Egregio Sindaco del Comune di Ustica
Dott. Aldo Messina
Egregio Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Leonardo Cannilla
e p.c. Centro studi isola di Ustica
Palermo 16.gen.2013
Egregi Signori,
chi scrive, frequentatrice di lunga data di Ustica ove ha anche svolto in passato mansioni politico-amministrative, apprende con sgomento che il Centro studi dell’isola è stato sfrattato dalla sede, che le era stata concessa per svolgere la sua preziosa opera di ricerca e diffusione della storia usticese, senza plausibili motivi che ne giustifichino la necessità e l’urgenza. Non sfuggirà alla Vostra attenzione il grave danno che tale atto procurerà all’isola nel suo complesso, qualora privata di una istituzione che le ha dato lustro e ha diffuso, nel Paese e oltreoceano, squarci di storia locale misconosciuta anche agli abitanti. Il Centro Studi, come vi è certamente noto, è una istituzione culturale che ha fatto riemergere da un piccolo territorio avvenimenti e vicende che lo hanno trasformato in un microcosmo di incredibile interesse, e questo solo per la tenacia, l’impegno e la generosità di ricercatori appassionati e competenti che hanno svolto, dalla sua fondazione, una intensa attività di esplorazione in archivi, biblioteche, università italiane ed europee, sfociata in una notevole mole di mostre, conferenze, pubblicazioni e opere che sono andate fuori i confini a rappresentare gli aspetti più radicati, e quindi più propriamente identitari, della cultura locale.
Qualsiasi taglio imponga la crisi che attanaglia le amministrazioni comunali, è impensabile che ad Ustica si ritorca contro il patrimonio di conoscenza che la arricchisce facendone lievitare l’appetibilità turistica, né ha senso togliere ossigeno alle uniche attività che diffondono la Storia di una piccola popolazione e del suo minuscolo territorio da cui sono emersi, grazie al lavoro appassionato di un Centro Studi che non ha eguali in altre realtà insulari, eventi del passato anche recente che offrono spunti per costruire un futuro consapevole.
Certa che il Sindaco dott. Messina e il Presidente del Consiglio dott. Cannilla si faranno interpreti delle apprensioni sopra espresse, e si adopereranno con tutte le forze perché il Centro studi torni ad operare nella sede momentaneamente sottratta, dandogli modo di portare a compimento i progetti culturali elaborati nell’interesse di Ustica, porgo i miei migliori saluti e auguri per l’avvenire.
prof.arch. Rosanna Pirajno
presidente Fondazione Salvare Palermo
Centro Studi: Lettera aperta al Sindaco e al Presidente del Consiglio
Egregio Sindaco del Comune di Ustica
Dott. Aldo Messina
Egregio Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Leonardo Cannilla
e p.c. Centro studi isola di Ustica
Palermo 16.gen.2013
Egregi Signori,
chi scrive, frequentatrice di lunga data di Ustica ove ha anche svolto in passato mansioni politico-amministrative, apprende con sgomento che il Centro studi dell’isola è stato sfrattato dalla sede, che le era stata concessa per svolgere la sua preziosa opera di ricerca e diffusione della storia usticese, senza plausibili motivi che ne giustifichino la necessità e l’urgenza. Non sfuggirà alla Vostra attenzione il grave danno che tale atto procurerà all’isola nel suo complesso, qualora privata di una istituzione che le ha dato lustro e ha diffuso, nel Paese e oltreoceano, squarci di storia locale misconosciuta anche agli abitanti. Il Centro Studi, come vi è certamente noto, è una istituzione culturale che ha fatto riemergere da un piccolo territorio avvenimenti e vicende che lo hanno trasformato in un microcosmo di incredibile interesse, e questo solo per la tenacia, l’impegno e la generosità di ricercatori appassionati e competenti che hanno svolto, dalla sua fondazione, una intensa attività di esplorazione in archivi, biblioteche, università italiane ed europee, sfociata in una notevole mole di mostre, conferenze, pubblicazioni e opere che sono andate fuori i confini a rappresentare gli aspetti più radicati, e quindi più propriamente identitari, della cultura locale.
Qualsiasi taglio imponga la crisi che attanaglia le amministrazioni comunali, è impensabile che ad Ustica si ritorca contro il patrimonio di conoscenza che la arricchisce facendone lievitare l’appetibilità turistica, né ha senso togliere ossigeno alle uniche attività che diffondono la Storia di una piccola popolazione e del suo minuscolo territorio da cui sono emersi, grazie al lavoro appassionato di un Centro Studi che non ha eguali in altre realtà insulari, eventi del passato anche recente che offrono spunti per costruire un futuro consapevole.
Certa che il Sindaco dott. Messina e il Presidente del Consiglio dott. Cannilla si faranno interpreti delle apprensioni sopra espresse, e si adopereranno con tutte le forze perché il Centro studi torni ad operare nella sede momentaneamente sottratta, dandogli modo di portare a compimento i progetti culturali elaborati nell’interesse di Ustica, porgo i miei migliori saluti e auguri per l’avvenire.
prof.arch. Rosanna Pirajno
presidente Fondazione Salvare Palermo
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