incontro ? (vedi spese di albergo, ristorante ecc. ). Da parte della capitaneria si emette un’ordinanza da un momento all’altro , dicono a Palermo ” a timpulata ” senza dare un avviso preventivo ? Ciò è diventata una usanza balorda e incivile che nel giro di poco tempo si ripete dopo i fatti di pochi giorni fa sui viaggi dei camion e furgoni. Stando così le cose, limitando il numero dei passeggeri si ottiene sicurezza ? E poi una nave adibita a passeggeri può portare camion con carichi pericolosi ? Il vero fatto è che le istituzioni statali e parastatali, centrali e periferiche fanno quello che vogliono senza una preventiva riflessione su ciò che fanno, trattando i cittadini come “pezze da piedi”, calpestandone i diritti e la libertà e non parliamo dei metodi riservati alle isole, già danneggiati per essere isolani e isolati e trattati come cittadini emarginati di seconda e terza serie. EVVIVA LA DEMOCRAZIA per la quale i nostri nonni e padri hanno lottato, rischiando anche la vita. Quello che succede da diversi anni nella nostra nazione non è più libertà ma abuso di libertà; insomma la nostra è da definire una nazione bordello.
Giovanni Martucci