L’avere vissuto insieme alla cittadinanza questi giorni al tempo stesso di intenso movimento sociale e di riflessione cristiana mi ha indotto ad alcune considerazioni.
Mi è sembrato di immaginare gli apostoli, sconvolti per la scomparsa di Nostro Signore, attoniti e sbandati. Mi è parso di vederli tutti svuotati per l’impossibilità di potergli più parlare magari chiedergli scusa per un qualsiasi motivo.
E’ quanto succede ad ognuno di noi quando perdiamo una persona cara e piangendo diciamo a noi stessi ” ma come te ne vai così? Volevo parlarti ..chiederti scusa per quella piccola incomprensione..”
Anche tra cittadini è la stessa cosa.
Se ritieni di dover chiedere scusa a qualcuno non rimandare il tutto a domani perchè nessuno è certo che ci sarà un domani. Fallo oggi.
Ricordiamo che nella mitologia greca anche la massima divinità, Zeus era figlia di Cronos , dipendeva dal tempo.
Allora una Pasqua di tensione Sociale , una Pasqua di passione religiosa è Pasqua in quanto ” passaggio” (Pasqua vuol dire passaggio).
Passaggio di liberazione interiore. E chiedere scusa è anche questo.Chiedere scusa, se dovuto, ci permete di vivere bene insieme oggi e prepararci ad un a migliore collaborazione domani. Ognuno di noi è più forte se accanto ha qualcuno che lo aiuta. Chi è lasciato solo, come Gesù, ma anche per fare un esempio Falcone o Beroselino, è facile vittima del male.