La prima valutazione che ho fatto nel leggere l’articolo di Mario Oddo, relativa alla giovane artista “”USTICESE” Jenny Palmisano è stata quella del forte richiamo, alla sua “terra natia”, le sue mani possiedono e dominano con intelligenza e amore la sua arte.
Pure se non la conosco, per quel poco che ho letto ed ho visto da alcune foto, per me è già una donna determinata, forte e soprattutto sicura delle proprie capacità, in ultima analisi “femmina ferace” come lo è la nostra Ustica.
Ho notato mio malgrado, che nessuna parola delle istituzioni locali (voglio credere a una dimenticanza) è stata spesa nei confronti dei disegni dei ragazzini, né dell’operato della giovane maestra, dove i colori del mare e del cielo usticese furono ispirazione naturale per innocenti opere.
Il primo cittadino come un buon padre di famiglia, deve sempre aiutare i propri figli, soprattutto quando sbagliano e spiegare loro come gira il mondo, non deve assolutamente MAI dimenticarsi di loro, deve gratificarli in modo da renderli soddisfatti e fieri di se stessi.
Comunque sono certo che in un primo momento, cara Jenny, lei si è risentita di tutto questo, poi con raziocinio ha conservato molto bene nello scrigno della sua memoria quanto è accaduto e lentamente l’ha rimosso.
Pertanto la vita le concederà tante altre opportunità, arrivando al punto che le saprà riconoscere all’istante.
Le auguro, come farebbe un nonno, di riuscire nei suoi intenti e di avere una vita felice e ricca di soddisfazioni.
Le auspico soprattutto quello che la sua anima le detterà di produrre con passione, poiché per me:
“L’arte è quel frutto generato dal campo dell’artista”.
E sono sicuro che produrrà tanti bei frutti.
Pietro Fiorito.