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COMMENTO
Magnifica foto d’epoca con l’indimenticabile Piroscafo Ustica ( ‘U vapuri ) che a quei tempi era inteso anche” il Postale “, che servi l’isola per 4 decadi, sostituito a fine anni ’50 dalla Motonave ” Nuova Ustica”, voluta ed inaugurata dal Sindaco Favaloro Notarbartolo, motonave che malauguratamente affondo’ nel porto di Palermo durante un uragano che ne ruppe la diga foranea.
La foto e’ stata scattata da un’altra barca in una giornata senza sole e con l’aggiunta della sagoma scura del Pirsoscafo il paesaggio sembra quasi spettrale e il barcaiolo ricorda un Caronte traghettatore di anime all’impiedi. Si nota che nella zona di prua del Piroscafo c’e’ una lunga scaletta da cui scendevano i passeggeri ed a poppa una apertura per sbarco-imbarco merci in un’area dove c’era una specie di stiva mentre a prua si vede il vericello che serviva per imbracare animali in viaggio. Il Comandante era Cannatella ed il nostromo era u’ zu Larenzu che si prestava per tutti in commissioni e piccoli incarichi da portare a termine, fra cui anche occasionalmente roba o mercanzia da comprare a Palermo per conto di qualcuno. Ma per queste commissioni voleva i soldi in avanti. Una volta una persona che aveva chiesto a Larenzu di comprargli una macchinetta alla napoletana da caffe’ si lamento’ perche’ non era stata comprata allora Larenzu gli disse :” Quando ricevo queste commissioni, durante il viaggio salgo in coperta, prendo tutti i “pizzini” e ci metto i soldi ( di metallo ) sopra e… purtroppo se ci sono dei pizzini senza i soldi sopra il venticello li fa volare….”.
Una risposta
Magnifica foto d’epoca con l’indimenticabile Piroscafo Ustica ( ‘U vapuri ) che a quei tempi era inteso anche” il Postale “, che servi l’isola per 4 decadi, sostituito a fine anni ’50 dalla Motonave ” Nuova Ustica”, voluta ed inaugurata dal Sindaco Favaloro Notarbartolo, motonave che malauguratamente affondo’ nel porto di Palermo durante un uragano che ne ruppe la diga foranea.
La foto e’ stata scattata da un’altra barca in una giornata senza sole e con l’aggiunta della sagoma scura del Pirsoscafo il paesaggio sembra quasi spettrale e il barcaiolo ricorda un Caronte traghettatore di anime all’impiedi. Si nota che nella zona di prua del Piroscafo c’e’ una lunga scaletta da cui scendevano i passeggeri ed a poppa una apertura per sbarco-imbarco merci in un’area dove c’era una specie di stiva mentre a prua si vede il vericello che serviva per imbracare animali in viaggio. Il Comandante era Cannatella ed il nostromo era u’ zu Larenzu che si prestava per tutti in commissioni e piccoli incarichi da portare a termine, fra cui anche occasionalmente roba o mercanzia da comprare a Palermo per conto di qualcuno. Ma per queste commissioni voleva i soldi in avanti. Una volta una persona che aveva chiesto a Larenzu di comprargli una macchinetta alla napoletana da caffe’ si lamento’ perche’ non era stata comprata allora Larenzu gli disse :” Quando ricevo queste commissioni, durante il viaggio salgo in coperta, prendo tutti i “pizzini” e ci metto i soldi ( di metallo ) sopra e… purtroppo se ci sono dei pizzini senza i soldi sopra il venticello li fa volare….”.