Dieci anni, l’ultimo augurio di Buona Pasqua indossando la fascia tricolore.
E’ tempo di bilanci che in questa sede non possono assumere connotazione politica ma, se ne sono capace, solo sociale.
Mi chiedo : “può la Fede rappresentare un modello per un amministratore?”
Non mi riferisco ovviamente al principio di “buona fede” che nell’ambito civilistico si riscontra in diversi ambiti : dal diritto di famiglia, alle obbligazioni ed infine ai contratti e alla interpretazione di essi, muovendo il pensiero da un significato soggettivo a quello oggettivo. E’ della buona Fede, quella religiosa che sto parlando.
Già agli inizi della storia cristiana osserviamo momenti di azione sociale e di condivisione dei beni
“La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno” (At 4,32-35).
Nel Catechismo Cattolico ritroviamo alcuni comandamenti “ Non rubare”, “ non dire falsa Testimonianza”, “non desiderare a roba d’altri” ed anche nei Vangeli leggiamo spunti interessanti per ogni amministratore come” non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te stesso”. Non si può omettere il ricordo che Cristo Risorto non va dai suoi apostoli ma dalle sue donne, tale era, in un periodo dove il femminismo certamente non imperava, la considerazione nella quale teneva il loro pensiero.
Ma c’è un passo che mi colpisce molto. E’tratto dal Vangelo secondo Matteo( 5,34 -36) “Sia invece il vostro parlare si,si, no, no. Il di più viene dal maligno”.
Anche se nello specifico l’indirizzo voleva essere quello di invitare l’uomo a non giurare inutilmente, penso che sarebbe opportuno che tutti gli amministratori, me per primo, sapessero obbedire a questo principio. Dire la verità anche la più cruda, non creare false illusioni con i tanti “poi vediamo o vedremo che si può fare” . Affrontare la verità .
Sono il primo a comprendere che è difficile.
Ma iniziare sarebbe un modo degno di festeggiare la Pasqua.
Buona Pasqua.
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COMMENTO
Da Palermo Angelo Longo
NUOVI ORIZZONTI SI…APRONO……..AUGURI BENEDETTO XVI HA DETTO: NON SERVITEVI DI DIO PER IL POTERE
Aldo Messina
Una risposta
NUOVI ORIZZONTI SI…APRONO……..AUGURI
BENEDETTO XVI HA DETTO: NON SERVITEVI DI DIO PER IL POTERE