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COMMENTO
Da Ustica Angela D’Angelo
Agostino ciao,
diciamola tutta.
Essendo papà un pescatore, è sua abitudine non buttare via niente, anche le brune!!!
Le cernie! Cosa avevi capito?
Saluti,
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Dalla California Agostino Caserta
Con i vicoli del Borgo S. Francesco ( ‘U Buigu ) questo e’ fra i piu’ belli angoli di Ustica. Cortile e vicolo chiuso d’altri tempi, con la classica biancheria fuori ad asciugare, terrazzini con e senza pergola e cappella votiva alla Madonna stile Napoli Downtown. Molto attraente casalingo e suggestivo, anche se poco praticato o valorizzato ma e’ una zona dove i bambini hanno sempre giocato a nascondino e altri giochi specie ” no’ strittu ” dietro la prima casa sulla destra Favaloro, oggi parte dell’Hotel San Bartolomeo. Si nota piu’ a sud la casa Barraco, quindi Martello, sulla sinistra l’abitazione del famoso cacciatore di Bionde Nini D’angelo ( le foto parlano chiaro…) e sullo sfondo la Casa Di Mauro con lo zio Pio che vendeva a noi ragazzini negli anni ’50 ” i sordi favusi ” che usavamo per giocare a ” capa e cruci, accustari, fossiteddu ecc..” Sulla collina brulla ( che non ha un nome ) del Carceretto ( oggi Museo ) con Balconata originale che da’ sul mare, visibile il piedistallo con una grossa Croce ideato da Padre Carmelo a protezione del Paese, oltre alla costruzione Borbonica, si nota la casa Tanis, tutto ben visibile appunto perche’ il terreno e’ brullo ( niente o poca vegetazione ).
2 risposte
Con i vicoli del Borgo S. Francesco ( ‘U Buigu ) questo e’ fra i piu’ belli angoli di Ustica. Cortile e vicolo chiuso d’altri tempi, con la classica biancheria fuori ad asciugare, terrazzini con e senza pergola e cappella votiva alla Madonna stile Napoli Downtown. Molto attraente casalingo e suggestivo, anche se poco praticato o valorizzato ma e’ una zona dove i bambini hanno sempre giocato a nascondino e altri giochi specie ” no’ strittu ” dietro la prima casa sulla destra Favaloro, oggi parte dell’Hotel San Bartolomeo. Si nota piu’ a sud la casa Barraco, quindi Martello, sulla sinistra l’abitazione del famoso cacciatore di Bionde Nini D’angelo ( le foto parlano chiaro…) e sullo sfondo la Casa Di Mauro con lo zio Pio che vendeva a noi ragazzini negli anni ’50 ” i sordi favusi ” che usavamo per giocare a ” capa e cruci, accustari, fossiteddu ecc..” Sulla collina brulla ( che non ha un nome ) del Carceretto ( oggi Museo ) con Balconata originale che da’ sul mare, visibile il piedistallo con una grossa Croce ideato da Padre Carmelo a protezione del Paese, oltre alla costruzione Borbonica, si nota la casa Tanis, tutto ben visibile appunto perche’ il terreno e’ brullo ( niente o poca vegetazione ).
Agostino ciao,
diciamola tutta.
Essendo papà un pescatore, è sua abitudine non buttare via niente, anche le brune!!!
Le cernie! Cosa avevi capito?
Saluti,