VENERDì 8 GENNAIO ore 18 (inaugurazione mostra) DA TOKYO A KYOTO CON 55 STAMPE DI HIROSHIGE (1797-1858) a cura di Marcella Croce | Ass. Dictinne Bobok Via E. Albanese 7 Palermo
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Da Edo (Tokyo) a Kyoto in 53 tappe –
la Tokaido di Hiroshige
a cura di Marcella Croce
55 stampe 25/38 cm. e un poster 80/120 cm.
Viene proposta in questa mostra un’edizione di stampe della serie completa Tokaido dell’artista giapponese Hiroshige (1797-1858), datata anno 44 dell’epoca Showa (cioè 1969) acquistata da Marcella Croce presso il mercato antiquario di Kyoto nel 2006 durante l’anno accademico nel quale è stata docente di italiano presso l’università Ritsumeykan per conto del Ministero degli Affari Esteri. Sono 55 stampe leggermente più piccole delle dimensioni standard oban.
La Tokaido, prodotta da Hiroshighe nel 1833-34, ebbe tale successo che l’artista produsse molte altre serie, spesso totalmente diverse dalla prima. Di alcune stampe particolarmente famose furono fatte anche 20000 o 30000 esemplari.
Ukiyo-e – IL MONDO FLUTTUANTE
‘Vivere semplicemente l’attimo presente, sapersi dedicare interamente alla contemplazione della luna, della neve, dei ciliegi in fiore e degli aceri rosseggianti, cantare, bere, consolarsi dimenticando la realtà, non preoccuparsi della miseria che ci sta davanti, non farsi scoraggiare, essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell’acqua, ecco quello che chiamiamo il mondo fluttuante…’
Queste famose parole scritte nel 1661 dal romanziere Asai Ryoi vengono spesso citate per descrivere quel mondo fluttuante (ukiyo-e), tipico dell’estetica e della cultura giapponese, che in origine era associato con l’effimero nella visione buddista della vita umana, e che in seguito prese il significato di impermanenza e di visione edonistica dell’attimo fuggente.
Il termine ukiyo-e finì per designare per antonomasia le xilografie a cui si dedicarono con passione numerosi artisti giapponesi, e che di quel mondo divennero l’espressione più nota e tangibile. Un fenomeno che raggiunse il suo apice nel 19° secolo, in concomitanza con l’affermarsi della ricca classe mercantile di Edo (Tokyo). A queste stampe di enorme successo si ispirarono molti pittori occidentali, fra cui Whistler, Pissarro, Monet, Bonnard e, più di ogni altro, Van Gogh.
L’autore di ukiyo-e più famoso in occidente è Hokusai, con la sua celebre ‘Grande onda di Kanagawa’, che fa parte della serie ‘Trentasei vedute del Monte Fuji’. Non meno importante fu Hiroshighe (1797-1858), ultimo fra i grandi in ordine cronologico.
Marcella Croce è nata a Palermo e ha conseguito il dottorato in letteratura italiana presso la University of Wisconsin-Madison (USA). È giornalista e collabora al quotidiano “La Repubblica”. Per conto del Ministero degli Esteri è stata docente di italiano all’Università di Isfahan (Iran) e di Kyoto (Giappone).
Ha pubblicato vari libri sulle tradizioni popolari siciliane e Oltre il chador – Iran in bianco e nero (Medusa, Milano) con cui ha vinto il 1° Premio di scrittura femminile “Il paese delle Donne”, Roma 2007. Le sue pubblicazioni Eat smart in Sicily (Ginkgo Press, USA) e “Guida ai sapori perduti – storie e segreti del cibo siciliano” (Kalòs, Palermo) sono state presentate negli Istituti Italiani di Cultura di Malta, Copenhagen, Washington, San Francisco e Vancouver.
Con il figlio, Andrea Matranga, ha presentato le mostre fotografiche “Riti e teatro tradizionale a Kyoto” e “Giappone, un giardino per tutte le stagioni” presso il Museo Internazionale delle Marionette di Palermo, l’Archivio Comunale di Marsala e l’Art & Culture Association di Atene, e in occasione del Festival del Viaggio 2012 e 2013.
Le sue pubblicazioni più recenti sono ‘L’anima nascosta del Giappone’ (Marietti 2009), ‘Viaggio nella Sicilia profonda’ (Kalòs 2012) e ‘Chivalric Folk Traditions in Sicily’ (McFarland, USA 2014).
Dal 2011 è responsabile del Centro Studi Avventure nel Mondo di Palermo che organizza eventi culturali relativi al viaggio.
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