Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,
arrendersi alla mediocrità,
bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è
abitudine e rassegnazione passiva,
bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.
Rita Levi Montalcini
(inviato da Gabriella Bertacci)
Una risposta
Gabriella Bertacci, permetterà ad un “intruso”, (nessun intento polemico, sia ben chiaro) così almeno recentemente sono apparso ai suoi occhi dopo alcune iniziative su temi riguardanti la realtà usticese, di incoraggiarla per l’iniziativa che ha lanciato; mi auguro naturalmente che la “meglio gioventù” di Ustica la seguirà numerosa e soprattutto nelle forme apolitiche come opportunamente ha sottolineato oltre che nella sostanza. Generazioni antecedenti alle sue continuano ad assumere posizioni preconcette legate più che altro a rapporti interpersonali votati a perenne insanabilità; comportamenti che hanno a mio modo di vedere costituito “palla di piombo” ai piedi degli abitanti della locale comunità rallentandone sviluppo e progresso; rompere e quindi interrompere questa autolesionistica cultura, liberarsene una volta per tutte sarebbe già un grande primo passo, significherebbe cominciare a “camminare” più velocemente e quel che conta “tutti insieme appassionatamente” perché se non si parte da un spirito aggregativo che contempli un sereno e costruttivo dialogo pur in presenza di possibili divergenze di posizioni ogni tentativo, pur lodevole, sarà destinato irrimediabilmente a naufragare. In questo senso lei ha lanciato nell’Isola un messaggio di rottura, un’ “Ustica uber alles”, in primis, tanto per dirla alla Merkel, Sapranno i suoi compaesani, raccoglierlo ? spero di sì; è interesse di tutti, particolarmente di voi giovani, come tali per definizione “costruttori” del vostro futuro.
Mario Oddo